Un gol al novantesimo di Mario Gomez, favorito da un errore di Julio Cesar (impeccabile sino a quel momento), certifica la crisi dell’Inter e del calcio italiano, alla terza sconfitta casalinga in tre gare negli ottavi di Champions League. Viste le occasioni avute i nerazzurri avrebbero potuto strappare una vittoria o un pari. Risultati che avrebbero cambiato il quadro tattico della gara di ritorno ma che non avrebbero mutato il giudizio sulla prestazione dei campioni d’Europa.
I campioni d’Italia hanno sofferto la squadra tedesca per l’intera partita. Una sofferenza così intensa e prolungata che quasi sorprendono le occasioni da rete prodotte dalla squadra di Leonardo che poteva trovare il gol già al primo minuto con Ranocchia. In realtà le tre grandi parate di Kraft su Eto’o, le due palle-gol clamorosamente fallite da Cambiasso, e le conclusioni ravvicinate di Thiago Motta e Kharja, ribadiscono quel che si sapeva: il cuore della difesa del Bayern è il vero punto debole della squadra di Van Gaal. I nerazzurri semplicemente non sono stati in grado di attaccarlo a sufficienza. La coppia formata da Tymoshchuk e Badstuber (spostato poi a sinistra dopo l’ingresso di Breno al 38′), difetta di velocità, posizionamento (anche nei calci piazzati) e non eccelle nemmeno nel gioco aereo. Nelle rare occasioni in cui l’Inter è riuscita ad avvicinarsi all’area avversaria sono arrivate nitide occasioni da rete. Troppo poco e troppo sporadico.
Mario Gomez: suo il gol partita

La fatica della rimonta in campionato, dove i nerazzurri sono riusciti a recuperare undici punti in appena due mesi, si è fatta sentire. La sfida col Bayern ha confermato quel che si era già visto contro Juventus, Fiorentina e Cagliari: una squadra incapace di dettare i tempi della manovra, che finisce per subire quella avversaria. Quattro partite equilibrate che hanno prodotto due vittorie e due sconfitte di misura, ma avrebbero potuto produrre legittimamente qualsiasi altro risultato, visto l’equilibrio di queste sfide. Leonardo ha detto di che non aver nulla da rimproverare ai suoi, e di considerare possibile un 2-0 nerazzurro all’Allianz Arena. Con la squadra in queste condizioni fisiche è una chimera. Il tecnico brasiliano può avere un rammarico ed è quello di aver dovuto spremere i suoi in un momento della stagione dove sarebbe stato opportuno far loro ricaricare le batterie. Proprio quel che aveva fato Jose Mourinho lo scorso anno: subordinando il campionato alla preparazione delle sfide di Champions League, il tecnico portoghese aveva di fatto dato modo alla Roma di recuperare uno svantaggio di 14 punti. Leonardo ha ereditato da Benitez una situazione opposta: nessuna dote di punti da amministrare ma un gap di 16 lunghezze da recuperare. Naturale che la squadra sia spremuta. La giornata di grazia di Kraft non ha certo aiutato le malconce truppe nerazzurre, dove Eto’o, Ranocchia e un Lucio stellare sono stati gli unici all’altezza delle attese. Il camerunense è stato servito poco e male ma da solo è riuscito a creare tre chiare occasioni da rete, tenendo sempre in allerta la retroguardia tedesca. Ranocchia, finché è stato in campo, ha confermato quel che si era visto nelle ultime gare: non è un giocatore per il futuro, Leonardo ha già in mano un prodotto finito. Mentre il brasiliano è stato l’unico ad accettare la sfida, anche sul piano atletico con gli avversari. Al contrario di Maicon, Chivu, Zanetti, e Cambiasso, il cui apporto in fase di costruzione è stato pressoché nullo, palesemente condizionati dall’idea di non poter recuperare sui propri avversari. L’idea di sbilanciarsi e creare buchi alle spalle ha di fatto bloccato la manovra nerazzurra. Un’autolimitazione che ha reso ancora più efficace il pressing bavarese, ben orchestrato da Luiz Gustavo e Schweinsteiger, che hanno oscurato per una volta i fantasisti Robben e Ribery, che si sono rivelati comunque i più pericolosi colpendo un palo ciascuno e favorendo, nel caso dell’olandese, il gol di Gomez. ECL


UEFA Champions League 2010-11 –  Andata ottavi di finale / Milano, San Siro

INTER-BAYERN MONACO 0-1 (0-0)
Inter: Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia (73’ Kharja), Chivu; Zanetti, Thiago Motta, Cambiasso; Sneijder, Stankovic; Eto’o. Allenatore: Leonardo
Bayern Monaco: Kraft; Lahm, Tymoshchuk, Badstuber, Pranjic (38’ Breno); Luiz Gustavo, Schweinsteiger; Robben, Muller, Ribery; Gomez. Allenatore: Van Gaal
Arbitro: Kassai (Ungheria)
Rete: Gomez 90’
Ammoniti: Zanetti, Sneijder, Motta; Ribery, Luiz Gustavo

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