La regola è equilibrio ovunque. Dopo la seconda giornata solo cinque squadre a punteggio pieno: Salisburgo, Sporting Lisbona, Everton, Werder e Shakhtar.
L’Anderlecht nega un meritato successo all’Ajax e conserva la testa del girone A. I belgi avevano sempre vinto in casa contro le squadre olandesi ma contro l’Ajax di Jol da subito si è capito che la striscia si sarebbe arrestata. I lancieri dopo aver stentato in questo primo scorcio di stagione, hanno dimostrato chiari progressi e si può dire che il lavoro dell’ex tecnico di Tottenham e Amburgo sta iniziando a dare i suoi frutti. Migliorata la circolazione della palla, soprattutto si vedono finalmente giocatori capaci di creare spazi per i compagni. Ma c’è ancora da lavorare perché tutta questa superiorità ha prodotto appena un gol: al 72′, per merito di uno dei giocatori più esperti della squadra l’ex Psv Dennis Rommedhal. L’1-0 ospite sembrava in cassaforte quando dieci minuti più tardi l’islandese Jakobsson mostrava il rosso a Van Damme. Sopra di un gol, con un uomo in più, una squadra appena più smaliziata avrebbe portato a casa il successo. Invece all’85’ Legear fa pagare cari gli errori di mira degli ospiti, siglando l’1-1 dopo una respinta di Stekelenburg su rovesciata di Lukaku. Nonostante a Bruxelles l’Ajax si sia rivelata la migliore squadra del girone, gli olandesi vengono scavalcati in classifica anche dalla Dinamo Zagabria che è andata a vincere 3-0 in Romania in casa del Timisoara.
Ancora più roboante il successo in trasferta del Lilla, che dopo aver chiuso in svantaggio il primo tempo (gol di Belaid su rigore al 6′) ha travolto lo Slavia Praga, segnando ben cinque gol nel secondo tempo. Il 5-1 dà ai transalpini la vetta del gruppo B in coabitazione col Valencia, vincitore a fatica sul Genoa (3-2).
L’Amburgo si rilancia vincendo 4-2 sull’Hapoel Tel Aviv, dopo l’inatteso ko all’esordio contro il Rapid Vienna. Gli austriaci hanno messo paura anche al Celtic, portandosi in vantaggio al Celtic Park dopo appena quattro minuti con Jelavic. L’1-1 di McDonald al 21′ rimetteva in corsa i Bhoys, ma alla fine le occasioni migliori capitavano ancora sui piedi degli ospiti. Primo punto per i biancoverdi scozzesi, che restano però ultimi.
Un gol di Milan Baros al 63′ salva il Galatasaray di Frank Rijkaard da una soprendente sconfitta casalinga contro lo Sturm Graz. Gli austriaci, bravi e fortunati nel resistere agli attacchi impetuosi dei padroni di casa, si erano portati in vantaggio nei minuti di recupero della prima frazione con Beichler. Seconda vittoria per l’Everton, conquistata nel finale di gara: il Bate Borisov era passato in vantaggio al 16′ con Likhtarovich 16′ ma Fellaini al 68′ e Cahill al 77′ hanno ribaltato il risultato per i Toffees. Prima o poi qualcuno dovrà accorgersi di David Moyes: l’allenatore dell’Everton è uno dei migliori al mondo, nonostante non gli venga riconosciuto lo status da star di cui sono omaggiati i vari Mourinho, Capello, Benitez. A Goodison Park lo sanno bene tifosi e giocatori: Arteta, Cahill, Fellaini e Saha gli devono onori e ribalta. Ma fuori dal Merseyside nessuno sembra accorgersene. Vittoria in trasferta anche per il Panathinaikos che supera la Dinamo Bucarest grazie a un gol dell’ex nerazzurro Karagounis al 79′.
Chi non ha concesso nulla agli ospiti sono stati Werder Brema e Shakhtar Donetsk. La squadra di Thomas Schaaf, prima a punteggio pieno, supera 3-1 l’Atletico Bilbao, aggravando la crisi dei baschi che dopo aver vinto le prime tre gare di campionato le prendono ormai da tutti in casa e fuori. I vincitori dell’ultima edizione della Coppa Uefa superano senza problemi il Partizan 4-1. Otto gol in due gare per gli uomini di Lucescu. Emozioni sino alla fine e oltre nell’altra sfida del girone J: in vantaggio al 52′ con Akpala, il Brugge – sconfitto all’esordio in casa 4-1 dallo Shakhtar – non ha nemmeno il tempo di sognare una vittoria sul terreno del Tolosa, che i francesi pareggiano dopo due minuti con il neoentrato Sissoko; e all’84’ i padroni di casa si portano in vantaggio con Gignac, ma dieci minuti dopo, in pieno recupero, è Ivan Perisic a siglare il pari con un colpo di testa su cross di Vargas.
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