Vendetta è fatta. Il Milan con un doppio Pippo Inzaghi ha superato il Liverpool per 2-1 (rete inglese di Kuyt a due minuti dal termine) riscattando la beffa di due anni fa e alzando al cielo la sua settima Coppa dei Campioni. La terza Champions League: solo il Real in Europa ha in bacheca collezione più ricca.

La partita fino al primo gol rossonero (arrivato all’ultimo minuto del primo tempo, con una deviazione fortunosa di Superpippo su punizione di Andrea Pirlo) aveva visto una supremazia dei Reds grazie soprattutto alla tela di centrocampo tessuta magistralmente da Rafa Benitez. Il tecnico spagnolo è riuscito a tagliare fuori dal gioco Kakà ma, come spesso gli accade, ha dimenticato completamente la fase offensiva. La supremazia territoriale dei reds non si è mai tradotta in vere occasioni da gol, tranne due tiri dalla distanza di Riise e Xabi Alonso.

Il gol di Inzaghi ha rovinato il piano tattico di Benitez e di fatto messo la partita sui binari auspicati dai rossoneri. Nella ripresa tutto liscio; il numero 9 di Ancelotti faceva il bis infatti a dieci minuti dal termine e a nulla è servito il gol di testa di Kuyt sugli sviluppi di un corner a un solo minuto dal novantesimo. La festa del Milan cominciava. LECHAMPIONS EUROPA

UEFA Champions League 2006/07 – Finale /Atene, stadio Olimpico

MILAN-LIVERPOOL 2-1 (1-0)

Milan: Dida, Oddo, Nesta, Maldini, Jankulovski (Kaladze 79′), Gattuso, Pirlo, Ambrosini, Seedorf (Favalli 90′), Kaka, Inzaghi (Gilardino 88′). All. Ancelotti
Liverpool: Reina, Finnan (Arbeloa 88′), Carragher, Agger, Riise, Pennant, Alonso, Mascherano (Crouch 78′), Zenden (Kewell 59′), Gerrard, Kuyt. All. Benitez

Arbitro: Herbert Fandel (Germania)
Reti: Inzaghi 45′, 82′; Kuyt 89′.
Ammoniti: Gattuso, Jankulovski; Mascherano, Carragher.
Spettatori: 74.000

I commenti

Carlo Ancelotti: «Era destino che vincessimo questa Coppa. Come gioco devo dire che è stato inferiore rispetto a due anni fa. Il Liverpool è una squadra che ci ha aggredito e giocava molto coperto. E’ stata una partita estremamente difficile. Secondo me era destino vincere questa coppa per tutto ciò che era successo due anni fa in Turchia e per le vicissitudini di questa estate. Abbiamo dato tutto. Questa Champions è un premio meritato per la sofferenza avuta e le difficoltà superate. La punizione di Pirlo ha aperto sicuramente la partita, però anche loro non ci hanno mai creato problemi. Crouch poteva impensierirci, ma è entrato tardi. Questo è un traguardo importante in una stagione che poteva essere l’ultima. A novembre infatti eravamo messi molto male e sono sicuro che da altre parti mi avrebbero cacciato, ma con questa società ho un feeling pazzesco. Inzaghi? Ha una capacità di segnare che è straordinaria. Lui sente queste partite, dove spesso è decisivo, come questa sera».
Paolo Maldini: «E’ la quinta vittoria per me, è sempre bellissimo. Ho la fortuna di giocare in un grande club che mi permette di rifarmi delle delusioni, poche in confronto alle cose belle. Chiudere con questo trofeo sarebbe bello, ma voglio giocare Supercoppa e un altro campionato, c’è l’Intercontinentale e poi voglio riprovare a vincerla l’anno prossimo, sarebbe fantastico. Kuyt ha segnato a pochi minuti dal termine, anche in fuorigioco, abbiamo avuto un po’ di paura, ma alla fine abbiamo vinta noi».
Pippo Inzaghi: «Sono felice. Se qualche anno fa mi avessero detto che vincevo due Coppe dei Campioni non ci avrei creduto. E’ una serata indimenticabile. Questa gara non la dimentico più. Abbiamo fatto una grande impresa. Ho giocato poco ma bene e soprattutto sono stato presente nelle gare più importanti, come Monaco e Manchester. Senza vacanze era dura, siamo partiti ad agosto con la Stella Rossa senza gambe e senza preparazione, dopo tutto quello che era successo l’estate. E’ stato straordinario. I numeri oggi non contano, conta la coppa».
Adriano Galliani: «Di qui non si muove nessuno, siamo la prima squadra d’Europa. E’ una gioia immensa, questa coppa è arrivata dopo un anno di sofferenza. Abbiamo vinto cinque coppe, ce la godiamo al massimo dopo l’anno sofferto. Siamo felici. Non mi piace togliermi i sassolini dalle scarpe dopo le vittorie, non è elegante. I sassi sono stati tolti durante la fine dell’anno, quando abbiamo battuto squadra fortissime in Europa e abbiamo rimontato in campionato. Oggi abbiamo giocato una buona gara e ci è stato ridato quello che ci avevano tolto due anni fa. Nel doppio confronto con il Liverpool, tenendo conto anche della finale del 2005, il Milan ha fatto molto di più, soprattutto ad Istanbul. Perchè me ne sono andato dalla tribuna dopo il gol del Liverpool? Perchè se pareggiavano non lo reggevo. Ancelotti? Non va via, ma non va via nessuno. Siamo una famiglia e questo è uno dei fattori per le nostre vittorie, è una delle chiavi del nostro successo. Siamo i migliori di Europa. Adesso andiamo a giocare la Supercoppa Europea e il Mondiale per Club a Tokio e cercheremo di vincerlo. Siamo la prima squadra d’Europa, visto che abbiamo vinto 16 trofei contro i 15 del Real Madrid. Buffon? C’è Dida, che ha vinto due Coppe dei Campioni e che sarè il portiere del Milan per i prossimi tre anni».

Il capitano del Liverpool, Steven Gerrard: «Il Milan ha probabilmente meritato di vincere questa coppa, hanno alcuni giocatori fantastici. Ora noi abbiamo solo bisogno di andare avanti con forza e umiltà e dobbiamo annche rafforzare la nostra squadra per essere ancora più competitivi in campo europeo. Sono sicuro che questo club può fare ancora un’altra di queste finali, ne sono certissimo».
Xabi Alonso: «Il primo gol di Inzaghi ha sicuramente cambiato la partita, nella seconda parte di gara abbiamo dovuto giocare diversamente. L’idea nostra era di aspettare il Milan, sfruttando gli spazi che ci lasciava. Giustizia? È il calcio che funziona così, sono gli episodi, oggi è andata bene al Milan, due anni fa è andata bene a noi».

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