Il successo del Brasile di Pelé nel mondiale del 1970 in Messico, non avrebbe inaugurato una decade di vittorie, come si pensava allora, sarebbe invece stata la fine di un ciclo che aveva visto la nazionale verdeoro vincere tre degli ultimi quattro Mondiali.
Ma se per la nazionale, incapace di venire a patti con l’addio del giocatore più grande di sempre, gli anni Settanta sono quelli della delusione, per le squadre di club sono stati anni d’oro. Un’incredbile quantità di campioni, nata e cresciuta nel mito di O’Rei, Djalma Santos, Carlos Alberto, Garrincha, Tostao, Gerson: Oscar, Edinho, Nelinho, Dirceu, Francisco Marinho, Socrates, Cerezo, Falcao, Batista, Zico, Roberto Dinamite e tanti altri. Tra tante stelle una meteora: Roberto Monteiro, soprannominato ‘Batata’ dal suo allenatore João Crispim, per la passione per le patatine fritte.
Nel 1969 il Cruzeiro preleva il giovane Monteiro dalle giovanili dell’America Mineiro: nel giro di due stagioni arriva in prima squadra. La rapidità e l’occhio per il gol lo trasformano presto da promessa a titolare fisso. Grazie anche alle sue reti il Cruzeiro vince, tra il 1972 e il 1975, quattro volte di fila il campionato Mineiro. Una sequenza che spinge anche la nazionale a prender nota. Nella Coppa America del 1975 Roberto Batata fa il suo esordio con la maglia verdeoro: tre gol in sei partite. A 26 anni Batata è pronto per imporsi a livello mondiale. E’ opinione comune: il 1976 dovrà essere per lui l’anno della consacrazione. La punta del Cruzeiro si mostra all’altezza delle aspettative, guidando il suo club in una splendida Coppa Libertadores: terminata la prima fase a gironi al primo posto davanti ai connazionali dell’Internacional (superati in un memorabile 5-4), il Cruzeiro chiude a punteggio pieno anche la seconda fase: 18 gol fatti e appena tre subiti, e finale conquistata con sei lunghezze di vantaggio su Liga de Quito e Alianza Lima. L’ultima sfida del girone vede Batata andare in rete nel 4-0 rifilato dal Cruzeiro ai campioni del Perù. La finale col River Plate si prospetta come una vetrina fantastica. Ma poche ore dopo aver conquistato la finale, Batata perde la vita in un incidente lungo l’autostrada Fernão Dias, che percorreva per tornare a casa dalla moglie e dal figlio di undici mesi.
La scomparsa di Batata incombe sul Cruzeiro e sulla finale di Libertadores, che diventa quasi un evento mistico. La morte della giovane punta sembra essere l’unica chiave di interpretazione di quel che avviene in campo. E così si spiegano l’incredibile 4-1 dei brasiliani sul River nella finale di andata, con tre reti nei primi quaranta minuti; il gol di Joazinho all’88’ che, due giorni dopo il 2-1 del River a Buenos Aires nella gara di ritorno, firma il 3-2 nello spareggio di Santiago del Cile. Un torneo che si chiuderà con i giocatori del Cruzeiro inginocchiati in mezzo al campo. Chiusi in cerchio, in preghiera. ECL AMERICA
Roberto Monteiro ‘Batata’
Nato il 24 luglio 1949 a Belo Horizonte
Morto il 13 maggio 1976 a Belo Horizonte
Ruolo
Attaccante
Squadra
1969-1976 Cruzeiro (281 partite, 110 gol)
Nazionale
1975 Brasile (6 presenze, 3 gol)
Titoli
1 Coppa Libertadores (1976)
4 Campionati Mineiro (1972, 1973, 1974, 1975)
Libertadores 1976 – Fase a gironi Cruzeiro-Internacional 5-4 [vsw id=”B_wnrOCDEXE” source=”youtube” width=”245″ height=”198″ autoplay=”no”] |
Libertadores 1976 – Finale di Santiago Cruzeiro-River Plate 3-2 [vsw id=”8SL7wQ2eUTI” source=”youtube” width=”245″ height=”198″ autoplay=”no”] |
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