Le due sfide del gruppo E aprono la fase a gironi della AFC Champions League 2011. Novità e conferme nel successo esterno dei cinesi del Tianjin Teda e nella cinquina dei giapponesi del Gamba Osaka.
Il gol siglato da Yu Dabao al 55′ ha consentito al Tianjin Teda, formazione allenata dall’ex leggenda olandese Arie Haan, di espugnare il campo del Jeju United, all’esordio nella competizione. Un successo che segna la prima vittoria di una squadra cinese in Corea, dopo le nove sconfitte subite nelle nove sfide dello scorso anno.
Il successo del Tianjin Teda non deve però illudere su uno stravolgimento immediato delle gerarchie nel panorama asiatico: la K-League rimane una delle leghe dominanti e si può esser certi che le sue squadre andranno avanti anche in questa edizione. Nonostante la sconfitta e la prestazione non esaltante i padroni di casa del Jeju, privi di Koo Ja-cheol passato al Wolfsburg, hanno dominato per larghi tratti e in più di una circostanza hanno sfiorato il pari, come nei minuti di recupero quando la traversa ha respinto la conclusione di Lee Sang-hyub. Ma aver saputo cogliere al volo l’opportunità avuta e averla saputa difendere sono prove, secondo Haan, della crescita del calcio in Cina: “Siamo migliorati tanto e questo risultato deve incoraggiare l’intero movimento. Non siamo una squadra con esperienza internazionale ma dopo i primi dieci minuti di difficoltà, abbiamo dimostrato di saperci adeguare”.
Lo stato di grazia delle formazioni cinesi è confermato dal 2-0 dell’Hangzhou Lucheng sui Nagoya Grampus di Dragan Stojkovic: i gol di Ramirez al 61′ e di Bali Maimaitiyili al 90′ hanno firmato quella che sembra destinata a restare la maggiore sorpresa della prima giornata. Nel 2-2 di Tashkent tra Pakhtakor e Al Nassr, doppietta di Karimov al 45′ e al 60′ per i padroni di casa; e gol di Bader Al Mutwa al 50′ e Saad Al Harthi all’89’ per gli ospiti.
I giapponesi del Gamba Osaka, vincitori della Champions League 2008, si presentano come una delle maggiori pretendenti al titolo e il 5-1 con cui hanno surclassato gli australiani del Melbourne Victory ne conferma le ambizioni. All’Expo 70 stadium di Osaka la formazione australiana è stata letteralmente travolta dalla velocità e dall’intraprendenza dei locali, capaci di andare sul 3-0 dopo appena undici minuti. La tripletta da ko porta le firme di Takei (4′), del brasiliano Adriano (al 7′ su rigore) e di Keun-Ho Lee (11′). Avvio catastrofico che spinge il tecnico scozzese Ernie Merrick a sostituire dopo appena 16 minuti Ferreira con Celeski. Al 22′ l’arbitro Ali Hamad Al Badwawi concede il secondo rigore della gara, stavolta a favore degli ospiti che trasformano con il veterano Muscat. Il gol rianima gli ospiti, che provano a dare a seguito alla rimonta. Ma nella ripresa arrivano le segnature di Futagawa al 63′ e di Hoshihara allo scadere, che danno ben altra enfasi al successo del Gamba e, di conseguenza, al tonfo degli ospiti. La scelta della federazione australiana di inviare le proprie squadre alla Champions League asiatica anziché a quella oceanica – in nome della maggiore competitività della prima – sembra destinata a riservare, anche quest’anno, cocenti delusioni alle rappresentanti dell’A-League. ECL ASIA
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