L’andata del secondo turno preliminare di Champions League 2011-12 regala poche sorprese ma tante segnature. Cinque gol, cinque marcatori diversi e il Rosenborg liquida i campioni d’Islanda del Breidablik. Decisivi i gol a cavallo delle due frazioni di Skjelbred al 43′ e di Dorsin al 48′: sotto di due reti gli islandesi hanno mollato, regalando spazi ai giocatori di casa che, negli ultimi 18 minuti, sono andati a segno altre tre volte con Henriksen, Prica e Olsen.
Difficoltà iniziali ancora maggiori per il Maccabi nella sfida con il Borac. Dopo 24 minuti Raspudić porta in vantaggio i campioni bosniaci, che s’illudono di poter andare via da Tel Aviv con un successo clamoroso. Ma nei minuti di recupero alla fine del primo tempo Amasha trova il gol del pari per i padroni di casa. In avvio di ripresa ci si aspetterebbe un Maccabi finalmente liberato dalle paure del primo tempo e invece la gara prosegue sul filo dell’equilibrio sino al 71′, quando è ancora Amasha a segnare per gli israeliani. Neanche il tempo di rimettere la palla a centrocampo, che il Maccabi è nuovamente in gol con Yampolsky. Il Borac non c’è più: al 73′ Amasha firma la tripletta personale e il terzo gol in tre minuti per i suoi. A dieci minuti dal termine ci pensa Golasa a siglare il 5-1 e mettere fine ai dieci minuti da incubo del Borac, che può già considerarsi eliminato.
In questa fase della stagione le squadre nordiche, le uniche con i campionati in corso, sono quelle più in forma. Il 3-0 dei campioni di Finlandia dell’HJK Helsinki in Galles è la prova del divario di classe ma soprattutto di condizione che separa in questa fase le squadre scandinave da quelle del resto del continente. Certamente non poteva essere il pur volenteroso Bangor City a fermare l’HJK, attuale capolista del campionato finnico e finalista della Coppa di Finlandia: dopo 14 minuti Sadik dà il vantaggio agli ospiti, raddoppia al 55′, mentre il 3-0 viene messo a segno da Sorsa a un minuto dal termine.
Faticano ma vincono anche i campioni di Svezia del Malmoe, che superano 2-0 l’HB Tórshavn nella ripresa, grazie al gol di Yampolsky al 58′ e all’autogol di Holm al 77′. La trasferta nelle Isole Far Oer non dovrebbe essere un problema per la squadra che nel 1979 raggiunse, e perse contro il Nottingham Forest, la finale di Coppa Campioni.
Il neoacquisto del Linfield Daryl Fordyce non perde tempo per presentarsi ai suoi nuovi tifosi. Dopo 4 minuti il Windsor Park di Belfast si spella le mani per applaudire il gol del 24enne attaccante, bravo a mettere dentro un assist di Ervin. Un successo del Linfield sul Bate Borisov, squadra col coefficiente Uefa più alto tra quelle in gara, sarebbe un risultato da sogno per il club di Belfast che celebra i 125 anni di attività. Per la squadra allenata da David Jeffrey il richiamo alla realtà arriva al 37′, quando Renan Bressan trasforma il rigore concesso dall’arbitro polacco Pawel Gil. Nella ripresa il Bate fa valere la sua superiorità ma le grandi parate di capitan Blayney “salvano” l’1-1 per i nordirlandesi, che possono andare a Borisov con una qualificazione ancora aperta.
Chi rischia di pagare cara le disattenzioni finali è il Videoton. In Austria la squadra allenata dall’ex centrocampista di Juventus e Inter Paulo Sousa – che cerca di rilanciare la sua carriera da allenatore dopo una brevissima quanto negativa esperienza alla guida del Leicester City – ha compromesso la possibilità di giocarsi in casa il passaggio del turno, regalando allo Sturm Graz un 2-0 molto tranquillizzante. Dopo aver tenuto sottocontrollo gli attacchi dei padroni di casa per più di un’ora, il Videoton ha rovinato tutto nel finale: il gol di Szabics al 68′ e, soprattutto, quello di Kienast al 92′ hanno dato allo Sturm una vittoria che sa tanto di qualificazione. Un autogol di Rode al 40′ mette ko lo Skonto Riga contro i campioni di Polonia del Wisla, che potranno amministrare questo vantaggio nel match di ritorno a Cracovia. Vittorie nette per i serbi del Partizan Belgrado sullo Shkëndija (4-0 maturato nella ripresa, grazie alle reti di Vukić al 48′, Eduardo al 58′, Sćepović al 74′ e autogol di Berisha al 76′); i georgiani dello Zestafoni sui moldavi del Dacia Chisinau (3-0, con tre gol nei primi 40 minuti: Gelashvili e doppietta di Dvali); per i ciprioti dell’Apoel in casa degli albanesi del Skënderbeu (2-0: reti di Nuno Morais al 52′ e di Manduca al 56′); per la Dinamo Zagabria sui campioni dell’Azerbaijan del Neftci (3-0: gol in apertura di Badelj, doppietta di Krstanović). ECL EUROPA
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