Lo stadio che ospiterà l’epilogo del torneo apre le porte alla Champions League 2009-10.
Al Bernabeu il Real Madrid ospita l’Olympique Marsiglia. La squadra di Deschamps ha perso in casa (1-2) all’esordio contro il Milan e nei minuti finali dell’ultimo turno di Ligue 1 contro il Valenciennes (3-2), dove l’unica nota positiva è stato il primo gol con la maglia biancoceleste di Fernando Morientes. L’ex attaccante del Real è stato voluto a Marsiglia da Deschamps che lo aveva avuto con sé al Monaco: “E’ un giocatore esperto e molto importante per noi, dentro e fuori dal campo. Sa cosa bisogna fare in questo tipo di partite e può essere un punto di riferimento utile per i compagni”. La squadra di Pellegrini, chiamata a rispettare il pronostico che la vuole sempre vincente contro qualunque avversario, ha come unico problema l’abbondanza: “Il turnover dipende da tante cose. Sto impiegando spesso Benzema solo perché è giovane e segnare con continuità per lui è importante. Voglio riservarmi il potere di scegliere volta per volta, tenendo conto dello stato di forma e degli impegni successivi”. Neanche a dirlo: galacticos strafavoriti, l’assenza di Lassana Diarra nel centrocampo merengue non basta a dare chances ai francesi.

Anche oggi il programma prevede un anticipo russo: si parte alle 18.30 con lo Spartak che ospita il Besiktas. Per la squadra allenata da Juande Ramos, che sabato scorso in casa dello Zenit ha subito la prima sconfitta da quando è arrivato il tecnico spagnolo, un avversario più che alla portata: “Il fatto che il Besiktas non segni da cinque partite è una statistica positiva per noi ma non possiamo certo basare la nostra strategia su questo. Ogni digiuno ha lasua conlusione, dobbiamo fare in modo che non capiti oggi”. Il tecnico turco Denizli, che contro lo Spartak dovrebbe riuscire a recuperare in difesa l’ex genoano Matteo Ferrari, cerca di ridimensionare il problema: “Lo scorso anno eravamo la squadra più prolifica dell’intera Turchia, adesso stiamo attraversando un periodo no. Ma abbiamo un giocatore di livello mondiale come Nihat che può andare in gol in ogni momento, quindi non dobbiamo preoccuparci troppo. Piuttosto dobbiamo fare punti, visto che all’Old Trafford non ci siamo riusciti”. Il Manchester United, che nell’ultimo turno di campionato ha raggiunto il Chelsea in testa, ospita il Wolfsburg. La sfida mette di fronte le due favorite del girone, entrambe a quota tre dopo la prima gara. Il tecnico tedesco Armin Veh mette le mani avanti: “C’è una differenza enorme tra noi e loro: lo United ha disputato oltre 150 gare di Champions League, noi finora solo una. Però ce la giocheremo, scendendo in campo con lo stesso atteggiamento che abbiamo in campionato”. Ferguson tiene nella massima considerazione il Wolfsburg e soprattutto il duo d’attacco Grafite-Dzeko: “L’anno scorso hanno segnato 71 gol in due. Una cifra incredibile. Sono forti e giocano in una squadra in netta crescita. Dobbiamo stare attenti ma cercare di vincere, perché per andare avanti è necessario sfruttare al massimo i turni casalinghi”.

Solo due settimane fa il Chelsea avrebbe considerato la trasferta a Cipro come un allenamento o poco più. Ma l’ottima prova dell’Apoel in casa dell’Atletico Madrid (dove fallendo due palle gol incredibili ha buttato via una storica vittoria) e la prima sconfitta in campionato rimediata dai blues contro il Wigan (3-1) consigliano prudenza. Troppo esperto Ancelotti per essere preoccupato: “Contro il Wigan è stata una giornata storta, capita. L’Apoel è una formazione ben organizzata e dovremo aggredirla giocando il calcio offensivo mostrato a inizio stagione”. Ashley Cole è in dubbio. Difficilemente Ancelotti lo rischierà: domenica a Stamford Bridge arriva il Liverpool, punti pesanti. Più facile vedere finalmente Zhirkov dal primo minuto. Nessun proclama da parte di Jovanovic, che si è già rivelato come uno dei tecnici più coraggiosi del torneo: “Il Chelsea è una delle migliori quattro squadre europee. Dovremo cercare di partire bene, giocare al nostro meglio e magari col passare dei minuti prenderemo fiducia e coscienza che si può anche strappare un risultato positivo. Anche un pari per noi lo sarebbe”. Curiosità: nell’Apoel gioca un ex del Chelsea, sconosciuto alla maggioranza dei tifosi blues, il portoghese Nuno Morais, voluto da Mourinho nel 2004 ma schierato in campionato appena due volte in tre anni. Nessuno stasera a Nicosia sarà più motivato di lui. Ad Oporto si gioca la sfida tra le “seconde forze” del girone D: Porto e Atletico Madrid. In realtà hanno deluso entrambe nella prima gara e in campo stentano parecchio. L’allenatore dei portoghesi sa di dover vincere: “Dobbiamo sfruttare il turno casalingo anche se non sarà facile. Non è una partita decisiva, però superare l’Atletico ci metterebbe in un’ottima posizione”. Il collega Resino utilizza le stesse parole: “Non è una gara decisiva, importante sì, decisiva no. Da qualche tempo stiamo giocando bene ma continuiamo a non raccogliere risultati, il problema è solo questo. Speriamo di iniziare a fare punti stasera”. ECL

Champions League 2009-10 – Il programma della seconda giornata / 30 settembre 2009
Gruppo A 
Bayern Monaco-Juventus
Bordeaux-Maccabi Haifa
Gruppo B
CSKA Mosca-Besiktas
Manchester United-Wolfsburg
Gruppo C
Milan-Zurigo
Real Madrid-Olympique Marsiglia
Gruppo D
APOEL FC-Chelsea
Porto-Atletico Madrid

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