I Colchoneros, vincitori della prima edizione dell’Europa League, sono le vittime più illustri dell’ultima giornata della fase a gironi. 

L’1-1 di Leverkusen, maturato sotto la neve negli ultimi venti minuti di gara, decreta l’eliminazione dei campioni uscenti, incapaci di ottenere i tre punti necessari per sopravvanzare l’Aris Salonicco, vincitore 2-0 sul Rosenborg. Il secondo posto nel girone B, alle spalle del Bayer, rilancia dopo anni di anonimato la squadra greca e il suo tecnico Hector Cuper. L’allenatore argentino, ex Valencia e Inter, è stato capace di infondere carattere e convinzione a un gruppo di giocatori che aveva bisogno di un grande motivatore per rendere al meglio. Un successo anche per la città di Salonicco che dopo il Paok manda un’altra squadra ai sedicesimi.

Nel girone A si giocava per onor di firma. La Juventus contro le riserve del Manchester City è riuscita a ottenere il sesto pareggio in sei gare: 1-1 con reti dell’esordiente Niccolò Giannetti e pareggio inglese di Jo. Tra i bianconeri una ventina di minuti anche per Filippo Boniperti, nipote dell’ex capitano e presidente Giampiero, subentrato al 67′ a Armand Traore. Un gol di Stilic al 30′ basta al Lech per espugnare Salisburgo nell’altra partita-allenamento del gruppo.

Nel girone C il Lille riesce nell’impresa di passare il turno, sconfiggendo 3-0 nello scontro diretto i belgi del Gent che li precedevano di due punti. Ispirati da un ottimo Eden Hazard (obiettivo di mercato di Liverpool e Arsenal), motivato a dare il meglio di sé contro i connazionali, i transalpini trovano i gol qualificazione con Obraniak al 30′, Frau al 56′ e Sow all’89’. Una rete di Mladenov allo scadere del primo tempo dà al Levski il successo sul già qualificato Sporting Lisbona.

Nel girone G sesta vittoria consecutiva per lo Zenit di Spalletti. I vincitori del campionato russo superano l’Aek 3-0 (secondo gol firmato dall’ex granata Rosina). Il successo russo accoppiato al 2-0 ottenuto dall’Anderlecht sull’Hajduk Spalato, dà la qualificazione per differenza reti ai campioni del Belgio. Lukaku e compagni al calcio d’inizio occupavano il penultimo posto nel gruppo, preceduti di tre lunghezze dall’Aek: il passaggio del turno deve molto alla professionalità e alla sportività di Luciano Spalletti e dei suoi ragazzi, che hanno affrontato la trasferta di Atene come una gara decisiva e lo era solo per i greci. Lo Zenit è l’unica squadra a chiudere a punteggio pieno. Primato decisamente meritato.

Anche in una stagione disgraziata come questa, che ha già visto tre cambi di allenatore, lo Stoccarda in Europa non delude. L’esordio di Bruno Labbadia sulla panchina biancorossa è stato salutato con un netto 5-1 sull’Odense, dove gioca l’ex Udinese e Milan Thomas Helveg. Un gol di Sardinero al 15′ dà al Getafe un successo inutile sugli svizzeri dello Young Boys, già sicuri del secondo posto nel girone H.

Nel girone I la Sampdoria concede i primi tre punti del torneo al Debrecen: 2-0 con doppietta di Kabat per gli ungheresi. Per i blucerchiati in giornata una perdita ben più significativa, quella di Antonio Cassano che il presidente Garrone ha deciso di regalare al Milan. Dopo la mezza vittoria in sede di collegio arbitrale, che aveva sì imposto il reintegro del calciatore nella rosa della Samp ma a metà stipendio, il presidente blucerchiato ha preferito tagliare completamente i ponti con il fantasista di Bari. Quasi impossibile comprendere da un punto di vista tecnico e finanziario il senso di quest’operazione che indebolisce la squadra e priva la Samp di monetizzare la cessione. Un vero regalo di natale per il Milan che si ritrova gratis (dovrà pagare solo l’ingaggio al giocatore e 5 milioni al Real Madrid) un rinforzo di peso, che però rappresenta una perdita oggettiva, come dimostrato dai risultati più recenti, della rosa a disposizione di Di Carlo. Nessun gol ad Eindhoven tra Psv e Metalist, entrambe già qualificate. ECL

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