Shanghai SIPG

Al Hilal-Persepolis e Shanghai-Urawa Reds sono le semifinali dell’Afc Champions League 2017. Nel poker di squadre non c’è il Guangzhou Evergrande, eliminato dai connazionali dello Shanghai Sipg al termine di un quarto di finale che verrà ricordato tra i più emozionanti della storia del torneo.

Dopo essere stati umiliati all’andata con un netto 4-0, i ragazzi di Scolari sono riusciti nell’incredibile impresa di mandare il derby di Cina ai rigori, dopo aver chiuso i tempi regolamentari sul 4-0 e i supplementari sul 5-1. Il quasi miracolo dei campioni d’Asia 2013 e 2015 prende forma con le doppiette di Alan al 21′ e al 35′ e di Ricardo Goulart all’83’ e al 91′. Risultato imprevedibile, ottenuto da una squadra che da qualche settimana ha perso Paulinho, cardine del centrocampo di Scolari, approdato al Barcellona per scaldare la panchina in attesa di prendere il posto di vice Busquets nelle sfide meno impegnative. Viste le premesse, ritrovarsi in un supplementare dopo essere entrato in campo con una dote di quattro gol era l’ultima cosa che Andre Villas Boas poteva immaginarsi e bastava guardare la faccia dell’ex tecnico del Porto al 90′ per vedere il terrore di un’eliminazione impossibile da giustificare.

I supplementari mantengono il copione di gara fuori dagli schemi: gli ospiti restano in dieci per l’espulsione di Wang Jiajie ma ci pensa Hulk a salvare Shanghai con uno splendido calcio piazzato al 108′, che vale la semifinale. Ma non è finita: al 115′ lo Shanghai resta in nove, per l’espulsione di Wang Shenchao, colpevole di un fallo su Muriqui sanzionato anche con un rigore trasformato da Goulart. I supplementari finiscono sul 5-1 per il Guangzhou, punteggio che, in assenza della regola dei gol in trasferta, manda le squadre ai rigori. La serie viene aperta dall’errore dell’eroe della serata Goulart, che manda sul palo la sua conclusione. Non sbaglierà nessun altro, con Yu Hai che trasforma il penalty decisivo e mette la firma sulla qualificazione dello Shanghai. Difficile immagine un passaggio del turno più sofferto. Evidente la tensione di Villas Boas, scaricata a fine gara con dichiarazioni che rischiano di valergli una lunga squalifica: “La verità è che il Guangzhou Evergrande può fare tutto quel vuole. Gli è permessa qualunque cosa. I suoi giocatori possono rifilare una gomitata in faccia a Elkeson e non succede nulla, l’arbitro invece arriva ad ammonire il nostro portiere addirittura durante i rigori. E’ una vergogna”.

In semifinale i cinesi se la vedranno con gli ‘Urawa Reds, che hanno vinto 4-1 il derby giapponese con il Kawasaki Frontale. Il punteggio non inganni, la qualificazione della squadra di Petrovic è stata sofferta e a rischio sino alla fine. Dopo l’illusione iniziale del vantaggio provvisorio di Elsinho al 19′, il Frontale è stato raggiunto sul pari al 35′ da Koroki, ma solo negli ultimi venti minuti è arrivato il tracollo degli ospiti, in dieci dal 38′ per l’espulsione di Kurumaya. La rimonta dei Reds porta le firme di Ljubijankič al 70′, Rafael Silva all’84’ e Takagi all’85’.

L’altra semifinale araba vedrà il Persepolis contro l’Al Hilal di Ramon Diaz, che elimina l’Al Ain con un 3-0 firmato da Carlos Eduardo. Ancora una squadra araba per gli iraniani, freschi vincitori della sfida con l’Al Ahli: 3-1 al ritorno, dopo il 2-2 dell’andata. LECHAMPIONS ASIA

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