Lezioni su come vincere in rimonta. I primi tre quarti di finale hanno vincere le squadre che inseguivano a inizio gara: Umm Salal, Bunyodkor e Kawasaki.

Sergio FariasL’inizio stagione dell’Umm Salal, due sconfitte nelle prime due partite, non lasciava presagire nulla di buono per la sfida contro i coreani del Seul che capeggiano il campionato sudcoreano con un punto di vantaggio sul Jeonbuk Motors dopo 22 giornate. Chiudere il primo tempo in casa sotto due a zero, per merito della doppietta di Jung Jo-Gook (in apertura e chiusura della prima frazione) sembrava preludere a un altro 0-5 come quello maturato dieci giorni fa nella prima di campionato contro l’Al Sadd.
Invece la squadra di Gilli ha disputato una ripresa da sogno, travolgendo il Seul, incapace di rientrare nei ritmi improvvisamente forsennati di una partita già messa in freezer. Dopo l’intervallo, al 56′ Magno Alves accorcia le distanze per i padroni di casa riportando l’entusiamo tra il pubblico di Doha. La caccia al pareggio diventa arrembaggio col passare dei minuti, complice l’atteggiamento degli ospiti troppo intenti a controllare il vantaggio come ammesso al termine della gara dall’allenatore turco del Seul Senol Gunes: “Per vincere le partite bisogna segnare e per segnare bisogna attaccare. Nel secondo tempo non lo abbiamo fatto, anche se un vantaggio di 2-0 va in ogni caso difeso meglio”. All’83’ il pari arriva per merito di Fabio Cesar Montezine, 30enne brasiliano naturalizzato, che di esterno sinistro piazza nell’angolo più lontano. Con il pubblico ancora in piedi ad esultare per il pari che arriva addirittura il 3-2 ancora grazie a Magno Alves che con un rasoterra dal limite dell’area batte un incerto Kim. Gara di ritorno tutta da gustare.

L’allenatore dei Pohang Steelers Sergio Farias aveva promesso una gara d’attacco anche in casa dell’ambizioso Bunyodkor di Felipe Scolari che conduce il campionato uzbeko a punteggio pieno con 69 punti dopo 23 giornate. Non si trattava della solita sparata pregara: i coreani hanno schierato come al solito il tridente, sono partiti all’attacco e dopo appena sette minuti hanno trovato il gol grazie a Noh Byung-Jun. E’ stata la sveglia per i padroni di casa, non abituati ad inseguire nel torneo casalingo ma fin troppo a schiacciare gli avversari nella loro metà campo e a giocare in spazi stretti. Il forcing dà i suoi frutti al 29′ grazie a Karpenko, che ha giustificato una volta di più il titolo di miglior giocatore asiatico, segnando con una splendida conclusione al volo dai trenta metri su una respinta di pugno del portiere ospite. Tipico di Karpenko: per lui sempre gol belli e pesanti.
La ripresa vede però gli sforzi dei padroni di casa vanificati dalla buona organizzazione difensiva degli ospiti e dall’imprecisione degli uomini di Scolari. Al 66′ il momento chiave: Kim Hyung-il viene espulso per somma di ammonizioni e Farias deve sostituire la punta Denilson con il difensore Kim Kwang-suk. Cambia l’inerzia della gara e la barriera eretta a protezione di Shin Hwa-yong crolla a undici minuti dal termine per merito di Djeparov, che va nuovamente in gol all’86’, in entrambe le occasioni su assist di Hasanov. Nei minuti di recupero i coreani si vedono annullare il gol del 3-2 per fuorigioco. Decisione che garantisce agli uzebeki di poter guardare alla gara di ritorno con maggior fiducia.

Anche il derby giapponese tra Kawasaki Frontale e Nagoya Grampus ha visto gli ospiti passare in vantaggio grazie al gol di Kennedy al 28′, agevolato da incerto Kawashima. Nella ripresa però è andato in onda il film che  ha accomunato le prime tre sfide dei quarti di finale della AFC Champions League 2009.
I padroni di casa hanno ribaltato la situazione in tre minuti, tra il 59′ e il 62′. Prima è arrivato il pareggio su calcio piazzato di Kengo Nakamura, anche qui con la collaborazione del portiere avversario: con la palla sulla sinistra, tutti si aspettavano il cross al centro, Hirono compreso; visto il primo palo libero, Nakamura la piazza lì ridicolizzando portiere e barriera. Tre minuti e arriva il 2-1 per merito di Juninho, pronto a mettere in rete una respinta di Hirono sulla traversa sul bel colpo di testa di Taniguchi. Nessuna resposanbilità stavolta per l’estremo difensore ospite. Ne ha parecchie invece Yuki Maki che allo scadere fallisce clamorosamente la palla del 2-2 mancando la deviazione nella porta vuota da un paio di metri. ECL

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