L’America supera 4-2 gli Impact a Montreal e conquista la Concacaf Champions League 2014-15. È il sesto successo nella Champions Concacaf per il club gialloblu. In realtà si tratta della prima affermazione col nuovo formato, l’ultimo successo del club messicano risaliva infatti al 2006 (vittoria ai supplementari sui connazionali del Toluca), quando c’era ancora la Coppa dei Campioni.
Il sesto titolo continentale per l’America arriva un anno dopo quello del Cruz Azul, che si vede nuovamente raggiunto dai rivali: le squadre più vincenti di sempre del calcio centro e nordamericano restano loro, appaiate a quota sei dopo tanti anni in cui non riuscivano a schiodarsi dal “5”.
Ma alla gioia dell’America, seconda squadra qualificata al Mondiale per club 2015 dopo i neozelandesi dell’Auckland City freschi vincitori dell’Ofc Champions League, fa da contraltare l’enorme delusione di Montreal.
Forti dell’1-1 dell’Azteca i canadesi sapevano di dover controllare la gara per trasformare in trionfo il match-point a disposizione. E aver chiuso l’intervallo in vantaggio grazie al gol siglato dopo appena 8 minuti da Andres Romero. Un gol che aveva esplodere l’Olimpico, pieno e entusiasta come un catino sudamericano. Degna cornice di una finale. La prima frazione potrebbe chiudersi sul 2-0 se Piatti non si divorasse il raddoppio in almeno un paio di circostanze, ma anche gli ospiti sfiorano il pari con Dario Benedetto che si vede respingere dalla traversa la conclusione del possibile 1-1. Appuntamento solo rimandato.
Nella ripresa il bomber argentino si scatena e trascina gli ospiti verso la rimonta e il trionfo. Al 50′ gira in rete al volo un cross di Martinez e rimette in corsa i suoi. Al 64′ arriva il raddoppio messicano con Oribe Peralta. È il gol che manda nel pallone i padroni di casa, paralizzati, confusi, incapaci di reagire. La situazione per i canadesi non migliora al 66′ quando Benedetto sigla il 3-1 con un’altra spettacolare girata volante.
Lo stato di grazia del centravanti argentino dell’America viene confermato all’81’ quando piazza all’incrocio dei pali il 4-1. Niente da fare per il 33enne portiere tedesco Kristian Nicht. Esordio decisamente negativo per l’estremo difensore reclutato due giorni prima dalla partita dall’Indy Eleven, squadra che milita nella Nasl (ormai una sorta di serie B a stelle strisce anche se può vantare squadre come i New York Cosmos di Raul e Marcos Senna) in sostituzione dello squalificato Evan Bush, gran protagonista della gara di andata. La gara potrebbe finire così ma c’è ancora tempo per vedere il secondo gol dei padroni di casa, firmato da Jack McInerney.
Nessuna consolazione per gli Impact: la squadra dell’ex napoletano Donadel faticherà a smaltire la delusione di una coppa sfuggita nell’ultima mezz’ora di un torneo eccezionale. L’America intanto festeggia. LECHAMPIONS AMERICA
Concacaf Champions League 2014-15 – Finale di ritorno / Montreal, stadio Olimpico
MONTREAL IMPACT-AMERICA 2-4 (1-0)
Montreal Impact: Nicht, Toia (Tissot 70′), Ciman, Soumaré, Reo-Coker, Donadel (McInerney 67′), Mallace (Bernier 79′), Duka, Piatti, Romero, Oduro. Allenatore: Klopas
Club America: Munoz, Pablo Aguilar, Alvarado, Paul Aguilar, Samudio, Guerrero, Martinez, Sambueza (Mares 87′), Quintero (Maduena 82′), Peralta (Arroyo 85′), Benedetto. Allenatore: Matosas
Arbitro: Bejarano (Costa Rica)
Reti: Romero 8′, McInerney 88′; Benedetto 50′, 66′, 81′, Peralta 64′
Ammoniti: Ciman, Soumaré, Romero, Oduro; Pablo Aguilar, Martinez, Guerrero, Benedetto.
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