Una leggenda vuole che Roman Abramovich scelse di comprare il Chelsea anziché il Tottenham perché colpito, durante un giro in elicottero, dalla “bellezza” di Stamford Bridge rispetto a White Hart Lane.
Un’altra invece attribuisce questo merito a Jesper Gronkjaer. Grazie a un gol e a un assist dell’ala danese il Chelsea infatti conquistò un successo sul Liverpool che spianò ai londinesi la strada verso la qualificazione alla Champions League 2003-04. Fattore determinante per spingere il miliardario russo a scegliere i blues, comprando la società dalle mani sempre meno sicure di Ken Bates.
Con l’arrivo di Abramovich e la nascita del Chelski, Stamford Bridge divenne la nuova Mecca del calcio mondiale e la pressione sui giocatori della vecchia guardia e in particolare sul tecnico Claudio Ranieri diventò improvvisamente enorme: arrivare secondi in campionato e in semifinale di Champions League non fu sufficiente al tecnico romano per salvare la panchina né a Gronkjaer e altri per ottenere la conferma.
Gli ottavi di finale della Champions League 2010-11 riavvicinano Gronkjaer e il Chelsea: contro la sua ex squadra il 34enne danese guiderà il Copenhagen, prima formazione danese della storia capace di superare la fase a gironi. Per i Blues, che avevano cominciato la stagione vincendo per 6-0 le prime due gare di campionato contro West Bromwich e Wigan, è l’ultima spiaggia: il campionato è già andato e la Coppa d’Inghilterra pure. ECL
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