Primo atto del match più importante degli ottavi di finale: in un San Siro tutto esaurito l’Inter di Ibrahimovic e Adriano lancia la sfida al Manchester United di Rooney e Ronaldo campione del mondo in carica.
E’ di sicuro l’avversario più tosto che poteva capitare ma anche quello più affascinante possibile e quello ‘desiderato’ (non si sa bene fino a che punto) da Josè Mourinho. I campioni d’Italia ci arrivano da primi in campionato con ben nove punti di vantaggio sulla Juventus e con una buona condizione fisica ‘macchiata’ solo dal forfait di Samuel che salterà il primo dei due match contro gli inglesi. Anche lo United non sta bene in difesa; proprio le difese saranno determinanti con quattro dei migliori bomber al mondo che stasera al Meazza cercheranno di lasciare il segno.
Il tecnico portoghese è certo di eliminare i Red Devils: “Ho detto ai giocatori di non pensare che in 15 giorni si può uscire dalla Champions League ma che in 15 giorni si possono battere i campioni d’Europa. Non bisogna avere paura, dobbiamo mantenere sempre la nostra identità. Affrontiamo una grande squadra ma anche loro ne affrontano una. Non credo che verrano verrà a San Siro per vincere – conclude -, giocheranno molto in difesa. Eliminare il Manchester non sarebbe niente di speciale, l’importante sarà passare il turno. Ma non abbiamo paura, credo che fra due mesi saremo in finale”.
Da una certezza all’altra. Zlatan Ibrahimovic vuole essere finalmente determinante anche in Europa: “Nell’immediato futuro mi piacerebbe segnare al Manchester. Sarebbe un buon punto di partenza. Tutto quello che voglio fare è segnare gol e dare il mio contributo alla squadra. Mourinho mi ha ispirato e sono pronto per lottare contro i difensori del Manchester. Sono sempre ambizioso e voglio dimostrare a me stesso che sono meglio di Rooney e Berbatov. Sono due attaccanti eccezionali ma voglio essere più bravo di loro. In un certo senso, questa partita avrebbe dovuto essere la finale. Le due squadre sono le migliori in Europa ed è un peccato che una delle due debba uscire in questa fase. Il Manchester può essere campione d’Europa, ma noi siamo i campioni d’Italia e voglio avvisarli: per loro ci sarà da soffrire».
Sono le statistiche invece a preoccupare un po’ Sir Alex Ferguson: in tdodici occasioni solo due volte è riuscito a vincere contro Mou, una delle quali ai rigori: “So come gioca l’Inter e, per quello che ho visto nelle ultime partite, non credo cambierà molto. Piuttosto, forse cambierò qualcosa io visto che contro Josè ne ho vinte solo due su dodici. Penso poco a questo record negativo, ma è sempre meglio di dodici sconfitte. Quando Josè è arrivato a Londra, il suo Chelsea ha fatto un salto di qualità e ci ha presi in contropiede”. Se i nerazzurri dovranno fare a meno di Samuel, a Ferguson mancheranno lo squalificato Vidic, Neville, Wes Brown e Rafael. Mentre Evans dovrà stringere i denti e l’acciaccato O’Shea probabilmente partirà solo dalla panchina. “È una situazione preoccupante ma è una grande sfida e cercheremo di dare il massimo. Se segniamo, abbiamo grandi possibilità di passare il turno, ma l’Inter è fortissima e sarà una gara incredibile”. Le paure non significano resa. Anzi. “Ibra è la loro stella, è molto maturato e sta facendo una stagione strepitosa, ma Cristiano dal canto suo è fantastico e credo che avremo la meglio.
Alla vigilia ha parlato proprio il Pallone d’oro Cristiano Ronaldo: “È il momento di eliminare o essere eliminati. Chi perde esce dal torneo e noi non vogliamo restare per strada. Sarà una partita difficile, ma penso che il Manchester United abbia una squadra migliore e daremo il massimo per far risultato”.
“L’Inter è una squadra da rispettare, è prima in serie A e quindi dobbiamo stare molto attenti. Ci sono giocatori esperti, ma anche noi abbiamo i nostri campioni: la nostra squadra è più esperta e siamo campioni in carica. Sarà una bella partita, molto combattuta, e la squadra migliore vincerà. Ho sempre avuto grandi ambizioni in Champions League, perchè non è un trofeo che tutti possono vincere. L’anno scorso è stata la prima volta e mi sono emozionato molto. Mi ricordo la parata di Van der Sar sul rigore di Anelka: il mondo si è come fermato, è stata una sensazione bellissima. A volte non riusciamo a controllare le emozioni. La Champions è unica. Quando senti l’inno e scendi in campo, capisci che stai per giocare una partita completamente diversa da tutte le altre. È la competizione più equilibrata del calcio e parteciparvi è uno spettacolo. È l’ambizione di ogni giocatore. Chi non vorrebbe vincerla?», si chiede il portoghese. E infatti il suo scopo è chiaro, l’Inter è avvisata: «Ho avuto questo privilegio e spero di riaverlo al più presto». ECL
Le partite in programma stasera
Inter-Manchester United
Arsenal-Roma
Lione-Barcellona
Atletico Madrid-Porto
Il programma di mercoledi sera
Sporting Lisbona-Bayern Monaco
Villarreal-Panathinaikos
Chelsea-Juventus
Real Madrid-Liverpool
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