Zlatan Ibrahimovic (Milan)

Con una doppietta nel 4-0 del Milan sul Crotone il 39enne Zlatan Ibrahimovic raggiunge e supera la barriera dei 500 gol: 501 su 825 partite con le maglie di nove squadre. A questi vanno aggiunti i 62 realizzati con la maglia della nazionale svedese. Sono 23 le stagioni consecutive in cui Ibra va a segno in campionato: una striscia iniziata nel 1999 col Malmoe.  Una continuità impressionante, perché confermata in tre decadi nella massima serie di sette campionati diversi. E’ l’unico giocatore nella storia ad aver segnato nell’Uefa Champions League con sei squadre diverse: Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan e Psg.

I 501 gol arrivano poche ore prima del settimo Super Bowl vinto da Tom Brady, 43enne quarterback dei Tampa Bay Buccaneers. Impresa formidabile: nel football americano nessuna squadra ha vinto quanto lui. Ai sei titoli conquistati con i New England Patriots, che l’hanno lasciato libero alla fine della scorsa stagione, ha saputo aggiungere quello con Tampa -perenne incompiuta, che non raggiungeva i playoffs da 13 anni. Un trionfo che certifica una concentrazione unica di talento, longevità e mentalità vincente.

Sport diversi, personaggi diversi ma gli ingredienti che rendono unico Tom Brady sono gli stessi su cui si fonda l’aura di Ibrahimovic. Entrambi hanno saputo, in pochi mesi, trasformare Tampa e Milan in squadre da titolo dopo anni di consolidata mediocrità.

La capacità di pretendere il massimo da se stessi e dai compagni, puntare sempre al massimo traguardo, il non accontentarsi mai, in allenamento come in partita, è la chiave per comprendere la metamorfosi dei compagni e le paure degli avversari, sempre a metà tra intimidazione e ammirazione. Brady ha raggiunto l’obiettivo, Ibra è a metà dell’opera. LECHAMPIONS EUROPA

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