Klaas Jan Huntelaar (Schalke 04)
Klaas Jan Huntelaar (Schalke 04)
Klaas Jan Huntelaar (Schalke 04)

Non è il Barcellona conosciuto negli scorsi anni sotto la guida di Pep Guardiola, ma è pur sempre il Barcellona del solito Messi e di Neymar. Il numero 10 dei blaugrana sta ritornando ai suoi massimi livelli, il brasiliano ha vissuto la prima stagione con alti e bassi. Nel Santos era l’unico fuoriclasse (Ganso lo era meno) nel club catalano è uno dei tanti e fare la differenza prendendosi le prime pagine dei giornali non è sempre possibile. Intanto la squadra di Tata Martino, sabato scorso clamorosamente sconfitta per 1-0 in casa del Vallodolid (decisivo l’italiano Rossi) e attualmente terza in classifica nella Liga, ha nelle mani la qualificazione ai quarti di finale della Champions League 2013-14 dopo il 2-0 con cui ha vinto il match di andata contro il Manchester City. “Dopo la partita di Valladolid ho detto che abbiamo fatto degli errori ma tutti in circostanze diverse – ha detto il tecnico del Barca nella conferenza stampa della vigilia -. Non c’è un motivo particolare per la nostra poca continuità. Dobbiamo imparare a essere continui in questa fase della stagione per mantenere vive le nostre speranze di vincere tutte e tre le competizioni. Abbiamo parlato molto sia individualmente che in gruppo di recente, ma questa è una competizione diversa, abbiamo dei risultati positivi che ci sostengono, e abbiamo giocato bene a Manchester. Non credo che i giocatori siano poco motivati. In ogni stagione sanno che devono lottare se vogliono vincere qualcosa, conoscono il club e sanno cosa ci si aspetta da loro, quindi non serve che io dia loro altre motivazioni. Abbiamo fatto molti errori contro il Valladolid e non è una cosa normale per questa squadra”. “Dobbiamo pensare che dieci o 12 giorni fa abbiamo giocato una grande partita contro il Manchester City – ha concluso -. Non vedo perché non dovremmo fare lo stesso mercoledì, sono certo che giocheremo bene. Dobbiamo separare il campionato dalla Champions League e siamo in vantaggio, quindi il Valladolid puà essere messo da parte”.
Anche gli inglesi hanno perso l’ultima partita in patria (2-1 casalingo con il Wigan Athletic nei quarti di finale di FA Cup) e in Spagna non potranno disporre di Jovetic e di Nastasic. Anche la tradizione non è buona: il Barcellona si è qualificato in 32 delle 34 occasioni nelle quali ha vinto una gara di andata in trasferta in competizioni Uefa. Per interrompere questa lunghissima striscia il City si affida a Sergio Aguero che stasera formerà la coppia d’attacco con Dzeko o Negredo. Con Manuel Pellegrini squalificato, martedì pomeriggio ha parlato il vice allenatore dei Citizens Rubén Cousillas: “E’ difficile dire quando segneremo un gol perchè il Barcellona è la migliore squadra del mondo con i migliori giocatori del mondo. Tutti i club vivono momenti più duri nel corso della stagione ma non so se sarà un fattore determinante mercoledì. Siamo delusi, volevamo tornare a Wembley e vincere un’altra coppa, ma il Wigan ci ha sorpreso. Abbiamo voltato pagina, abbiamo giocatori esperti e di grande qualità, siamo più uniti che mai e ci siamo preparati molto bene per questa partita. Fino a domenica scorsa eravamo l’unica squadra inglese ancora in corsa per quattro competizioni. Partecipiamo ora a tre e lotteremo fino alla fine, non possiamo accontentarci di una sconfitta”.

Se per il Barcellona il compito è tutt’altro che impossibile per il Paris Saint Germain è ancora più facile. Dopo il 4-0 rifilato a domicilio al Bayer Leverkusen oggi i francesi (sabato scorso vittoria per 3-0 a Bastia per la Ligue 1) molto probabilmente disputeranno un buon allenamento contro i tedeschi. Laurent Blanc, tecnico dei parigini, dovrebbe appliccare un massiccio turnover ma per il match del Parco dei Principi chiede (esagerando) ugualmente ai suoi massima attenzione: “Non temiamo qualcosa in particolare di questa partita, ci prepariamo sempre per vincere. Rispettiamo questi avversari, come rispettiamo ogni avversario. Ogni partita di Champions League richiede una preparazione intensa. Giochiamo in casa, quindi dovremo comportarci come abbiamo fatto all’andata. Dove possiamo arrivare in questa competizione? Non farò commenti sulle osservazioni dei media, dato che cambiano idea molto spesso su di noi. Quello che possiamo dire è che vogliamo andare il più avanti possibile. Ho detto prima che non abbiamo nulla da temere in questa partita ed è vero, ma dobbiamo rimanere attenti dato che hanno perso 4-0 in casa all’andata e vorranno vendicare quella sconfitta”.
Più realista l’allenatore del Bayer (sabato scorso 1-1 in Bundesliga nella trasferta sul campo dell’Hannover 96) Sami Hyypiä: “Questa è una nuova esperienza per me e sto provando a imparare il più possibile da ogni situazione, compresa questa. Non è facile avere influenza sulla gara stando in panchina – ha detto durante l’incontro con i giornalisti -. La squadra ha bisogno di crescere in fiducia e autostima, un modo per farlo potrebbe essere con una buona prestazione qui a Prigi. La cosa più importante è trovare stabilità difensiva, soprattutto ora che stiamo attraversando momenti più difficili. Io chiederò naturalmente ai miei giocatori di attaccare. Se riuscissimo a fare una buona prestazione, ne beneficieremo per il resto della stagione”. “Non mi risulta che nessuno abbia mai recuperato un risultato del genere, né quando ero giocatore, né tantomeno ora da tecnico – ha proseguito -. Non dirò che vinceremo 4-0 o 5-0, ma chiederò ai miei ragazzi di offrire una buona prestazione, dal punto di vista offensivo e difensivo. Giocheremo per vincere, senza paura e per imporre il nostro gioco. Ovviamente non sarà facile vincere, ma il nostro obiettivo è quello di offrire almeno una prova positiva”. Per uscire dalla Champions League a testa alta. LECHAMPIONS EUROPA

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