“Se avessimo perso 4-0 avrei potuto pensare in un’altra maniera, ma avendo preso due gol nel recupero non me la sento di dare un giudizio così negativo. Ranieri non se lo merita” così Massimo Moratti al termine di Inter-Marsiglia. L’eliminazione dei nerazzurri negli ottavi di Champions League è effettivamente arrivata grazie a due reti segnate dai francesi nei minuti di recupero delle due sfide: Ayew al 93′ all’andata; Brandao al 92′ a San Siro. Vero anche quel che dice Claudio Ranieri: “In 180 minuti il Marsiglia ha fatto tre tiri in porta. Sia a Marsiglia che a San Siro le occasioni più nitide le abbiamo avute noi”. Quattro palle gol sprecate nella gara di andata e tre nel ritorno (Sneijder all’8′, Milito al 10′, Cambiasso all’86’) danno ragione al tecnico romano. Che però dimentica di dire che il Marsiglia, assieme a Bayer Leverkusen, Apoel e Basilea, è la squadra più limitata tra quelle ancora in gara. Aver prodotto così poco e sbagliato così tanto contro un avversario del genere è un’aggravante più che un’attenuante.
E se al gol di Milito fosse seguito quello di Cambiasso a quattro minuti dalla fine si parlerebbe della bravura di Ranieri e del grande carattere di una squadra che sembra non rassegnarsi all’evidenza del tempo che passa. Ma pure in quel caso sarebbe rimasta negli occhi l’impressione di fatica di una manovra prevedibile, determinata da un centrocampo che prevede corsa per tre quarti (e la chiede a chi, come Stankovic, è stato spremuto da tante stagioni giocate senza mai risparmiarsi) e pretende il fosforo solo da Sneijder. Troppo scontato. Dopo la partenza di Thiago Motta, l’unico giocatore nella rosa nerazzurra che ha nel suo bagaglio visione e tecnica per impostare l’azione è Poli, ma Ranieri lo vede meglio come cursore, preferendogli nel ruolo di centrale davanti alla difesa Stankovic, chiedendo all’ex sampdoriano di fare l’alter-Zanetti a sinistra. Non è casuale che con l’uscita dell’infortunato Sneijder al 58′ e l’ingresso di Obi, il rendimento della squadra sia cresciuto: Zanetti sulla fascia destra, Stankovic centrale assieme a Poli, Obi (che come al solito ha avuto subito un impatto sulla gara) sulla sinistra rappresentavano una linea omogenea, più dinamica, capace di fermare gli avversari e ripartire. Ma anche il ritorno al 4-4-2 delle sette vittorie di fila in campionato, con Pazzini al posto di Forlan in avanti, dà la misura di una squadra che naviga a vista: in questa stagione l’Inter ha cambiato pelle più volte, anche nell’ambito della stessa gara, ma si ritrova senza una base solida per il futuro (né in termini di gioco né di uomini, allenatore incluso), e con il risultato di essere già fuori da tutte le competizioni, con la prospettiva sempre più concreta di non riuscire a qualificarsi nemmeno per la prossima Europa League. Il gol di Milito in mischia al 75′ aveva illuso e prometteva di regalare un altro mercoledì di coppa da ricordare. E invece il blackout difensivo sulla palla lunga e centrale controllata da Brandao e messa alle spalle di Julio Cesar al 92′ ha chiuso le porte ai supplementari e alle speranze di qualificazione interiste. Alla ripresa del gioco fallo da rigore di Mandanda (espulso) che dà a Pazzini l’opportunità di ritrovare il gol dal dischetto e al Marsiglia di dover giocare il prossimo turno senza il suo uomo migliore. Per Zanetti e compagni uno stop forse salutare: questa squadra sarebbe comunque uscita ai quarti e l’eliminazione anticipata consentirà a Ranieri di salvare il salvabile in campionato, a Moratti di preparare l’Inter 2012-13. Per un altro allenatore. ECL EUROPA
UEFA Champions League 2011-12 – Ritorno ottavi di finale / Milano, San Siro
INTER-OLYMPIQUE MARSIGLIA 2-1 (0-0)
Inter: Julio Cesar; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Stankovic, Poli (74′ Cambiasso); Sneijder (58′ Obi); Forlan (58′ Pazzini), Milito. Allenatore: Ranieri
Marsiglia: Mandanda; Azpilicueta, Diawara, N’Koulou, Morel; Diarra, Mbia; Amalfitano, Valbuena (76′ Cheyrou), A. Ayew (94′ Bracigliano); Remy (88′ Brandao). Allenatore: Deschamps
Arbitro: Proenca (Portogallo)
Reti: Milito 75′, Pazzini 95′ rig; Brandao 92′
Ammoniti: Zanetti, Samuel, Stankovic; Diawara
Espulso: Mandanda (94′)
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