Kevin Boateng (Milan)
Kevin Boateng (Milan)
Kevin Boateng: gol da antologia

Tanto spettacolo, un gol da antologia e una lezione di calcio. Il 3-2 ottenuto dal Barcellona sul Milan a San Siro, arriva al termine di novanta minuti che non hanno rivelato nulla di nuovo sulle due squadre ma confermato in modo inequivocabile i rapporti di forza individuali e collettivi. Non è da tutti giocare a viso aperto contro il Barcellona, onore al Milan per averci provato. Una scelta coraggiosa, coerente con al storia di un club non abituato a catenacci come quello che all’andata aveva regalato un insperato (e immeritato) 2-2 al Camp Nou. Stavolta i rossoneri hanno provato ad aggredire il Barca nella sua metà campo, soprattutto nei minuti iniziali. Poi pian piano la squadra di Guardiola ha preso il sopravvento e solo alcuni errori di mira, le parate di Abbiati e la presenza di due centrali del calibro di Nesta e Thiago Silva hanno evitato uno scarto maggiore: per tre gol segnati, ce ne sono almeno altri cinque mancati di un soffio da parte dei catalani, in particolare con Villa e Messi.

La capacità del Barca di aprire le difese avversarie e tagliarle con palle filtranti è nota ma nessuno è riuscito ancora a trovare contromisure diverse dalla maginot al limite dell’area (per capirsi: “il pullman davanti alla porta” di Mourinho). Sebbene attesa era impressionante la facilità con cui Thiago, Xavi e Messi sfrecciavano tra Van Bommel, Nesta e Thiago Silva, per scambiarsi assist e posizioni. Così è nato il primo gol: al 14′ Van Bommel nel tentativo di anticipare Xavi chiude in rete da pochi passi un’azione travolgente degli ospiti. Sfortunato l’olandese, ma il regista del Barca era lì: rete inevitabile. Questo Barca riesce a render bello e meritato pure un autogol. I blaugrana salgono immediatamente di livello e cercano subito il raddoppio ma al 20′ è Ibrahimovic, su assist di Seedorf, a siglare il gol dell’ex superando Victor Valdes con un rasoterra verso il palo più lontano. Il pari è un premio all’orgoglio rossonero più che al gioco. Messi e compagni riprendono, come se nulla fosse, a macinare triangolazioni e penetrazioni e al 30′ l’arbitro punisce Zambrotta per un contatto in area con Xavi. Dal dischetto va Messi: l’argentino blocca la rincorsa, finge la conclusione alla sinistra di Abbiati e piazza di piatto un lento rasoterra nell’angolo opposto. Stark fa ripetere. Il Pallone d’oro cambia angolo e calcio: missile di interno sinistro alla sinistra del portiere rossonero. Il Barca può dilagare: Messi e Villa mancano il terzo gol e Abate sfiora la seconda autorete della serata colpendo la traversa.

Si va all’intervallo col Barcellona avanti di un gol, grazie a un’autorete e un rigore dubbio: solo chi non ha visto la gara può pensare a un Milan sfortunato. La ripresa riparte col Barcellona in cattedra ma al 59′ Kevin Boateng riesce in un’impresa inedita: oscurare in un colpo solo Messi e Xavi in una serata di grazia. Su una palla ribattuta da Mascherano verso il vertice sinistro dell’area blaugrana, il ghanese controlla in volo con la punta, plana e si lancia verso la porta con la veemenza di un tornado, fa fuori Abidal con un colpo di tacco geniale e fulmina Victor Valdes sul suo palo, con un violento esterno destro che fa girare la palla pochi centimetri davanti al numero uno ospite. Gol fantastico. Un peccato arrivi troppo tardi per essere inserito nei dieci che si contenderanno il premio Fifa Ferenc Puskas 2011 per il gol dell’anno (tra questi ci sono sia Messi che Ibrahimovic). Passano nove minuti e il Barcellona si riporta in vantaggio per la terza volta al termine di una splendida azione in velocità che, per una volta, vede Messi nei panni dell’assist man e Xavi in quelli del finalizzatore.

Il gol di Boateng aleggia ancora nell’aria ma l’entusiasmo è già evaporato e San Siro si ritrova a dover prendere atto della grandezza di una squadra che non è quella rossonera. Proprio quel genere di sensazione che il Milan di Sacchi aveva inflitto ai tifosi del Real Madrid nelle semifinali della Coppa Campioni 1988-89. Erano i tempi del ‘miedo escénico del Bernabeu’ (il copyright è di Jorge Valdano), che paralizzava gli avversari e spianava la strada alle goleade del Real. Ma a Madrid il Milan non solo non si chiuse in difesa, attaccò e gioco nella metà campo avversaria per l’intera gara: finì solo 1-1 ma le merengues erano state annichilite e il 5-0 subito al ritorno a San Siro era frutto di quanto seminato all’andata (Butragueno e compagni avevano capito che contro Gullit e compagni non avrebbero avuto speranze). Il 3-2 del Barca ricorda molto quell’1-1. Anche se Allegri a fine gara ha dato una lettura molto diversa della partita: “Per noi era importante giocare una gara del genere, a viso aperto contro una squadra così. Per capire a che livello siamo dovevamo giocare in modo diverso rispetto al match di Barcellona. Usciamo sconfitti, però con un’autostima maggiore. Siamo sulla buona strada”.

In realtà questo match ha chiarito in modo inequivocabile che il Milan non rappresenta più l’asticella del meglio del continente europeo: pochissimi possono raggiungere le vette del Barcellona e tra questi non ci sono più i rossoneri. Anche a livello di individualità, nonostante il gol del momentaneo pareggio, si è capito perché Ibrahimovic dopo alcuni mesi era stato accantonato al Camp Nou: lo svedese, fondamentale e sempre decisivo in rossonero, era marginale se non di ostacolo nella manovra blaugrana. Impalpabili anche i brasiliani Robinho e Pato: 45 minuti di vuoto ciascuno. Gli ottavi di Champions per Barcellona e Milan erano già in tasca, si giocava per il primo posto nel girone: non poteva che andare ai campioni d’Europa. ECL EUROPA

UEFA Champions League 2011-12 – Fase a gironi, 5a giornata / Milano, San Siro

MILAN-BARCELLONA 2-3 (1-2)

Milan: Abbiati; Abate, Nesta (66′ Bonera), Thiago Silva, Zambrotta; Aquilani, Van Bommel (72′ Nocerino), Seedorf; Boateng; Robinho (46′ Pato), Ibrahimovic. Allenatore: Allegri
Barcellona: Valdes; Puyol, Mascherano, Abidal; Xavi, Busquets, Keita; Thiago Alcantara (90′ Dos Santos), Fabregas (80′ Pedro); Messi, Thiago Alcantara (91′ Dos Santos), Villa (68′ Alexis Sanchez). Allenatore: Guardiola.

Arbitro: Stark (Germania)
Reti: Ibrahimovic 20′, Boateng 54′; Van Bommel 14′ aut, Messi 31′ rig, Xavi 63′
Ammoniti: Aquilani, Nesta, Van Bommel, Zambrotta; Messi, Puyol, Abidal, Mascherano

UEFA Champions League 2011-12 – Il programma della quinta giornata della fase a gironi

Martedi 22/11/2011
CSKA Mosca-Lille 0-2
Trabzonspor-Inter 1-1
Otelul Galati-Basilea 2-3
Manchester United-Benfica 2-2
Napoli-Manchester City 2-1
Bayern Monaco-Villarreal 3-1
Real Madrid-Dinamo Zagabria 6-2
Lione-Ajax 0-0

Mercoledi 23/11/2011
Zenit-APOEL 0-0
BATE-Plzen 0-1
Shakhtar Donetsk-Porto 0-2
Arsenal-Borussia Dortmund 2-1
Bayer Leverkusen-Chelsea 2-1
Valencia-Genk 7-0
Marsiglia-Olympiacos 0-1
Milan-Barcellona 2-3

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