Il sofferto 1-0 ottenuto dal Manchester United sabato scorso all’Old Trafford contro il Sunderland non verrà ricordato per l’autogol dell’ex Wes Brown, ma per la celebrazione dei 25 anni di Alex Ferguson alla guida dei red devils. Il manager scozzese, microfono in mano in mezzo al campo, ha ringraziato tifosi e giocatori per averlo sostenuto per un quarto di secolo.
Un’avventura iniziata il 6 novembre 1986 con la firma sul contratto e che due giorni dopo vedeva l’esordio in panchina con i Diavoli rossi sconfitti 2-0 dall’Oxford United. Quando si ricorda l’inizio di questa lunga cavalcata vincente si sottolinea come lo United ereditato da Ferguson fosse molto diverso da quello attuale. Vero, ma solo in parte.
Dopo anni di delusioni già Ron Atkinson, nel 1985, era riuscito a riportare lo United a competere per il titolo, resuscitando ad Old Trafford un entusiasmo che non si vedeva dai tempi di Best, Law e Charlton: dieci vittorie di fila nelle prime dieci giornate del campionato 1985-86, che diventano 13 più due pareggi nelle prime 15 giornate, 35 gol segnati, appena 6 subiti: ruolino eccezionale che vale il primo posto in campionato con dieci lunghezze sul Liverpool guidato da Kenny Dalglish, all’esordio nel ruolo di player-manager. La prima sconfitta per i Red Devils arriva alla 16a giornata: ne seguiranno altre nove nelle restanti 26 partite e il titolo sfuma. Un crollo che in parte può essere spiegato con l’infortunio che mette ko per alcune settimane Bryan Robson, in quel momento il migliore centrocampista del mondo.
Meno spiegabile è il rendimento dello United nel campionato successivo, atteso come quello del definitivo riscatto. Il riferimento resta la prima settimana di novembre e il confronto con l’anno prima è impietoso: terz’ultimi a pari punti col Chelsea ma con una migliore differenza reti, solo Manchester City e Newcastle sono messi peggio. Atkinson è convinto che la squadra supererà il momento no, ma in Coppa di Lega il Southampton (in cui brilla e segna il 18enne Matthew Le Tissier) umilia lo United con un 4-1 che mette fine alla gestione di Big Ron e spiana la strada all’arrivo di Ferguson. Ma per l’ex manager di Aberdeen e Scozia l’avvio negativo non si limita alla sconfitta di Oxford. Emblematico uno striscione esposto all’Old Trafford nel gennaio 1990: “Tre anni di scuse e facciamo ancora schifo”. Il Manchester United è quindicesimo in campionato, a due punti dalla zona retrocessione, e l’esonero per Ferguson sembra dietro l’angolo. Si aspetta la sfida del 7 gennaio 1990 in FA Cup col Nottingham Forest per decidere: un gol dell’ex Norwich Mark Robins dà il successo ai Red Devils, che andranno avanti nel torneo sino a vincerlo. Quella Coppa d’Inghilterra sarà il primo titolo vinto da Ferguson a Manchester: seguiranno dodici campionati, altre quattro FA Cup, quattro Coppe di Lega, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea, due Champions League, un’Interncontinentale e un Mondiale per club. Venticinque anni di vittorie e di campioni come Robson, Pallister, Schmeichel, Cantona, Giggs, Keane, Beckham, Scholes, Ronaldo, Rooney, Hernandez. Ma senza Robins… ECL
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