Dario Conca (Guangzhou Evergrande)
Dario Conca (Guangzhou Evergrande)
Dario Conca (Guangzhou Evergrande)

Era finita male è cominciata peggio. La maledizione Champions League colpisce ancora i Jeonbuk Motors. I campioni sudcoreani, sconfitti ai rigori dall’Al Sadd nella finale della passata AFC Champions League, hanno esordito nell’edizione 2012 con una batosta ancora più clamorosa. Il 5-1 rifilato dal Guangzhou Evergrande in casa dei vicecamponi asiatici era un risultato inimmaginabile. Va riconosciuto all’ambizioso club cinese di aver allestito una formazione ben organizzata attorno al trio sudamericano formato dai brasiliani Muriqui e Cléo e dall’argentino Dario Conca, strappato al Fluminense grazie a un quadriennale da 10 milioni di euro a stagione. E il 29enne centrocampista argentino ha ripagato tanta generosità, guidando i compagni verso il risultato più importante ottenuto in campo internazionale nei 58 anni di storia del club. Le due reti nella prima frazione di Cléo al 28′ (al termine di una bella triangolazione con Gao Lin) e Conca al 42′ (su punizione dal limite) non solo hanno messo in crisi i padroni di casa, ma hanno dato agli ospiti la convinzione che la vittoria sulla squadra, in teoria, più forte del torneo era possibile. Negli ultimi venti minuti quattro segnature: tra il gol di Cléo al 69′ e quello di Conca al 73′ (bellissimo sinistro all’incrocio dai 25 metri) c’è spazio per la rete della bandiera del Jeonbuk firmata da Seong-Hoon Jeong. Al 76′ Muriqui in contropiede fissa il punteggio sul 5-1 finale. Il Guangzhou poteva tremare e non lo ha fatto, finendo con l’annichilire i sempre più frastornati giocatori coreani. I brasiliani Eninho e Luiz Henrique (entrato nella ripresa) nettamente umiliati dal confronto con i connazionali, autori di tre reti. Una cinquina che candida la squadra cinese a un ruolo da protagonista nel torneo. Nell’altra partita del girone H grande impresa del Buriram United che ha superato 3-2 il Kashiwa Reysol campione del Giappone: i tailandesi, candidati al ruolo di cenerentola del gruppo, dopo essersi fatti rimontare da 2-0 a 2-2, hanno trovato la forza di siglare il terzo gol con Makkharom (doppietta) al 78′.

Se quella del Guangzhou Evergrande è l’impresa del giorno, il 2-2 siglato dal 27enne brasiliano Héverton al 93’di Nagoya Grampus-Seongnam è già un serio candidato al gol più bello del torneo. Una rovesciata splendida che sull’ultima azione della gara garantisce ai sudcoreani un punto prezioso, ottenuto in casa dei giapponesi allenati da Dragan Stojkovic. Le segnature tutte nella ripresa: al secondo minuto è proprio Héverton a sbloccare il risultato, portando in vantaggio gli ospiti; i padroni di casa prima pareggiano dagli undici metri con l’australiano Joshua Kennedy al 57′, poi siglano il 2-1 al 74′ con Kanazaki. E quando per il Nagoya i tre punti sembravano ormai al sicuro, sull’ultima palla della gara Héverton ha realizzato quei gol che di solito puoi solo sognare: bello e decisivo. Nessun gol tra Tianjin Teda e Central Coast Mariners: poco spettacolo ma un buon punto per gli ospiti, che guidano il campionato australiano con tre lunghezze di vantaggio sui Brasbane Roar, sconfitti in casa ieri dal Tokyo FC. Il Nasaf completa il disastro delle squadre uzbeke (tre sconfitte su tre) crollando in casa 4-2 con l’Al Jazira: sopra 2-0 dopo 12 minuti Musayev e soci riescono a subire quattro gol in 48 minuti. Poche emozioni nelle gare della serata. Due pareggi nel gruppo D: nessun gol tra Al Shabab e Al Gharafa; 1-1 tra Al Hilal e Persepolis, con i padroni di casa capaci di pareggiare nella ripresa, con Al Shalhoub, l’1-0 siglato dal dischetto da Karimi al 43′, dopo che l’arbitro aveva espulso il difensore arabo Hawsawi. Il programma è stato chiuso da due vittorie per 1-o, strappate dalle squadre di casa nel finale: il brasiliano Bruno Correa all’84’ firma il successo del Sepahan sull’Al Nasr; Tae-Hee Nam al 74′ quello del Lekhwiya sull’Al Ahli.  ECL ASIA

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