“E’ solo calcio d’estate”. “Avevamo le gambe pesanti per i troppi carichi della preparazione”. “Meglio perdere queste partite che quelle ufficiali”. Sono sempre le solite giustificazioni a rendere un po’ meno sciagurate le diverse sconfitte che Juventus, Inter e Milan stanno incassando nella International Champions Cup in corso di svolgimento negli Stati Uniti. Certo le antagoniste non sono rappresentative locali: Real Madrid, Chelsea, Valencia, Everton e LA Galaxy vanno rispettate ma dalle big italiane è lecito aspettarsi di più.
Di attenuanti ce ne sarebbero pure altre: per i campioni d’Italia Tevez e Llorente devono ancora conoscersi e migliorare l’intesa coi nuovi compagni; i nerazzurri stanno entrando nei meccanismi di gioco voluti dal nuovo tecnico Walter Mazzarri; i rossoneri infine hanno diversi importanti elementi in infermeria e alcuni come Balotelli e De Jong l’hanno appena abbandonata. Ma viene da chiedersi: questo tipo di problemi ci saranno anche nelle altre squadre o no? Sta di fatto che pure nel calcio estivo è evidente il ‘ritardo’ delle nostre nei confronti di alcune big d’Europa. Quel ritardo ben notato nell’ultima Uefa Champions League (con la Juventus e il Milan rispettivamente schiantate da Bayern e Barcellona) e in Europa League (con Inter e Napoli in particolare, e la sola Lazio a salvare parzialmente la faccia al nostro calcio).
I bianconeri di Antonio Conte inizieranno la nuova stagione con l’obiettivo di ripetersi nuovamente in Italia e migliorarsi in Europa. La coppia d’attacco e l’importante innesto in difesa di Angelo Ogbonna prelevato dal Torino sono addizioni importanti ma, al momento, stentano parecchio. I rossoneri del confermato (dopo un lungo tira e molla) Massimiliano Allegri, a differenza dello scorso anno, potranno impiegare Supermario Balotelli anche in coppa e contano sia sulla rinascita di Robinho sia sul colpo di mercato last minute di Adriano Galliani (probabilmente sarà il giapponese del CSKA Mosca Keisuke Honda), ma resta forte l’immagine di una società ormai sorpassata da molti club, in quella strada degli acquisti multimilionari inaugurata proprio da Silvio Berlusconi a metà degli anni Ottanta. Stesso mesto ridimensionamento per l’Inter, che cerca di ovviare al problema con l’ingresso di nuovi azionisti stranieri. Moratti si dice fiducioso, l’obiettivo è dimenticare l’ultima sciagurata annata targata Stramaccioni. Le speranze poggiano tutte su l’ex tecnico del Napoli Walter Mazzarri e sulla giovane coppia d’attacco Belfodil-Icardi. Le due milanesi sembrano sempre più distanti dall’Europa che conta e anche dal tetto d’Italia: oltre ai campioni d’Italia, anche Napoli e Fiorentina sembrano meglio attrezzate. Le italiane non avranno vita facile in Europa, lo si vede già in estate. Per ora aggrappiamoci all’attenuante della scarsa preparazione. Finché regge. ECL EUROPA
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