Si trattava della quarta sfida stagionale tra le due squadre. E nelle tre precedenti l’Al Ahly non era mai riuscito a superare i sudafricani: due pareggi, tra cui quello della finale d’andata, e un netto 3-0 in trasferta per i Pirates nel primo confronto, valido per la seconda giornata della fase a gironi – gara giocata a porte chiuse sul campo di El Gouna. Stavolta, proprio come accaduto lo scorso anno, l’Al Ahly ha potuto contare sull’apporto dei suoi tifosi solo nell’ultima partita della stagione. A differenza della finale giocata un anno fa contro l’Esperance ad Alessandria d’Egitto, questa viene disputata al Cairo. Uno stadio gremito assicura una cornice di pubblico degna di una finale, il terreno di gioco decisamente no: spelacchiato, pieno di buche e con zolle che si sollevano qua e là.

Si tratta della prima partita del torneo giocata nella capitale egiziana dopo la tragedia di Port Said del febbraio 2012, dove persero la vita 72 tifosi dell’Al Ahly. Si può immaginare la carica e l’emozione dei sette volte campioni d’Africa nel ritrovare il sostegno di una delle tifoserie più calde al mondo, dopo aver giocato in trasferta l’intero torneo: le gare casalinghe a porte chiuse o a oltre 400 km di distanza per motivi di sicurezza.

L’Al Ahly ha avvertito subito il vantaggio del fattore campo, spingendosi in avanti sin dal calcio d’inizio. Tema tattico fin troppo chiaro: padroni di casa avanti, ospiti pronti a ripartire in contropiede. Al 17′ il diagonale di Fathi raggiunge El Said appostato sil palo più lontano, ma il tocco della punta di casa finisce sull’esterno della rete. Tre minuti pù tardi buona opportunità in contropiede per i Pirates ma Ekramy in uscita sventa la minaccia. Al 22′ è il portiere sudafricano Meyiwa a salvare i suoi deviando sopra la traversa una conclusione di Zaher. Al 35′ sugli sviluppi di un corner è Segolela, tutto solo sul palo più lontano, a imitare il rivale El Said, schiacciando di testa a lato con la porta a disposizione. Errore davvero pesante per i Pirates.

Al 55′ Aboutrika, e chi sennò?, punisce gli ospiti controllando un tiro di El Said deviato dalla retroguardia sudafricana e mettendolo alle spalle di Meyiwa con la proverbiale compostezza: 1-0 e ottavo titolo continentale a un passo per gli egiziani. Al 63′ Bacela manca un’altra occasione d’oro per i Pirates: ricevuto un passaggio filtrante da Myeni al limite dell’area, il numero nove ospite salta sulla destra Ekrami e poi, leggermente decentrato, con la porta completamente vuota, spara alto di poco sopra l’incrocio dei pali opposto a quello di tiro. Errore incredibile: bastava un rasoterra per firmare il pari. Al 78′ arriva invece il 2-0 con Abdul Zaher che in scivolata è bravo a intervenire su un tiro sbilenco di El Said.

Il raddoppio egiziano mette fine alle speranze ospiti, che non riescono a beneficiare nemmeno dell’uomo in più nei minuti finali per l’espulsione di Fadil e riporta l’Al Ahly sul tetto d’Africa per il secondo anno di fila e l’ottava volta nella storia del torneo. Aboutrika e compagni rappresenteranno l’Asia nel prossimo Mondiale per club in Marocco, il primo mai disputato nel continente africano. LECHAMPIONS AFRICA

CAF Champions League 2013 – Finale di ritorno / Il Cairo, Arab contractors stadium

AL AHLY-ORLANDO PIRATES 2-0 (0-0)

Al Ahly: Ekramy, Fathy, Wael Gomaa, Moawad, Fadil, Naguib, Ashour, El Said, Soliman (Shedid 72′), Aboutrika (Meteb 92′), Abdul Zaher (Rabia 85′). Allenatore: Mohamed Youssef
Orlando Pirates: Meyiwa, Mahamutsa, Lekgwathi, Gcaba, Matlaba, Manyisa, Segolela (Mbesuma 75′), Klate (Makola 86′), Myeni, Masalesa (Ntshumayelo 94′), Bacela. Allenatore: Roger De Sa

Arbitro: Bakary Gassama (Gambia)
Reti: Aboutrika 55′, Abdul Zaher 78′
Ammoniti: Fadil
Espulso: Fadil (83′)

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