Corinthians campione del mondo 2012
Corinthians campione del mondo 2012

Un gol di Paolo Guerrero dà al Corinthians il Mondiale per club 2012. Un successo meritato ma reso possibile solo dall’incredibile serie di parate dell’eccezionale Cassio Ramos, davvero decisivo nel successo del Timao sul Chelsea, che riporta in Sud America il titolo dopo cinque vittorie europee consecutive.
A inizio partita nelle due squadre le uniche due sorprese sono l’esclusione dall’undici titolare brasiliano di Douglas (uno dei pochi a salvarsi nella semifinale vinta a fatica sull’Al Ahly) e il ritorno dal primo minuto di Frank Lampard nel Chelsea, dopo la mezz’ora finale giocata contro il Monterrey. Al 10′ Gary Cahill in mischia va vicino a testare finalmente la tecnologia messa in campo per la prima volta nel Mondiale per club 2012 ma finora mai vista: la violenta conclusione ravvicinata del centrale difensivo inglese, bloccata con l’aiuto della fortuna in due tempi da Cassio, però non è “abbastanza” vicina alla linea per ingenerare dubbi. Il primo guizzo del Corinthians arriva solo al 18′ in contropiede, ma David Luiz dà prova di grandi capacità difensive nell’uno contro accompagnando Emerson Sheik sino alla linea di fondo, riuscendo a non farlo calciare senza nemmeno intervenire sul pallone. Luiz non è solo chioma e fronzoli: se cancella i ripetuti cali di concentrazione, è già oggi un ottimo difensore. Il Corinthians ha costruito il successo nell’ultima Coppa Libertadores su difesa e contropiede, e anche a Yokohama la squadra di Tite non cambia atteggiamento, nonostante l’incessante tifo dei quasi 40mila tifosi bianconeri che spingerebbe chiunque altro a mettere da parte le cautele per attaccare a testa bassa. La tifoeseria brasiliana si è appropriata di due terzi dello stadio: sembra di giocare in Sud America.
Il Timao conferma di essere squadra molto razionale che non si fa dettare i tempi dai tifosi né, tantomeno, dagli avversari. La difesa bianconera resta abbottonata, il centrocampo molto vicino alla linea difensiva e le punte Emerson Sheik e Guerrero abbandonate venti metri più avanti, a ridosso della linea di metacampo, pronte a colpire in contropiede. Tattica che paga: al 35′ Paolo Guerrero si libera a centroarea, il suo diagonale attraversa tutto lo specchio della porta e finisce sui piedi di Emerson Sheik che dalla sinistra colpisce il palo esterno. Al 39′ è il Chelsea ad aver l’occasione di sbloccare il risultato con Victor Moses, il migliore del reparto offensivo inglese (Hazard inesistente, Torres a sprazzi), che dalla sinistra calcia un interno destro a girare sul palo più lontano che Cassio riesce a deviare in angolo con la punta delle dita. Grande parata del portiere brasiliano che si ripete due minuti più tardi bloccando un gran tiro dai 25 metri di Juan Mata, che ricorda a se stesso e spettatori di essere anche lui della partita. La ripresa parte col Corinthians molto più avanzato e propositivo, mentre il Chelsea arretra il baricentro. Ruoli invertiti. E così al 52′, i blues trovano spazi per un letale contropiede che mette Hazard tutto solo davanti a Cassio, ma il portiere brasiliano è ancora decisivo con un’uscita tempestiva sui piedi del belga.
Il Timao continua a controllare la partita, evidente il brusco calo del Chelsea nella ripresa. Al 65′ Paulinho da buona posizione manda sull’esterno della rete. Il gol brasiliano è nell’aria e al 69′ Paolo Guerrero, già decisivo nella semifinale con l’Al Ahly, sblocca il risultato per i campioni del Sud America: Paulinho entra in area dalla destra, non trova lo spazio per battere a rete e allarga su Danilo, la conclusione dell’esterno brasiliano viene deviata dalla retroguardia inglese, la palla si impenna e Guerrero è il più veloce ad avventarsi e mettere di testa in rete, trovando un buco tra le maglie dei difensori di Benitez sulla linea di porta. Sùbito il gol il tecnico spagnolo rimpiazza Moses con Oscar, sperando probabilmente in un’invenzione del giovane campioncino brasiliano.  Ma non si vede chi o cosa possa rimettere in gara una squadra che nella ripresa (occasione di Hazard a parte) ha praticamente smesso di giocare. Ma all’86’ l’occasione arriva, su una rimessa laterale, Torres si ritrova incredibilmente solo davanti a Cassio che compie l’ennesimo prodigio della partita salvando ancora una volta la porta da segnatura certa. Al 90′ Gary Cahill viene espulso per fallo su Emerson. Non è finita: al 92′ l’unico errore della serata di Cassio, che esce in ritardo su Torres, viene punito dallo spagnolo che di testa mette in rete nella porta vuota ma il guardalinee segnala (correttamente) il fuorigioco iniziale del centravanti del Chelsea. Finale mozzafiato: gli ultimi dieci minuti hanno condensato più emozioni che nel resto del torneo. Corinthians meritatamente campione del mondo, così come Cassio (scelta ovvia) ottiene il premio di miglior giocatore della finale e del torneo. Chelsea invece che avrà parecchio da recriminare per l’inspiegabile blackout del secondo tempo, quando per almeno 40 minuti i blues si sono limiti a guardare. LECHAMPIONS 

FIFA Club World Cup 2012 – Finale 1° posto / Yokohama, International stadium

CORINTHIANS-CHELSEA 1-0 (0-0)

Corinthians: Cássio, Paulo André, Fábio Santos, Chicão, Alessandro, Danilo, Paulinho, Ralf, Guerrero (Martinez 86′), Jorge Henrique, Emerson Sheik (Wallace 90′). Allenatore: Tite
Chelsea: Cech, Ivanovic (Azpilicueta 83′), Cahill, David Luiz, Cole, Lampard, Ramires, Moses (Oscar 73′), Mata, Hazard (Marin 87′), Torres. Allenatore: Rafa Benitez

Arbitro: Cuneyt Cakir (Turchia)
Reti: Guerrero 69′
Ammoniti: Jorge Henrique; David Luiz
Espulso: Cahill (90′)

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