Mario Balotelli (Milan)

Milan e Arsenal fuori, Atletico Madrid e Bayern avanti. Le prime gare di ritorno degli ottavi di finale dell’Uefa Champions League 2013-14 non ribaltano l’esito dei match di andata e mandano ai quarti madrileni e bavaresi, già vincitori nelle trasferte di Milano e Londra.

Mario Balotelli (Milan)Al Vicente Calderon di Madrid l’Atletico arricchisce la sua splendida stagione con un’altra perla: il 3-1 al Milan conferma che l’ottimo lavoro di Diego Simeone continua a dare i suoi frutti, mentre quello – appena iniziato – di Clarence Seedorf è ancora alla semina. Con il lutto al braccio per ricordare la scomparsa di Gianni Nardi – vicepresidente rossonero negli anni Ottanta, prima dell’arrivo di Silvio Berlusconi – il Milan per larghi tratti del primo tempo ha dimostrato di poter giocare alla pari con l’Atletico, ma dopo il gol del 2-1 a ridosso dell’intervallo la squadra si è liquefatta. Sotto la guida di Seedorf il Milan sembra giocare con più piglio, orgoglio, consapevolezza della propria storia ma i limiti psicologici e tecnici sono evidenti: con questa difesa e centrocampo, in un ipotetico campionato europeo per club, il Milan resterebbe ancorato alla seconda metà della classifica. E vista la brutta figura nella fase a gironi della Juventus (eliminata in uno dei gruppi più abbordabili ma dominatrice incontrastata in campionato), si può vedere come il rango della serie A sia sempre più vicino a quello dei campionati francese, olandese o portoghese che a quelli di Germania, Spagna, Inghilterra.
Neanche il tempo di riscaldarsi che al 3′ Diego Costa punisce un distratto Rami siglando l’1-0 con una spaccata volante su cross di Koke. Al 27′ pari rossonero: bella apertura di prima sulla destra di Balotelli per Poli, pronto il cross dell’ex doriano che pesca Kakà sul palo più lontano e il capitano rossonero di testa sigla il pari, anticipando Juanfran. Al 36′ è ancora Kakà a sfiorare il raddoppio con un colpo di testa, su perfetto cross di Taraabt dalla destra, che finisce di poco alto. Va decisamente meglio ad Arda Turan al 40′ quando dal limite dell’area sorprende Abbiati con una conclusione al volo deviata in modo decisivo da Rami. E due minuti dopo invece la sorte dà una mano al Milan che vede uscire di pochissimo la splendida rovesciata volante di Raul Garcia, che però firmerà il 3-1 al 71′ con un bel colpo di testa che sorprende Abbiati nell’angolo basso alla destra del portiere rossonero. Al 72′ gran palla in profondità di Kakà per Robinho che di prima intenzione di controbalzo si vede respingere dalla traversa una bellissima conclusione di controbalzo. All’85’ arriva addirittura il 4-1 spagnolo con Diego Costa che supera Abbiati con un diagonale dalla destra: settimo gol in 5 partite per il bomber brasiliano (che al Mondiale vestirà però la maglia della Spagna). L’Atletico raggiunge i quarti per la prima volta dal 1997, mentre col Milan sparisce la rappresentanza italiana in Champions.

Lukas Podolski (Arsenal)Qualificazione anche per il Bayern. I campioni d’Europa controllano e portano a casa un passaggio del turno ipotecato già a Londra. Nonostante lo 0-2 dell’andata l’Arsenal si chiude e gioca di rimessa, nella speranza di sorprendere in contropiede la linea difensiva di Guardiola. I bavaresi dal canto loro difendono il vantaggio nel modo che più gli è congeniale: possesso palla nella trequarti avversaria. Davanti a Fabianski (al posto dello squalificato Szczesny) l’impegno e la concentrazione dei gunners sono esemplari. Al 27′ prima occasione da gol per il Bayern con Javi Martinez che anticipa tutti su un calcio piazzato dalla destra e mette in rete di piatto ma la conclusione dell’ex centrale dell’Athletic Bilbao viene correttamente annullata per fuorigioco. Al 45′ è bravo Fabianski a bloccare in due tempi un bel rasoterra di Goetze. Dopo l’intervallo non rientra in campo Mesut Ozil: nessuna bocciatura da parte di Wenger, il tedesco è vittima di uno stiramento che lo terrà fuori per qualche settimana. Infortunio a parte, il primo tempo del tedesco conferma i limiti caratteriali di un giocatore dal talento enorme ma con personalità inversamente proporzionale. Al 55′ Ribery sulla sinistra si beve Sagna e serve un liberissimo Schweinsteiger che da 5-6 metri non ha problemi a siglare l’1-0 per i campioni d’Europa in carica. Al 57′ Podolski sulla trequarti avversaria triangola con Giroud ma la palla del francese è decisamente troppo lunga e facile preda di Lahm, ma Podolski ha il merito di non mollare: pressa il capitano del Bayern, gli dà una spinta non rilevata dall’arbitro, prende palla e fulmina Neuer con una fucilata mancina dal basso verso l’alto che s’insacca tra palo e portiere. Al 90′ Robben si procura un rigore andando giù appena sente la gamba di Koscielny: ci mette una pezza Fabianski che evita ai suoi un’immeritata sconfitta, parando in due tempi (piede e poi schiaffo sulla linea) il rigore di Thomas Muller. LECHAMPIONS EUROPA

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