Se non è declino questo: sei stagioni con la valigia, quattro anni senza essere convocato in nazionale, disoccupato.
Il Paris Saint Germain è l’ultima società a dare il benservito a Mateja Kezman, che si ritrova senza squadra a 31 anni: “Gli auguriamo il meglio per il futuro, come merita per la sua professionalità, ma abbiamo deciso di comune accordo di interrompere il contratto che ci legava sino alla prossima stagione”. Non tarderà ad accasarsi, ma la parabola verso il basso del centravanti serbo è impressionante. Una collezione di promesse non mantenute da record.
Il declino di quello che era uno dei centravanti migliori d’Europa è iniziato nel 2004. Era arrivato a Londra assieme a Arijen Robben, per riprorre con la maglia del Chelsea la coppia che tanto aveva entusiasmato nel PSV Eindhoven. In Olanda l’ex centravanti del Partizan si era imposto come uno dei bomber più prolifici d’Europa: 105 gol in 122 partite. Il suo opportunismo era garanzia di successo anche in Inghilterra. Si pensava. Invece appena 4 reti in 25 partite e soprattutto tanta, tanta panchina. In una stagione trionfale che vede la squadra del neotecnico Jose Mourinho conquistare campionato e coppa di Lega (con Kezman che firma il 3-2 decisivo nella finale col Liverpool), il numero 9 dei blues è l’unica delusione. A fine stagione passa all’Atletico Madrid ma anche in Spagna gli 8 gol in 30 presenze non rappresentano il bottino di un goleador. Nonostante le delusioni delle ultime due stagioni, Kezman è ancora un “big” con parecchio mercato: il Fenerbahce lo acquista per quasi dieci milioni di euro nell’estate 2006 e coi i suoi gol contribuisce alla conquista del campionato turco nell’anno del centenario del club giallonero. Nel 2008 va a Parigi. Presentato dal Psg come il vero erede di Pauleta segna appena tre gol in 21 gare e viene girato in prestito allo Zenit San Pietroburgo. In Russia dieci apparizioni e due gol, prima del rientro alla base. Ma nel Paris Saint Germain il canovaccio è quello degli ultimi anni: 14 presenze, 2 gol e la triste sensazione di essere considerato surplus inutile. Eppure c’è ancora oggi c’è chi crede che Meteja prima o poi esploderà. ECL
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