I turni preliminari di Champions League inizialmente venivano presi come un’alternativa competitiva alle amichevoli estive. Dopo qualche anno in cui non hanno mai risparmiato eliminazioni importanti, non corrono più il rischio di essere presi sottogamba.
La splendida cornice di pubblico presente al Celtic Park di Glasgow per il Terzo turno ne è la prova. Purtroppo per i tifosi locali, un gol al 7′ di Alexander Kokorin è stato sufficiente alla Dinamo Mosca per vincere in Scozia e infliggere la prima sconfitta stagionale al Celtic targato Tony Mowbray, l’allenatore proveniente dal West Bromwich che ha preso il posto di Gordon Strachan. Alcuni errori di Aiden McGeady, Shaun Maloney e, soprattutto, del nuovo centravanti Marc-Antoine Fortuné (ai quali se ne è aggiunto uno enorme sul finire di gara del neoentrato Samaras), hanno impedito ai biancoverdi di raggiungere il pari nonostante la squadra di casa abbia avuto il controllo delle operazioni per gran parte della gara. Lo 0-1 candida il Celtic come favorito verso la prima eliminazione eccellente: la Dinamo è più rodata (il campionato russo è alla 15a giornata) e i Bhoys in Europa non vincono una partita in trasferta da 6 anni.
Allo stadio José Alvalade di Lisbona serata avara di soddisfazioni anche per l’altra squadra a strisce biancoverdi orizzontali. Un rigore e più di un’ora in superiorità numerica non sono bastati allo Sporting per bucare la difesa del Twente. Il minuto chiave è il 24′: viene espulso Boschker per fallo su Postiga, il portiere di riserva Mihaylov, entrato al posto della mezzapunta Perez, para la conclusione dagli undici metri di Moutinho. Gli attacchi locali proseguono ma col passare dei minuti i portoghesi calano e allo scadere è Rui Patricio a negare a Jenssen il gol della vittoria olandese.
Pareggio con reti tra i vincitori dell’ultima edizione della Coppa Uefa dello Shakhtar e i rumeni del Timisoara. Il due a due finale mette a rischio la qualificazione degli uomini di Lucescu (ieri non presente in panchina per motivi di salute), due volte in svantaggio e due volte capaci di replicare alla dopietta di Bucur al 20′ e all’80’ con Gladkiy al 60′ e Fernandinho all’86’. Nonostante il gol il brasiliano, uno degli eroi della campagna di Uefa, è stato uno dei protagonisti negativi della serata per gli ucraini per le tante occasioni fallite.
Gli “eurogol” esistono ancora: un missile dalla lunga distanza di Grigori Chirkin decide il derby baltico tra i campioni di Lettonia del Ventspils e quelli di Bielorussia del Bate Borisov. Una sconfitta che i bielorussi dovranno cancellare in casa se vogliono ripetere le imprese della passata edizione.
Uno a uno in Austria tra il Salisburgo e i campioni croati della Dinamo Zagabria. La squadra ospite ha giocato meglio ma a passare in vantaggio sono stati i padroni di casa con Zickler allo scadere del primo tempo. L’inerzia della partita poteva cambiare ma così non è stato e al 63′ Mandzukic ha siglato il gol del pari, rovinando tutto con un’espulsione nei minuti di recupero, che nel ritorno priverà i suoi di uno dei giocatori migliori.
Vittoria in trasferta per i campioni di Ungheria del Debrecen: grazie a un gol di Leandro al 70′ espugnano il terreno del Levadia Tallin, che nel turno precedente aveva eliminato a sorpresa i campioni di Polonia del Wisla Cracovia.
Dopo aver sfornato per anni squadre da pallottoliere, Cipro inizia a togliersi qualche soddisfazione. Dopo i miracoli dell’Anorthosis (quest’anno già fuori) nella passata edizione, stavolta è il turno dell’Apoel, capace di superare 2-0 i campioni serbi del Partizan Belgrado grazie ai gol di Mirosavljevic e Zewlakow.
Due gol nei primi venti minuti e l’Olimpiacos mette al sicuro il passaggio del turno espugnando il terreno dello Slovan Bratislava. Papadopoulos al 2′ e il brasiliano Leonardo al 21′ i goleador per la squadra allenata da Temuri Ketsbaia, arrivato in Grecia dopo aver chiuso l’ottima esperienza alla guida dell’Anorthosis. I biancorossi sono certamente la squadra più solida e competitiva tra quelle impegnate nel terzo turno preliminare.
Ottima impressione anche quella fornita dal Copenhagen, che si è aggiudicato per 3-1 il derby scandinavo contro i campioni di Norvegia dello Stabaek grazie ai gol dell’ex Chelsea Gronkjaer all’11’ e alla doppietta del brasiliano Cesar Santin al 41′ e all’80’ su rigore. Per gli ospiti il gol di Palmason al 58′ tiene aperte le speranza di rimonta in vista del ritorno, anche se i campioni danesi sono apparsi nettamente superiori.
Tra Zurigo e Maribor non è mancato lo spettacolo: cinque gol nei primi cinquanta minuti, poi il tempo di rifiatare in vista del ritorno. Dopo appena quattro minuti gli svizzeri erano già in vantaggio grazie a Vonlanthen. Un gol che invece di dare la spinta ai padroni di casa la dava agli ospiti che con Marcos pareggiavano al 12′ e passavano in vantaggio al 22′. Sette minuti e lo Zurigo pareggiava con Hassli. Quattro gol in meno di mezzora, di questo passo il rischio è di arrivare a una decina. Il ritmo cala ma c’è tempo per un altro gol al 50′ con Pavlovic che segna direttamente dalla bandierina. E sempre lui all’82’ fallisce un calcio di rigore che avrebbe garantito il passaggio del turno ai suoi.
Nonostante le assenze di giocatori importanti come Smicer, Krajcik, Kaufman e Pekhart lo Slavia Praga era nettamente favorito nella trasferta in Moldavia contro lo Sheriff. E invece i cechi devono ringraziare la fortuna (due pali per i padroni di casa con Arbanas e Corneencov) e il loro portiere Hanus per essere riusciti a tornare a casa con uno zero a zero. ECL

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