Leo Messi

Come trasformare una partita superflua in un momento indimenticabile. Da tempo Leo Messi non si confronta più con la cronaca ma con la storia. Al 58′ di Barcellona-Bayer Leverkusen è il primo giocatore a realizzare due quaterne in Champions League (l’altra all’Arsenal il 6 aprile 2010), passano 26 minuti e diventa il primo a toccare quota cinque. Nella vecchia Coppa Campioni solo due centravanti erano riusciti a fare altrettanto: Jose Altafini con la maglia del Milan nell’8-0 all’Union Luxemburgo nell’andata dei sedicesimi di finale dell’edizione 1962-63; Gerd Muller nel 9-0 rifilato dal Bayern Monaco all’Omonia Nicosia nell’andata degli ottavi della Coppa Campioni 1972-73.

Leo Messi (5 gol al Bayer)
Leo Messi: 5 gol al Bayer

Dopo il 3-1 ottenuto a Leverksusen non c’erano dubbi sulla qualificazione dei catalani ai quarti di finale dell’Uefa Champions League 2011-12, l’unico rischio che il Barcellona poteva correre era di prendere la partita sottogamba e offrire uno spettacolo noioso. Dubbi presto cancellati. Dopo quindici minuti il Barca ha già sfiorato il vantaggio due volte e si capisce che la squadra di Guardiola può anche concedersi una giornata no, ma a giocare male proprio non ci riesce. Sorprende piuttosto che l’altissima difesa del Bayer regga sino al 25′, quando Leo Messi lanciato da Xavi apre il conto, scavalcando Leno con un pallonetto tanto prevedibile quanto imparabile: il portiere tedesco si aspetta il lob sopra la testa e resta in piedi, l’argentino allora non cambia il tipo di conclusione, sempre pallonetto, ma lo angola quel che basta a rendere inutile l’intuizione di Leno. Di gol così Messi ne ha già fatti talmente tanti che tutto sembra già visto e scontato. E la stessa sensazione che accompagna le altre quattro reti segnate dalla pulce. Paradossalmente l’abitudine ai prodigi corre il rischio di sminurli. Così non dev’essere: Leo Messi, si ritirasse anche domani, ha già fatto abbastanza per stare nell’olimpo del calcio, sullo stesso piedistallo occupato da Pelè, Di Stefano, Puskas, Cruyff, Maradona. Giocatori che tutti conoscevano, sempre al centro delle attenzioni avversarie, eppure capaci di mettere insieme prestazioni e numeri incredibili con una continuità impressionante. Nel caso dell’asso del Barcellona le cifre dicono che a 24 anni Messi ha già segnato 228 reti con la maglia del Barcellona, gliene mancano appena 8 per superare superare César Rodríguez che con 235 gol realizzati tra il 1942 e il 1955 è il capocannoniere della storia blaugrana nelle partite ufficiali (con le amichevoli il primato spetta al mitico Paulino Alcántara: 357 reti in 357 gare tra il 1912 e il 1927). Nella stagione in corso il tre volte Pallone d’oro è arrivato a quota 12 reti in 7 partite in Champions, 53 gol in 43 gare (nazionale inclusa) in totale, cifre possibili cinquanta-sessanta anni fa non nel calcio attuale.
“E’ una fortuna avere Messi nalla mia squadra, quello che io devo fare è solo cercare di metterlo nelle condizioni per fargli giocare il suo calcio migliore. Non vedo nessuno come lui. La gente dice che Di Stefano, Maradona e Cruyff erano i migliori della loro epoca, lo stesso vale oggi per Messi. E’ sul trono e quanto ci resterà dipende solo da lui” è stato il commento del tecnico del Barcellona Guardiola, protagonista sul 7-1 di un gesto molto apprezzato quando è andato a stringere la mano al tecnico del Bayer Dutt per complimentarsi della bella azione che ha portato al gol della bandiera tedesco di Bellarabi. Un gesto che avrebbe potuto essere equivocato ma è parso genuino. La cinquina di Messi ha oscurato il bell’esordio del 20enne Cristian Tello: doppietta alla sua prima apparizione in Champions League. ECL EUROPA

UEFA Champions League 2011-12 – Ritorno ottavi di finale / Barcellona, Camp Nou

BARCELLONA-BAYER LEVERKUSEN 7-1 (2-0)

Barcellona: Valdes; Dani Alves, Piquè, Mascherano, Adriano (63′ Muniesa); Xavi (53′ Keita), Fabregas, Busquets; Messi, Pedro, Iniesta (53′ Tello). Allenatore: Guardiola
Bayer Leverkusen: Leno; Castro, Schwaab, Toprak, Kadlec; Renato Augusto (67′ Oczipka), Reinartz, Rolfe, Bender (55′ Schurrle); Derdiyok (55′ Bellarabi), Kiessling. Allenatore: Dutt

Arbitro: Moen (Norvegia)
Reti: Messi 25’ , 42’, 49′, 58′, 84′, Tello 55′, 62′; Bellarabi 91′
Ammoniti: Castro, Rolfes
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