


Si fa presto a dire impresa storica, ma quella dell’Apoel lo è davvero: mai una squadra cipriota aveva raggiunto gli ottavi di finale della massima competizione continentale. Riuscirci addirittura con un turno di anticipo, nel girone G, che comprende Zenit, Shakhtar Donetsk e Porto (vincitrici rispettivamente della Coppa Uefa 2007-08, 2008-09 e dell’ultima Europa League), ha del sensazionale. La qualificazione per i ciprioti è arrivata grazie allo 0-0 ottenuto a San Pietroburgo in casa dello Zenit di Luciano Spalletti, al termine di una partita infinita: l’arbitro ha dovuto sospendere il match in due occasioni a causa dei fumogeni lanciati in campo dai sostenitori russi. “Questa notte è la più bella della mia carriera e della storia del calcio cipriota. Non avrei mai immaginato venendo a giocare a Cipro che avrei mai vissuto un’esperienza simile. Ero venuto qui per giocare la Champions League ma non osavo sperare tanto”: le parole di Gustavo Manduca, 31enne centrocampista brasiliano dell’Apoel, danno la misura dell’impresa di una squadra entrata nel torneo a metà luglio nel Secondo turno preliminare, dove aveva eliminato gli albanesi dello Skënderbeu. Poi è toccato allo Slovan Bratislava nel terzo turno e al Wisla Cracovia nei playoffs (con gol qualificazione realizzato da Ailton a tre minuti dalla fine). Decisiva nei successi della squadra di Ivan Jovanovic la colonia formata dai brasiliani Ailton, Marcelo, Manduca e dai portoghesi Paulo Jorge, Nuno Morais, Helio Pinto: fondamentali nell’elevare il tasso tecnico di una squadra che grazie alle doti realizzative di Ailton, può permettersi di puntare su un possesso di palla prolungato in attesa dei guizzi dell’attaccante brasiliano. Negli ottavi sarà dura, ma arrivarci come primi può aiutare ad avere un sorteggio più fortunato. Per i gialloblu di Nicosia, primi con nove punti, giocare l’ultima giornata in casa contro uno Shakhtar fuori da tutto (dopo lo 0-2 interno col Porto) è un matchpoint che non si può sprecare. Il Porto, terzo a quota 7, ospiterà invece lo Zenit (secondo con 8 punti) con l’obbligo di vincere per andare agli ottavi, altrimenti sarà Europa League.
Nel girone E il Bayer Leverkusen infligge il secondo 2-1 in cinque giorni al Chelsea di Villas Boas, dopo il 2-1 del Liverpool in campionato. Una sconfitta che mette ulteriore pressione sulla panchina del tecnico portoghese che inizia a far rimpiangere non solo Mourinho ma anche Ancelotti e Hiddink. E proprio l’olandese sembra il candidato più probabile a rimpiazzare l’ex allenatore del Porto in caso di eliminazione dei blues dalla Champions League. Non aver saputo amministrare l’1-0 firmato da Didier Drogba al 48′, concedendo al Bayer di trovare il pari al 73′ con Derdiyok e il 2-1 al 91′ con Friedrich, darà fiato ai critici di Villas Boas, che da tempo ne evidenziano i limiti tattici (in particolare nella disposizione di centrocampo e difesa con la squadra in possesso di palla). La qualificazione del Bayer rappresenta invece un bel regalo per l’ex di giornata Michael Ballack, che festeggiava la partita numero cento nelle coppe europee. Al regista delle “aspirine”, vero ispiratore della rimonta, è mancato solo il gol (negato in due occasioni da Cech). Al Mestalla vittoria facilissima per il Valencia (tripletta di Soldado) che rifila un 7-0 al Genk e si giocherà la qualificazione col Chelsea a Stamford Bridge nell’ultima giornata: londinesi e valenciani a pari punti, ma i secondi hanno una migliore differenza reti (+8 contro +6). Il Chelsea per andare avanti deve vincere. “E migliorare parecchio” come ha ammesso a fine gara Villas Boas.
Al momento forse nessun giocatore al mondo può vantare uno stato di grazia paragonabile a quello di Robin Van Persie. Il capitano dell’Arsenal trasforma in oro tutto quel che gli capita a tiro. Il 2-1 al Borussia Dortmund porta la sua doppia firma. Nei tabellini resterà traccia solo dell’olandese ma un posto l’avrebbe meritato il formidabile assist di Alexander Song in occasione dell’1-0: finta e dribbling su due avversari sulla fascia sinistra, cross sul secondo palo che Van Persie deve solo appoggiare in rete. Non ci fosse stato il gol di Boateng in Milan-Barcellona sarebbe stato il gol della serata. Nel girone F coi gunners qualificati al primo posto, la seconda piazza vede in lizza Olympiacos e Marsiglia, dopo l’1-0 ottenuto dai greci al Velodrome grazie al gol di Fetfatzidis all’82’. Nell’ultima giornata l’Olympiacos, che ha un punto in meno del Marsiglia, ospiterà l’Arsenal, mentre i francesi andranno a Dortmund (col Borussia che cercherà un successo per strappare almeno la qualificazione in Europa League).
Nel girone H il 3-2 del Barcellona sul Milan garantisce ai campioni d’Europa il primo posto, mentre l’1-0 del Viktoria Plzen sul campo del Bate Borisov (Bakos al 42′) dà ai campioni della Repubblica Ceca due lunghezze di vantaggio fondamentali per raggiungere il terzo posto e il passaggio ai sedicesimi di Europa League. ECL EUROPA
UEFA Champions League 2011-12 – Il programma della quinta giornata della fase a gironi
Martedi 22/11/2011
CSKA Mosca-Lille 0-2
Trabzonspor-Inter 1-1
Otelul Galati-Basilea 2-3
Manchester United-Benfica 2-2
Napoli-Manchester City 2-1
Bayern Monaco-Villarreal 3-1
Real Madrid-Dinamo Zagabria 6-2
Lione-Ajax 0-0
Mercoledi 23/11/2011
Zenit-APOEL 0-0
BATE-Plzen 0-1
Shakhtar Donetsk-Porto 0-2
Arsenal-Borussia Dortmund 2-1
Bayer Leverkusen-Chelsea 2-1
Valencia-Genk 7-0
Marsiglia-Olympiacos 0-1
Milan-Barcellona 2-3
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