I playoffs non mentono mai. Vanno avanti i più tosti.
La sorpresa maggiore arriva da Cipro dove l’Apoel, sconfitto in Danimarca 1-0, ha eliminato il Copenhagen con un netto 3-1 (doppietta di Michail). Un successo che arriva un anno dopo le imprese dell’Anorthosis, a voler ribadire che quello cipriota è un movimento in crescita costante. Finiti i tempi delle goleade a Nicosia e dintorni. “Siamo una piccola squadra ma abbiamo un grande cuore” così l’allenatore Jovanovic ha definito i suoi.
Chi invece grande lo era e non lo è più da un pezzo è il calcio ungherese. Al punto che il successo del Debrecen sul Levski Sofia (2-0 al Ferenc Puskas stadium dopo il 2-1 a Sofia) viene salutato come “storico” perché dopo 13 anni riporta una formazione ungherese nella fase a gironi della Champions League. Tutto quel che Varga e compagni riusciranno a ottenere d’ora in poi sarà bonus.
Eliminato il Panathinaikos dall’Atletico Madrid. I greci avevano compromesso le loro chances ad Atene perdendo 3-2; al Vicente Calderon un autogol di Vintra al 4′, l’espulsione di Cissé (maturerà mai?) e un gol di Aguero all’83’ hanno chiuso la pratica. Per i greci l’avventura continentale prosegue in Europa League mentre Forlan e compagni confermano di dare il meglio di sé proprio in Champions League.
Jovetic al 54′ pareggia il vantaggio provvisorio siglato da Moutinho al 35′ e dà il passaggio del turno alla Fiorentina sullo Sporting Lisbona, in virtù del 2-2 dell’andata in Portogallo (dove era stata salvata sul finale da una prodezza di Gilardino). La squadra di Prandelli dovrà migliorare parecchio il proprio rendimento per raggiungere gli ottavi.
Completano il lavoro impostato all’andata Arsenal (3-1 sul Celtic: gol della bandiera biancoverde dell’ex atalantino Donati), Lione (3-1 sull’Anderlecht con tripletta di Lisandro Lopez), Olympiacos (1-0 sullo Sheriff), Zurigo (2-1 sul Ventspils).
Discorso a parte merita il Maccabi. Gli israeliani, che hanno superato a Tel Aviv il Salisburgo 3-0 dopo aver vinto in Austria 2-1, sono la prima formazione d’Israele capace di raggiungere per la seconda volta la fase a gironi della Champions League (la prima volta nella stagione 2002/03). Il Maccabi è naturalmente candidato al ruolo di cenerentola ma con l’agonismo mostrato nella doppia sfida contro l’ambizioso Salisburgo non è da escludere la possibilità di qualche scalpo importante. ECL
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