Javier Saviola (Olympiacos)
Javier Saviola (Olympiacos)
Javier Saviola (Olympiacos)

Il sorteggio di Nyon di dicembre ha messo l’Olympiakos di fronte al Manchester United. Quella che solo un anno fa sarebbe stata una partita impossibile per i greci, riserva invece qualche speranza viste le clamorose eliminazioni patite dallo United targato David Moyes in FA Cup con lo Swansea e in Coppa di Lega col Sunderland, oltre a un campionato che definire deludente è puro eufemismo.
Ma i red devils restano una delle grandi del calcio europeo: tre volte campioni d’Europa, con un pedigree europeo di valore e una rosa piena zeppa di campioni (Rooney e Van Persie su tutti), i ragazzi di Moyes sono avversari duri da superare per chiunque. Per gli ellenici, arrivati secondi nel loro raggruppamento dietro al Paris Saint Germain (gruppo C), sarà la settima partecipazione agli ottavi di finale della Coppa dei Campioni. Gli Erithrolefki dominano in patria (20 punti di vantaggio sul Paok secondo in classifica), dove stanno per conquistare il loro 41esimo titolo (quarto consecutivo e nono negli ultimi dieci anni!), ma sperano di regalare finalmente ai propri beniamini delle gioie anche a livello continentale.

Il mercato invernale non è stato certamente proficuo per Michel Gonzales. Il tecnico spagnolo, in carica dalla scorsa stagione, ha visto i suoi pezzi migliori partire verso altri lidi: il bomber Mitroglu è finito al Fulham, mentre la scattante ala sinistra Weiss ha preferito i petrodollari del Qatar agli ottavi di Champions. Sono arrivati dei sostituti ma non sembrano all’altezza di chi è andato via: in avanti il paraguaiano Valdez, ormai sul viale del tramonto, e in difesa il centrale spagnolo Ivan Marcano, proveniente dal Rubin Kazan. Le quote del match danno gli inglesi favoriti, ma il 4-2-3-1 messo in campo dall’allenatore iberico può creare grattacapi alla formazione di Moyes. La spina dorsale ellenica sarà infatti così composta: tra i pali Jimenez, coppia centrale difensiva Marcano-Manolas, duo di centrocampo con Maniatis e Samaris, in avanti Saviola sorretto da Fuster e Campbell. Negli ottavi di Champions si può trovare di meglio, ma questo Olympiakos è squadra vera.

La qualificazione ai quarti di finale è sicuramente complicata ma non impossibile (visto, come detto, lo stato di forma non eccelso dello United e il suo mediocre ruolino di marcia in Premier). La partita d’andata nel catino del Georgios Karaiskakis sarà decisiva per le speranze dei Kokkini: è nel proprio stadio che i campioni di Grecia devono mettere le basi per realizzare (o non compromettere) l’impresa di giocarsi la qualificazione al ritorno nel tempio dell’Old Trafford.
Nelle 23 partecipazioni dell’Olympiakos alla UEFA Champions League, il miglior risultato risale alla stagione 1998-99, quando i greci furono eliminati nei quarti di finale dalla Juventus. Nel match d’andata, al Delle Alpi, Djordevic e compagni furono sconfitti per 2-1 (mantenendo buone possibilità di passare il turno); nel ritorno, al Pireo, una rete di Gogic aprì le porte delle semifinali, richiuse nel finale da una rete di Antonio Conte (goleador anche all’andata). Da quel momento in poi solo due eliminazioni negli ottavi di finale: nella stagione 2007-08 (per mano del Chelsea) e nel 2009-10 (eliminati dal Bordeaux). Saviola&co dovranno cercare di dimenticare la differenza di storia e tradizione che li separa dai Red Devils e guardare al presente, dove il gap non è così netto. LECHAMPIONS EUROPA

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