
L’Al Hilal ha centrato la qualificazione conquistando il secondo posto nel gruppo D senza mai pareggiare una partita: quattro vittorie e due sconfitte. Il cammino nella Champions 2013 non è iniziato bene, con la meritata sconfitta per 3-1 in casa dell’Al-Ain, poi vendicata grazie al 2-0 del ritorno al King Fahd Stadium. Stesso discorso, ma a campi invertiti, per la doppia sfida con gli iraniani dell’Esteghlal (1-2 in casa, riscossa a Teheran per 1-0). Un andamento così altalenante può essere spiegato considerando l’instabilità tecnica che ha caratterizzato la stagione, e che si ripete ormai da qualche anno a questa parte: tenere lo stesso allenatore per più di una stagione (quando va bene), non è evidentemente nel dna della società. Lo scorso luglio la dirigenza aveva deciso di puntare su Antoine Kombouaré, ex allenatore del Psg esonerato in seguito all’arrivo di Ancelotti. Ma l’esperienza in Arabia Saudita del tecnico francese è finita già a gennaio, quando è stato chiamato a sostituirlo l’allenatore della seconda squadra, il croato Zlatko Dalić. La squadra c’è, come dimostra anche il secondo posto ottenuto in campionato, ma la mancanza di progettualità rischia di minarne alla base le ambizioni. L’Al Hilal resta un’avversaria temibile e prestigiosa, ma parte sfavorita nella sfida contro i qatarioti. Se riuscirà a compattarsi e a vincere senza subire gol in casa, nella partita d’andata, vedrà alzarsi discretamente le sue possibilità di passaggio del turno.
Più stabile, invece, la gestione del Lekhwiya. Da ottobre al timone della ricca squadra qatariota c’è il belga Eric Gerets (che ha già avuto un’esperienza in Medio Oriente, allenando proprio l’Al Hilal nella stagione 2009-10). Lo scorso anno la squadra non è riuscita ad andare oltre la fase a gironi, ma adesso l’obiettivo è di arrivare in fondo alla competizione. I nuovi acquisti (Dia e Msakni su tutti) e le prime sei partite sembrano confermare le intenzioni. Il Lekhwiya è stato capace d’imporsi almeno una volta su tutte le tre sfidanti del gruppo B, vincendo inoltre con due gol di scarto contro i campioni uzbeki del Pakhtakor (3-1) e sui sauditi dell’Al Ittifaq (2-0). Arriva agli ottavi da prima classificata, con fiducia e consapevolezza nei suoi mezzi.
Giocatore chiave Al Hilal: Yasser Al-Qahtani. Capitano nella squadra di club e in Nazionale, l’attaccante saudita è un leader e un goleador di razza. È tornato, dopo un anno non buonissimo in prestito all’Al Ain, e in questa stagione ha fatto bene in campionato (20 presenze e 13 gol), rendendosi utile alla causa anche in Champions (doppietta nella vittoria per 3-1 contro l’Al Rayyan). Esperienza e classe, è ancora un giocatore importante per l’Al Hilal.
Giocatore chiave Lekhwiya: Youssef Msakni. Il giovane trequartista tunisino ha già entusiasmato i suoi nuovi tifosi nelle poche partite giocate finora con la maglia del Lekhwiya. Da esterno o trequartista centrale, con il suo talento può fare la differenza ed essere decisivo nelle partite che contano. È già successo (suo il gol vittoria contro l’Al Shabab di Dubai). C’è da scommettere succederà ancora. ECL ASIA
Chances di qualificazione
Al Hilal 40%; Lekhwiya 60%
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