Il gruppo F è quello che offre gli incontri più accattivanti. Se Inter-Barcellona è un derby di mercato, Dinamo Kiev-Rubin Kazan è, salvo sorprese, il duello per il terzo posto. Quello che garantisce il  passaggio in Europa League.
La sfida che si disputa nello stadio intitolato a Valeriy Lobanovskiy mette di fronte il meglio dell’Est europeo. Da un lato gli ucraini della Dinamo, rinforzati dall’arrivo di Andrej Shevchenko, dall’altro i russi del Rubin Kazan. I campioni di Russia sono una squadra senza tradizione ma con un presente radioso: in testa al campionato, hanno superato 5-1 il Saturn nell’ultimo turno con doppiette di Bukharov e Ryazantsev. Ai russi mancherà lo squalificato Sibaya, mentre la Dinamo dovrà fare a meno degli infortunati Mikhalik, Rybka, El Kaddouri, Nesmachniy.
Il Liverpool di Rafa Benitez, rinfrancato dal 4-0 in campionato al Burnley con tripletta di Benayoun, ospita ad Anfield i campioni d’Ungheria del Debrecen. Non dovrebbe esserci partita “Ma”, come ha ricordato l’allenatore András Herczeg, “per il Debrecen questa è un’opportunità storica contro un avversario di livello mondiale. Il risultato non è la mia preoccupazione principale, lo è invece vedere come reagiranno i miei giocatori. Siamo molto giovani e abbiamo vinto il campionato a sorpresa, il passo successivo è fare bene in campo internazionale. Tutta la nazione ci guarda ed è con noi e questo ci dà molta carica”.
Altri esordienti sono i campioni di Romania del Unirea Urziceni, guidati in panchina dal 2006 dall’ex terzino di Genoa e Chelsea Dan Petrescu. Come dichiarato al sito dell’Uefa, è stata soprattutto l’esperienza britannica a influenzare un’impostazione originale alla sua carriera da allenatore: “Ho chiesto e ottenuto di avere un ruolo di manager all’inglese, con l’ultima parola sul mercato e sulla squadra. Appena arrivato ho cambiato tutti i giocatori tranne uno. Ne abbiamo venduti 24 e presi 22. E non andremo in giro per l’Europa per scambiare le magliette con gli avversari, come fanno le altre squadre rumene, noi vogliamo vincere”. Sarà il Siviglia il primo banco di prova delle ambizioni di Petrescu.
Anche l’Olympiacos si era affidata quest’estate a un allenatore giovane e molto promettente, che aveva fatto miracoli in Champions League lo scorso anno con l’Anorthosis. Ma la scorsa settimana gli impazienti dirigenti greci hanno deciso di mettere alla porta Temuri Ketsbaia. Decisione difficile da capire alla vigilia della sfida contro l’AZ guidato da Ronald Koeman. Per i campioni d’Olanda, gli unici dal 1965 capaci di portare via il titolo al triumvirato Ajax-Psv-Feyenoord, il passaggio di consegne tra Van Gaal e l’ex libero di Psv e Barcellona non è stato agevole (la squadra ha stravinto la Supercoppa olandese ma è quinta in campionato) e l’esordio in Champions League sarà un nuovo esame per un tecnico che dopo le pessime figure rimediate a Valencia è chiamato a riscattarsi.
Voglia di rivincita anche per l’Arsenal che dopo l’umiliazione subita sabato scorso a Manchester per mano del City degli ex Adebayor e Toure, cerca la vittoria a Liegi contro lo Standard. Wenger dovrà fare a meno di Almunia (non è detto sia un male, viste le prestazioni più recenti), Van Persie e Arshavin. Non sta meglio il collega Boloni costretto a rinunciare a Defour e Dalmat. Stoccarda-Rangers è la riedizione di una sfida già vista nel 2003-04 e nel 2007-08 dominata dal fattore campo: quattro partite, quattro vittorie per le squadre di casa. Se ne fosse ricordato, forse, Walter Smith non avrebbe detto alla vigilia della trasferta in Germania: “Da due anni fa non è cambiato granché, comunque noi siamo più forti di allora”. ECL

Champions League 2009-10 – Fase a gironi / Programma del 16.09.2009
Dinamo Kiev-Rubin Kazan
Inter-Barcellona
Liverpool-Debrecen
Olympique Lione-Fiorentina
Olympiacos-AZ
Siviglia-Unirea Urziceni
Standard Liegi-Arsenal
Stoccarda-Rangers

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