Un gol di Pablo Barrera decide la semifinale di andata tra Pumas UNAM e Cruz Azul.
La conclusione con cui al 24′ l’ala della nazionale messicana ha superato il portiere avversario Gutierrez è stato il momento più esaltante di un match equilibrato, che ha confermato tutti i limiti del calcio messicano: troppo compassato e attendista per essere competitivo al Mondiale per club.
La sconfitta di misura e l’incapacità di mettere in piedi una reazione davvero incisiva non depongono a favore delle chances del Cruz Azul, grande favorita per la conquista della Concacaf Champions League 2009-10 e quindi probabile rappresentante della Confederazione Centro-Nord America ad Abu Dhabi nel dicembre 2010.
Il primo round di questa semifinale ha registrato l’imprevisto successo degli “universitari”, che hanno hanno ripagato al meglio l’entusiasmo dei propri tifosi, protagonisti di un evento storico: i 45mila spettatori presenti allo stadio Olimpico universitario mettono questa semifinale al secondo posto di sempre nella classifica delle partite con maggior affluenza di pubblico nella storia della Concacaf Champions League, alle spalle del quarto di finale dello scorso anno tra Montreal Impact e Santos Laguna giocato davanti a 55mila spettatori. Record che non potrà essere superato né eguagliato il prossimo 6 aprile nella gara di ritorno allo stadio Azul, che ha una capienza massima di 42mila posti. La gara di ritorno promette di rivelarsi un brusco richiamo alla realtà per i Pumas che non sembrano attrezzati per portare a termine l’impresa di eliminare il Cruz Azul, alla ricerca del sesto successo nella competizione. ECL