Nel calcio tutto può succedere ma è impossibile riuscire a dare una piccolissima percentuale di possibilità all’Apoel di arrivare in semifinale alla vigilia dei quarti con il Real Madrid. Troppa la differenza tecnica tra i madrileni e i ciprioti (o-o con l’Omonia nell’ultimo turno di campionato) che dovranno fare a meno di Manduca e Constantinou. Dopo aver eliminato ai rigori il Lione negli ottavi di finale, la corsa europea dell’Apoel, cominciata nel Secondo turno preliminare lo scorso luglio, sembra arrivata al capolinea.
Gli spagnoli in Europa finora hanno volato e anche nella Liga (sabato scorso 5-1 al Real Sociedad) possono esibire sei punti di vantaggio sul Barcellona: un margine più che rassicurante contro qualunque altra squadra, un po’ meno con i blaugrana. Ma se la Liga qualche sorpresa potrebbe riservarla, non si vede come il Real possa farsi sfuggire lo scalpo dell’Apoel. Una fortuna per i ciprioti giocare i primi novanta minuti a Nicosia, con un risultato – almeno inizialmente – ancora aperto. Davanti al pubblico amico l’Apoel ha vinto cinque incontri su sette giocati. Ma, come dice il tecnico Ivan Jovanovic, “Contro il Real la gara perfetta potrebbe non bastare”.
L’allenatore slavo ha dimostrato di saper preparare i suoi al meglio per ogni avversario, impedendo a tutti di imporre il proprio ritmo. L’Apoel ha saputo coprire bene il campo e colpire in contropiede e quando Ailton e compagni sono stati meno efficaci del solito, come accaduto col Lione, ci ha pensato la difesa a non concedere nulla. “Abbiamo tutto da imparare dai nostri avversari. Al contrario il Real non è il tipo di squadra che abbia qualcosa da imparare dall’Apoel. Ci aspetta una partita difficile e dovremo giocare al massimo delle nostre possibilità come abbiamo fatto finora in Europa. Avremo l’opportunità unica di affrontare una delle migliori squadre al mondo e di metterci alla prova contro un’avversaria di livello assoluto. Le differenze fra noi e loro sono enormi: il Real punta a vincere il trofeo e noi siamo consapevoli della loro forza e della loro superiorità. Serviranno concentrazione, determinazione, fiducia e una prestazione straordinaria; vogliamo dimostrare che meritiamo di essere arrivati fin qui”.
Ai ciprioti José Mourinho riserva parole di stima ma, ovviamente, nessuna paura: “Siamo favoriti, non possiamo negarlo, e le due squadre non possono essere nemmeno paragonate per finanze e storia, ma il calcio è il calcio. Hanno dimostrato a tutti che il gruppo è più importante del talento individuale. Loro lottano tutti l’uno per l’altro, danno tutto sul campo e credono che nel calcio tutto sia possibile. Li rispettiamo molto e siamo certi che meritano di essere arrivati fin qui. Basta guardare le squadre che hanno fatto posto all’Apoel come Porto, Lione e Shakhtar. L’Apoel è una squadra molto equilibrata e per me questo è molto importante. Vincere faciliterebbe tutto ma credo che sarà dura chiudere i conti già con la gara di andata”. ECL EUROPA
Uefa Champions League 2011-12 / Andata Quarti di finale – Nicosia, stadio Pasienky
Possibili formazioni
APOEL NICOSIA: Chiotis; Poursaitidis, Oliveira, Paulo Jorge, Boaventura; Morais, Sousa; Charalabides, Solari, Manduca; Almeida. All. Jovanovic.
REAL MADRID: Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pepe, Marcelo; Khedira, Granero; Benzema, Oezil, Cristiano Ronaldo; Higuain. All. Mourinho.
Arbitro: Brych (Germania)
Il programma dell’andata dei quarti di finale
Martedi 27/03/2012
Benfica-Chelsea
APOEL-Real Madrid
Mercoledi 28/03/2012
Milan-Barcellona
Olympique Marsiglia-Bayern Monaco
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