
Mai una serata con così tante eliminazioni a sorpresa: Celtic, Galatasaray, Fenerbahçe, Aston Villa, Brondby, Feyenoord, Lokomotiv Mosca. Fuori dall’Europa già ad agosto rappresenta per tutte un autentico fallimento.
Alla lista avrebbe potuto aggiungersi il Liverpool. Dopo l’1-0 di Gutiérrez al 4′ per il Trabzonspor, la squadra di Hodgson se l’è vista brutta ma negli ultimi sette minuti di gara, grazie all’autogol di Kacar e alla rete di Kuyt (l’olandese resta, mentre Mascherano ha già trovato l’accordo col Barcellona), i reds hanno evitato supplementari e l’onta di un’uscita anticipata.
Il tonfo più clamoroso è quello del Celtic Glasgow: dopo venti minuti il 2-0 dell’andata era già pareggiato dall’Utrecht, grazie a due rigori del 21enne centravanti Ricky Van Wolfswinkel. I biancoverdi da circa un anno e mezzo sono squadra avezza alle brutte figure: la collezione si allunga a Utrecht. Nel primo tempo solo i legni della porta salvano gli scozzesi dalla terza segnatura olandese, che però arriva subito dopo l’intervallo ancora per merito di Van Wolfswinkel, centravanti ancora leggerino ma con un innegabile fiuto del gol. Nonostante il punteggio umiliante, agli uomini di Neil Lennon basterebbe un gol per passare il turno: impresa non impossibile con un intera frazione a disposizione. E il gol arriva: al 62′, ma è quello del 4-0 per l’Utrecht, firmato da una altre delle giovani promesse a disposizione di Ton du Chatinier, il 21enne difensore Barry Maguire, subentrato nove minuti prima a Nana Asare. Per il Celtic seconda brutta figura in poche settimane, dopo l’eliminazione subita dai portoghesi del Braga nei preliminari di Champions League. Giocarsi il campionato scozzese con i Rangers, che hanno i loro bei problemi, non può essere la consolazione per tifosi ormai costretti a vivere di ricordi come la Coppa Campioni vinta nel 1967 o la finale persa nel 1970 contro il Feyenoord, altra squadra che se la passa male. I biancorossi olandesi all’andata avevano superato il modesto Gent 1-0: vantaggio minimo e mal difeso nel ritorno in Belgio, dove i ragazzi allenati dall’ex pisano Mario Been hanno perso 2-0. Esce ai rigori anche la Lokomotiv Mosca per mano del Losanna, capolista della serie B svizzera. Il gol di Aydin Yilmaz al 91′ sembrava aver dato il passaggio del turno al Galatasaray di Frank Rijkaard, che si era visto imporre il 2-2 in casa nella gara di andata. Ma due minuti dopo, allo scadere dei minuti di recupero, Artem Fedetskiy siglava l’1-1 che dava la qualificazione al Karpaty.
Dopo le umiliazioni in Premiership per l’Aston Villa arrivano anche quelle continentali. La partenza del manager Martin O’Neill e la cessione al Manchester City del giocatore più forte James Milner, in cambio è arrivato Stephen Ireland, hanno lasciato il segno. La squadra, che dovrebbe essere affidata a Sven Goran Eriksson, aveva pareggiato 1-1 a Vienna ma al Villa Park si è fatta rimontare due volte per poi venire sconfitta. Dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio per 1-0 grazie al gol di Agbonlahor al 22′, gli inglesi subiscono il pari di Nuhiu al 52′; Heskey riporta i villans avanti al 77′, ma un minuto dopo arriva il 2-2 di Sonnleitner e all’81’ il 2-3 di Gartler che mette il fiocco sulla qualificazione del Rapid.
Difficile scegliere tra tante debacle la peggiore, ma l’impresa negativa della serata è probabilmente quella del Brondby. Nessuno poteva immaginare che i danesi, una settimana fa vittoriosi in Portogallo 2-0, riuscissero a far segnare tre gol allo Sporting in Danimarca. La squadra di Henrik Jensen invece ci è riuscita regalando una tripletta da sogno ai biancoverdi di Lisbona: Evaldo al 45′, Nuno Coelho al 75′ e Yannick Djaló al primo minuto di recupero hanno messo la firma su una delle nottate europee più memorabili della storia del proprio club. ECL EUROPA
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