Quinto trofeo in quattro mesi per il Barcellona. Dopo il triplete che ha chiuso la stagione scorsa, in una settimana sono già arrivate la Supercoppa di Spagna e quella d’Europa.

Col successo al Louis II di Montecarlo sullo Shakthar Donetsk i campioni d’Europa in carica aprono ufficialmente la campagna europea 2009-10. La vittoria è arrivata quasi allo scadere dei tempi supplementari, al 115′, grazie a un gol di Pedro Rodriguez, il meno celebrato tra i giocatori schierati da Guardiola. Il 22enne attaccante di Tenerife, già a segno al San Mames nel successo nella Supercoppa spagnola contro l’Athletic Bilbao, è entrato al posto di Ibrahimovic all’81’ e ha giustificato la scelta di Guardiola finalizzando al meglio un assist da sogno di Leo Messi.
L’argentino, ricevuta palla proprio da Pedro al limite dell’area avversaria, con due tocchi alla velocità della luce, è riuscito a far filtrare il pallone alle spalle dei due centrali di Lucescu, qui Pedro è stato bravissimo a tagliare verso destra e piazzare nell’angolo basso più lontano alla sinistra dell’ottimo Pyatov. Gol meritato, vittoria meritata.
Il Barca ha dominato la partita ma, come talvolta gli capita, ha faticato parecchio a concretizzare l’enorme possesso palla. Se Messi e Henry sono apparsi già in ottima condizione, non si può dire lo stesso di Ibrahimovic. Era molta l’attesa per lo svedese ma l’ex centravanti dell’Inter ha fatto di tutto per confermare le perplessità di chi lo vede poco congeniale al gioco dei blaugrana, fatto di tanti passaggi, rapidi e a pochi tocchi. Un gioco che l’erede di Eto’o faticava a digerire ai tempi dell’Ajax e che non gli è mai stato chiesto in Italia, né alla Juventus né all’Inter, dove ha potuto giocare da boa offensiva, trattenendo il pallone a piacimento. Una “dogana” offensiva, capace di ricevere palla, giocarci un po’, attirare su di sé il raddoppio di marcatura avversario e liberare così qualche compagno da lanciare in porta. Uno schema che ha fatto le fortune dell’Inter di Mancini e Mourinho ma che mal si sposa con la filosofia d’attacco del Barcellona che da Cruyff in poi ha sempre giocato in rapidità. Ibrahimovic sa di poter contare sulla fiducia dell’allenatore Guardiola che lo ha preferito a Eto’o con un’insistenza sorprendente ma dovrà impegnarsi per conquistare quella dei compagni. Vedere Messi e Henry che scuotevano la testa dopo l’ennesimo contropiede a tre terminato senza che Ibra desse palla a nessuno dei due sembra già richiedere un chiarimento nello spogliatoio. Il gol di Pedro ha il merito di ritardare l’esplosione del caso. A fine gara le due società hanno perfezionato il passaggio di Dmytro Chygrynskiy ai blaugrana. ECL

Supercoppa Europea 2009 – Montecarlo, Stadio Louis II

BARCELLONA-SHAKHTAR 1-0 (0-0)

Barcellona: Victor Valdes; Dani Alves, Piqué, Puyol, Abidal; Xavi, Yaya Touré (dall’ 101′ Sergio Busquets), Keita; Messi, Ibrahimovic (dall’81’ Pedro), Henry (dal 96′ Bojan). Allenatore: Pep Guardiola
Shakhtar: Pyatov; Srna, Kucher, Crygrynskiy, Rat; Gai (dal 79′ Kobin), Hubschmann; Ilsinho, Fernandinho (dal 79′ Jadson), Willian (dal 91′ Aghahowa); Luiz Adriano. Allenatore: Mircea Lucescu

Arbitro: De Bleeckere (Belgio)

Marcatore: Pedro al 115′
Ammoniti: Messi, Pedro; Ilsinho, Kobin, Srna, Kucher

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