Tre 2-1 e un pari. Questo l’esito dell’andata dei quarti di finale di Europa League. 

Cardozo: doppietta dal dischettoUn gol di tacco di Daniel Agger, l’espulsione di Ryan Babel, il doppio rigore di Oscar Cardozo. No, non è mancato nulla a questo Benfica-Liverpool per essere inserito nella tradizione di sfide vibranti che hanno visto le due squadre protagoniste negli anni Ottanta. Allo stadio Da Luz i portoghesi hanno confermato che sotto la guida di Jorge Jesus la squadra può recuperare parte della gloria perduta anche in campo internazionale. Impressionante la determinazione con cui i padroni di casa hanno inseguito il pareggio dopo il gol di Agger al 9′: punizione dalla sinistra di Gerrard e tacco vincente sul primo palo del centrale danese. Situazione ideale per i reds di Benitez, pronti a lanciare in contropiede Torres, Kuyt e Gerrard. Ma l’espulsione di Babel al 30′ rimischia le carte e obbliga anche le punte, Torres in primis, a un lavoro supplementare di copertura. La dedizione alla causa degli uomini di Benitez è encomiabile e il primo tempo viene chiuso in vantaggio dai reds grazie agli errori di mira di Cardozo e Di Maria e alle parate di Reina. Ma il portiere spagnolo non può nulla al 59′ quando Cardozo dal dischetto sigla l’1-1 con un tiro potente nell’angolo alla sinistra dell’estremo difensore. Al 75′ in contropiede i reds hanno l’occasione di riportarsi in vantaggio, un vero matchpoint: con tutta la metacampo a disposizione Torres, ormai stremato, arriva al limite dell’area, manda Julio Cesar dall’altra parte ma sbaglia di quasi un metro la conclusione nella porta vuota. Neanche due minuti dopo Cardozo è nuovamente sul dischetto, per un rigore concesso da Eriksson per fallo di mano di Jamie Carragher: stesso angolo ma esecuzione morbida, con Reina nuovamente spiazzato. Doppietta per il bomber paraguayano e vittoria che manda in estasi i lusitani. Facile prevedere una partita altrettanto spettacolare e equilibrata anche ad Anfield.
Solo la sfortuna ha negato allo Standard Liegi di uscire imbattuto dall’Hamburg Arena, teatro della prossima finale di Europa League. I belgi si sono portati in vantaggio al 31′ con Mbokani, per essere raggiunti e superati dall’Amburgo, nel giro di tre minuti alla fine della prima frazione: gol di Petric al 42′ su rigore e di Van Nistelrooy al 45′. Nella ripresa i padroni di casa hanno confermato tutte le difficoltà dell’ultimo periodo (a secco di vittorie da quattro gare) e devono ringraziare la traversa che ha negato il pari e la doppietta personale al 24enne attacante zairese Mbokani.
Il gol segnato da Alexander Madlung a un minuto dalla fine riscrive invece la storia di Fulham-Wolfsburg. Al Craven Cottage la squadra di Hodgson era riuscita nel giro di quattro minuti, tra il 59′ e il 63′, a ipotecare la qualificazione grazie ai gol di Bobby Zamora e Damien Duff, tra i migliori assieme al solito Danny Murphy e al portiere australiano Mark Schwarzer, ottimo nel controllare la reazione dei tedeschi ma fuori causa nel colpo di testa finale di Madlung.
L’unico pari di giornata è arrivato dal Mestalla dove David Villa all’82’ ha fissato sul 2-2 il primo round del derby spagnolo. Il gol di Villa ha permesso al Valencia di agguantare l’Atletico Madrid per la seconda volta, dopo che Forlan aveva portato i Colchoneros in vantaggio al 59′; poi il pari di Manuel Fernandes al 66′ e nuovo vantaggio ospite al 72′ con Antonio Lopez. Il 2-2 finale avvantaggia gli ospiti ma è un risultato che tiene vive le speranze del Valencia che nonostante le assenza di mezza squadra titolare è riuscito a evitare una sconfitta che a dieci minuti dalla fine sembrava inevitabile. ECL