
«Se sei in corsa devi provare a vincere». Mark Hughes il tecnico del Manchester City ha sintetizzato al meglio lo spirito della competizione.
Quando in campo restano otto squadre, tutte coltivano l’ambizione di vincere e hanno il dovere di provarci sino in fondo. La sfida che oppone il Manchester City all’Amburgo mette di fronte le due principali candidate alla vittoria finale. Due squadre legate tra loro da passaggi di giocatori e allenatori. Come Kevin Keegan ex Pallone d’oro con la squadra tedesca sul finire degli anni Settanta e più recentemente ex manager del City. O la presenza tra gli inglesi degli ex Amburgo Vincent Kompany (infortunato) e Nigel De Jong (acquistato a gennaio e utilizzabile solo in campionato). Non saranno gli unici assenti. In dubbio per Hughes anche Stephen Ireland e Wayne Bridge. Assenze pesanti ma non sufficienti a tranquillizzare Martin Jol: «Hanno Robinho, Shaun Wright-Phillips, Elano. Gente brava col pallone e molto veloce. Dovremo stare attenti». L’ex tecnico del Tottenham recupera Benjamin e Guerrero, mentre dovrà fare a meno dei difensori Boateng e Alex Silva. Chi passa è il grande favorito per la conquista della Coppa. Più solido l’Amburgo, più affamato il City, dove molti giocatori devono conquistarsi la conferma per la prossima stagione.
Un quarto di finale da Champions League. Shakhtar Donetsk e Olympique Marsiglia sono due squadre abbonate alla principale ribalta continentale, per le quali la coppa Uefa non è un ripiego ma una manifestazione che si può vincere. Questo almeno il pensiero dell’allenatore degli ucraini Mircea Lucescu: «Chi vincerà tra noi e l’Om, sono certo raggiungerà la finale di Istanbul. Loro sono molto bravi e hanno una grande tradizione in Europa». Più guardingo il tecnico dei transalpini, altra vecchia conoscenza del calcio italiano, l’ex milanista Eric Gerets: «Lucescu è un grande allenatore e una persona che stimo molto ma non sono sicuro che chi vince tra noi andrà in finale. In semifinale ci saranno comunque avversari molto forti e a questo punto del torneo nessuno può dirsi nettamente favorito». Tra i francesi mancherà per infortunio Tyrone Mears, matchwinner del turno precedente contro l’Ajax, mentre gli ucraini dovranno fare a meno di Igor Duljaj e Luiz Adriano. L’OM non ha mai perso contro le squadre ucraine: in quattro partite, tre pareggi e una vittoria. Mentre lo Shakhtar è stato eliminato due volte su tre sfide contro squadre francesi.
L’altra squadra transalpina in gara è il Paris Saint Germain. Non è chiaro il peso che Paul Le Guen dà a questa competizione. La formazione migliore viene puntualmente riservata al campionato e questo indica quali sono le priorità per l’ex tecnico dei Rangers Glasgow e dell’Olympique Lione ma la possibilità di vincere qualcosa a livello continentale a questo punto si fa più concreta e contro la Dinamo Kiev potrebbe finalmente vedersi in campo l’undici titolare. «Loro sono favoriti comunque. Perché hanno un grande potenziale economico e tecnico, ma non ci vogliamo nascondere. Anche il Wolfsburg aveva mezzi decisamente superiori ai nostri ma siamo passati noi, e credo che possiamo ripetere l’impresa». In campionato il Psg è tornato alla vittoria nell’ultimo turno superando 2-1 il Nizza, mentre la Dinamo guida il torneo ucraino con 15 lunghezze di vantaggio sulla seconda e può concentrare sulla coppa Uefa il massimo delle energie come ammesso dall’allenatore Yuri Semin: «Siamo nelle condizioni di poter giocare su due fronti sino alla fine di maggio. Non abbiamo problemi ma sarà dura superare una squadra equilibrata e ricca di talento come il Paris Saint Germain». Semin affronta l’andata privo della coppia titolare di difensori centrali Mikhalik e Diakhate che dovrebbe essere sostituta da Sabljic e Ayila Yussuf. ECL