Quattro partite hanno inaugurato l’andata del terzo turno preliminare della Champions League 2009-10. Sorprese e conferme.
A Praga si giocava una rivincita. Lo scorso anno lo Sparta era stato eliminato dal Panathinaikos nei preliminari e il sorteggio ha voluto la riedizione di quella sfida. I greci sono scesi in campo forti di quel successo e dei favori del pronostico, scontati per una squadra capace di raggiungere i quarti della scorsa edizione e che quest’anno ha potenziato il reparto offensivo con l’acquisto dal Sunderland di Djibril Cissé, ex centravanti di Liverpool e Olympique Marsiglia. Il francese non ha creato grandi problemi alla difesa guidata dall’ex viola Thomas Repka, uno dei giocatori guida dello Sparta, privo nell’occasione del capitano Patrick Berger, un altro ex del Liverpool. A metà del primo tempo i padroni di casa hanno messo a segno con Holenda e Vacek i gol che hanno riscritto la storia di questa sfida, mettendo il Panathinaikos nell’imprevista condizione di dover rimontare una partita che pensava di dominare. Al 35′ la prima occasione di accorciare le distanze veniva fallita da Cissé che si faceva parare un rigore da Blazek. Nella ripresa al 67′ ci pensava Salpingidis a dimezzare lo svantaggio ma a quattro minuti dal termine era il neoentrato Kalouda a fissare sul 3-1 il punteggio finale. Nonostante la sconfitta il Panathinaikos rimane favorito.
Pochi patemi e nessun dubbio in vista del ritorno per l’Anderlecht che al Constant Vanden Stock Stadium di Bruxelles ha spazzato via con un netto 5-0 i turchi del Sivasspor. Si poteva immaginare una partita più equilibrata ma tre gol nella prima mezzora e due nell’ultimo quarto d’ora di gara hanno sancito di fatto l’eliminazione della formaizone turca. Per i belgi doppietta di Tom De Sutter.
Nessun gol invece nelle altre due sfide di giornata. Ce ne sarebbero potuti essere almeno due o tre per i campioni d’Azerbaijan del Baki contro i bulgari del Levski Sofia. L’infortunio di Felipe Almeida all’inizio del secondo tempo ha privato la squadra di casa dell’attaccante più importante, agevolando il lavoro della difesa bulgara, più fortunata che brava ad evitare nel finale di gara di capitolare in almeno tre circostanze dove il gol sembrava cosa fatta. Andamento più equilibrato tra i campioni del Kazakhistan dell’Aktobe e gli israeliani del Maccabi: poche occasioni, distribuite equamente tra le due squadre. Ritorno in Israele aperto a ogni risultato. ECL

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