Si attendeva la mini fuga di Inter o Barcellona nel gruppo F, invece è arrivata quella della Dinamo Kiev di Shevchenko. Vittorie anche per Siviglia, Liverpool e Olympiacos. Entusiasmante rimonta dell’Arsenal a Liegi.
Tutti aspettavano la mini fuga di Inter o Barcellona. Le due favorite del gruppo F invece non sono andate oltre il pari a reti bianche a San Siro, risultato che ha avvantaggiato la Dinamo Kiev, capace di vincere in rimonta contro i campioni di Russia del Rubin Kazan. L’ex milanista Shevchenko non è andato a segno ma ha fatto intravedere segni di ripresa: forse stiamo ritrovando il vecchio Sheva. Ci hanno pensato Gusev, Magrao e Yussuf, a rispondere al vantaggio iniziale degli ospiti arrivato nel primo tempo con una splendida punizione nel sette di Dominguez. Il Rubin ha pagato la scarsa esperienza internazionale e non ha saputo chiudere una gara che sembrava poter controllare agevolemente. Al contrario la Dinamo, ben più abituata a sfide di questo livello, ha saputo sfruttare al meglio le indecisioni avversarie, rientrando in gara appena avuta la possibilità e finendo addirittura col vincere in sicurezza. Risultato ancora più soddisfacente per i ragazzi di Gazzaev perché il Rubin ha mostrato maggiore qualità.
Nel girone E il Liverpool guida la classifica assieme all’Olympique Lione (1-0 alla Fiorentina: viola in dieci per tutta la ripresa dopo l’espulsione di Alberto Gilardino). I reds hanno faticato parecchio contro il Debrecen. La giovane squadra ungherese non ha sfigurato ad Anfield. Ha saputo bloccare Torres e Gerrard e l’uomo più pericoloso ancora una volta è stato Benayoun. La rete del successo è stata siglata allo scadere della prima frazione da Kuyt, abile nel riprendere una respinta di Poleksic su tiro di Torres. Il tecnico Rafa Benitez festeggia così col successo la panchina numero 300 con i reds. Ma i campioni d’Ungheria hanno fatto vedere qualità tattiche e agonistiche sorpendenti: leggeri in attacco ma molto ordinati a centrocampo e in difesa. Scontata la vittoria nel girone per il Liverpool, gli ungheresi possono strappare il terzo posto a Lione o Fiorentina.
Nel girone G il solito Luis Fabiano trascina il Siviglia alla vittoria contro l’Unirea Urziceni. Il brasiliano ha aperto le marcature in chiusura di primo tempo con una bellissima conclusione dai venti metri. Il connazionale Renato (anche una traversa nel finale) ha invece siglato il 2-0 definitivo nella ripresa con una deviazione di testa da distanza ravvicinata. I romeni si sono confermati squadra ambiziosa e spigolosa. Anche troppo: gli uomini di Petrescu chiudono con ordine, entrano duro (tre gli ammoniti tra gli ospiti nei primi 45 minuti), ma quasi mai riescono a rendersi pericolosi. Per Palop l’unica preoccupazione sono stati i retropassaggi dei compagni. Gli spagnoli con questa vittoria vanno in testa alla classifica del gruppo in virtù dell’1-1 tra Stoccarda e Rangers. Dopo le reti di Pogrebnyak e Bougherra i tedeschi padroni di casa non riescono a raddoppiare e allo scadere vengono salvati dal palo che respinge la conclusione di Davis. Ottimo risultato per la squadra di Smith, meno per Lehmann e compagni.
Rimonta memorabile per l’Arsenal a Liegi contro lo Standard nel gruppo H. Dopo soli cinque minuti di gioco i locali conducono 2-0 grazie a un gol di Mangala al 3′ (propiziato da un folle colpo di tacco volante di Eduardo al limite dell’area) e al rigore di Jovanovic che al 5′ batte il 21enne italiano Mannone, terzo portiere, schierato da Wenger al posto degli infortunati Almunia e Fabianski. Dopo la sconfitta per 4-2 rimediata contro il Manchester City degli ex Toure e Adebayor, una sconfitta in Belgio poteva avere conseguenze imprevedibili per la stagione dell’Arsenal: dopo la debacle di sabato in campionato anche l’intoccabile Wenger è finito sul banco degli imputati. I gunners sono stati davvero a un passo dal precipizio. Ma dopo che lo Standard ha fallito il 3-0 è arrivata la riscossa attraverso i gol di Bendtner, Vemaelen e Eduardo. Sulle ali dell’entusiasmo la squadra di Wenger nel finale potrebbe addirittura dilagare, ma riemerge la consueta incapacità di chiudere le partite e al 91′ deve ringraziare il salvataggio di Clichy su tiro di De Camargo, giocata che impedisce ai padroni di casa di pareggiare i conti. In testa al girone con tre punti c’è anche l’Olympiacos del freschissimo allenatore Zico. Il brasiliano, esonerato la scorsa settimana dal Cska Mosca, ha assistito alla gara dalla tribuna in attesa di essere presentato alla squadra. Contro l’AZ in panchina, al posto del georgiano Ketsbaia, c’era Bozidar Badovic. Il gol partita al 79′ per merito di Torosidis che mette dentro un cross di Zairi, sfruttando il velo di Mitroglu. Il resto lo fa Nikopolidis che in chiusura nega il pari ai campioni d’Olanda. ECL
I risultati della prima giornata
Gruppo A
Juventus-Bordeaux 1-1
Maccabi Haifa-Bayern Monaco 0-3
Gruppo B
Wolfsburg-Cska Mosca 3-1
Besiktas-Manchester United 0-1
Gruppo C
Zurigo-Real Madrid 2-5
Olympique Marsiglia-Milan 1-2
Gruppo D
Chelsea-Porto 1-0
Atletico Madrid-Apoel Nicosia 0-0
Gruppo E
Liverpool-Debrecen 1-0
Lione-Fiorentina 1-0
Gruppo F
Dinamo Kiev-Rubin Kazan 3-1
Inter-Barcellona 0-0
Gruppo G
Siviglia-Unirea 2-0
Stoccarda-Rangers 1-1
Gruppo H
Olympiacos-AZ Alkmaar 1-0
Standard Liegi-Arsenal 2-3
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