Il conto è presto fatto: un rigore, un’espulsione, un gol in fuorigioco a favore. Neanche il corrotto Byron Moreno nel mondiale coreano era arrivato a tanto.
Ma nel 2-1 del Bayern Monaco sulla Fiorentina l’influenza della terna arbitrale è troppo evidente per poterla omettere in nome di un esercizio di stile, che vuole spiegati i risultati in base alle sole condotte dei giocatori. Non parlare dello scellerato finale di gara della terna norvegese formata dall’arbitro Tom Henning Ovrebo e dai guardalinee Geir Åge Masovn Holen e Dag-Roger Nebben, è come parlare dello sbarco sulla Luna senza riferimenti ad Armstrong, Aldrin e Collins.
L’arbitro norvegese (coadiuvato? fuorviato?, dall’assistente Nebben) con una sequenza di decisioni che hanno tirato fuori dalle secche il Bayern Monaco, incapace di bucare su azione il muro viola, nonostante la serata di grande vena di Arijen Robben. L’olandesino di cristallo di Van Gaal ha impegnato la retroguardia di Prandelli ben più di Ribery, confinato sulla sinistra e capace di mostrare solo sprazzi del suo enorme potenziale. Prandelli era riuscito nell’intento di bloccare il quadratissimo 4-4-2 tedesco opponendogli una squadra disposta a specchio, affidando al solo Jovetic il mandato di spezzare equilibri e schemi. Tutto liscio sino ai minuti di recupero del primo tempo quando Mario Gomez segna da distanza ravvicinata su una respinta corta di Frey. L’arbitro però aveva già fischiato il rigore per fallo di Kroldrup su Ribery. Dal dischetto Robben spiazza Frey e sblocca il risultato.
Nella ripresa la Fiorentina trova il pari dopo appena cinque minuti con Kroldrup (ottimo, gol a parte), servito, neanche a dirlo, dal solito Jovetic. Uno a uno. Risultato più equo e che nessuna delle due squadre sembra in grado di cambiare. Ci pensa allora Nebben al 73′ a mescolare nuovamente le carte in tavola: un banalissimo spalla contro spalla sulla linea laterale diventa addirittura fallo da espulsione per Gobbi che, ovviamente, non sa capacitarsi di un rosso diretto per un’azione che non può nemmeno dirsi fallosa. E sempre in quella parte di campo, cinque minuti più tardi, davanti allo stesso guardalinee a Klose viene (molto) generosamente mostrato il cartellino giallo per un’entrata a gamba tesa, tesissima, sullo stinco di Vargas. Fallo violento e senza attenuanti né l’ombra del pallone nei paraggi: o fingi di non vedere o è rosso. Non ci sono alternative. Anzi sì, una: sei in malafede. Ce n’è già abbastanza per lamentarsi e lasciarsi andare con il classico vittimismo italico ma Nebben il meglio lo riserva per il gran finale, togliendo ongni argomento ai possibili difensori: all’89’ Robben con una conclusione da fuori area impegna Frey che respinge su Olic, in fuorigioco di quasi tre metri, che di testa indisturbato appoggia in rete. Incredibilmente il gol viene convalidato e il volto paonazzo del guardalinee, rosso vergogna misto a rosa imbarazzo, la dice lunga sulla sua buonafede. Così il Bayern Monaco ha superato la Fiorentina all’Allianz Arena.
La Champions League in questi anni si è caratterizzata per arbitraggi più omogenei e meno scandalosi di quelli che avevano fatto la storia della vecchia Coppa Campioni: il portoghese Rosa dos Santos che a Brema non aveva convalidato un gol al Milan, nonostante il pallone avesse superato di oltre un metro la linea di porta. Errori, sviste grossolane capitano ancora ma quel che si è visto a Monaco nel finale di gara riporta alla mente corruzione e malafede. Le stesse che il tempo ha svelato essere alla base degli apparentemente incomprensibili arbitraggi di Moreno in Equador e in campo internazionale. Unicaa nota positiva la presenza in tribuna del presidente Uefa Michel Platini, sportivo autentico. C’è da scometterci: la carriera europea di mister Nebben è al capolinea. ECL

Champions League 2009-10 – Ottavi di finale / Monaco di Baviera, Allianz Arena

BAYERN-FIORENTINA 2-1 (1-0)

Bayern Monaco: Butt; Lahm, Van Buyten (dal 46′ Contento), Demichelis, Badstuber; Robben, Van Bommel, Schweinsteiger, Ribery; Mueller (dal 66′ Olic), Gomez (dal 66′ Klose). Allenatore: Van Gaal
Fiorentina: Frey; De Silvestri, Kroldrup, Natali (dall’85’ Pasqual), Gobbi; Bolatti, Montolivo (dall’84’ Donadel); Marchionni, Jovetic (dal 74′ Felipe), Vargas; Gilardino. Allenatore: Prandelli

Arbitro: Ovrebo (Norvegia)
Reti: Robben su rigore al 48′; Krloldrup al 50′, Klose all’89’
Espulso: Gobbi al 73′ Ammoniti: Van Bommel, De Silvestri, Marchionni, Klose, Vargas

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