

Sono appena nove gli stadi che la Fifa considera “classici”, “patrimonio storico”: Maracanà, Wembley, San Siro, Santiago Bernabeu, l’Olympiastadion di Monaco di Baviera, il Centenario di Montevideo, l’Azteca di Città del Messico, il Rose Bowl di Pasadena e il Rasunda di Solna.
Situato nella periferia di Stoccolma, il Rasunda Fotbollstadion non è stata solo la casa dell’AIK Solna, ma anche il teatro della finale del Mondiale 1958, quello dove il Brasile del 17enne Pelè superava la 5-2 la Svezia padrona di casa guidata del 36enne Nils Liedholm. Uno stadio capace di creare un’atmosfera eccezionale per via delle tribune molto alte a ridosso del campo di gioco, che creano un effetto acustico mozzafiato. La magia del Rasunda sarà presto un ricordo. La sfida di Europa League col Napoli sarà infatti l’ultima gara ufficiale giocata in questo stadio, inaugurato il 18 aprile 1937 con la partita Aik-Malmo. Lascerà il posto a un complesso di “lussuosi appartamenti”. La stessa fine che l’Arsenal ha riservato ad Highbury o l’Ajax al vecchio De Meer. Menti così avide, se solo ne avessero avuto l’opportunità, avrebbero raso al suolo anche il Colosseo in nome di comfort e modernità. La nuova casa dell’Aik sarà la modernissima “Arena degli amici” (difficile immaginare un nome più banale), inaugurata trionfalmente la settimana scorsa con il poker di Ibrahimovic nel 4-2 della Svezia nell’amichevole con l’Inghilterra. Inizio sfavillante che rende ancora più mesto l’addio al Rasunda, condannato a una quinta giornata della fase a gironi di Europa League che tra gli ospiti vedrà in campo più riserve che titolari. ECL EUROPA
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