Male le italiane, male le inglesi, le spagnole, malino le tedesche. Alle eliminazioni di Milan, Samp e Fiorentina, vanno aggiunte quelle di Aston Villa, Tottenham, Deportivo, Valencia, Wolfsburg e Stoccarda. La Coppa Uefa parola chiaro: i campionati che vantano la credenziale di migliori d’Europa mostrano la corda a livello continentale. 

L'Aalborg espugna anche il RiazorSe l’orgoglio tricolore è tenuto vivo dall’Udinese, quello inglese resta nelle mani del Manchester City di Robinho. Meglio sarebbe dire di Craig Bellamy, perché il gallese è stato il mattatore della gara di ritorno contro il Copenhaghen con una doppietta che ha chiuso la pratica danese; anche se è Stephen Ireland il vero gioiello di questa squadra: capacità di inserirsi negli spazi, andare al tiro, aiutare i compagni. Meno potente di Lampard e Gerrard ma Ireland ha tecnica e fiuto della gol per poter essere assimilato a quel ristretto gruppo di centrocampisti d’attacco così rari nel calcio attuale. Mark Hughes dovrà però presto aprire un’altra pratica danese, perché dalla Danimarca arrivano anche i prossimi avversari del City. Per l’Aalborg, eliminato dallo United nella fase a gironi di Champions League, l’occasione per una nuova trasferta a Manchester. Eliminato con onore dalla Champions League l’AaB Alborg si ripropone sulla ribalta europea nel migliore dei modi spazzando via il Deportivo La Coruna. Dopo il 3-0 della gara d’andata c’erano poche speranze per gli spagnoli ma nessuno poteva immaginare un bis della squadra danese così folgorante: sotto 1-0 per merito di Sergio Gonzales al 38′, l’Aalborg è andato a segno tre volte in quattro minuti con Shelton al 41′, Johansson e Enevoldsen al 45′. Tre a uno e Riazor trasformato in luogo di raccoglimento.
L’Aston Villa viene eliminata con un perentorio 2-0 dal Cska Mosca di Zico: Zhirkov al 61′ e Vagner Love nei minuti di recupero i goleador di giornata. Il Tottenham invece chiude l’avventura europea con un mesto 1-1 in casa contro lo Shakthar: da salvare per gli Spurs solo lo splendido gol di Giovani dos Santos. Troppo poco.
Decisamente più pathos nella sfida tra gli olandesi del Twente e i francesi del Marsiglia che hanno pareggiato la sconfitta interna dell’andata, grazie a un calcio di punizione di Ben Arfa al 24′. Alcuni grandi interventi di Mandanda salvavano l’1-0 per i transaplini sino ai rigori e qui Nkufo sbagliava il primo tentativo creando le premesse per la sconfitta olandese, ci pensava però Ziani a sbagliare il penalty decisivo per gli ospiti rimettendo in gara la squadra di Steve MacLaren; ma dopo la trasformazione di M’Bami era Rajkovic a sbagliare ancora per il Twente e a dare il biglietto per il turno successivo all’OM che affronterà l’Ajax che ha firmato l’eliminazione della Fiorentina con un gol a due minuti dal termine di Leonardo.
Galatasaray: rimonta epicaZona Cesarini decisiva anche per il Galatasaray che dopo lo zero a zero dell’andata in Francia non immaginava di dover rincorrere il Bordeaux, in vantaggio dopo nemmeno un minuto di gioco con Bellion. La rimonta si concretizzava in finire di frazione grazie ai gol di Turan al 43′ e di Kewell al 45′. Turan al 65′ metteva i turchi, apparentemente, al sicuro. Ma Chamakh al 72′ portava la squadra di Blanc sul 2-3 e due minuti dopo era l’argentino Cavenaghi a siglare il 3-3. Dopo aver gettato via una qualificazione già in mano i turchi avevano il merito di non demordere e al novantesimo Sabri Sarıoğlu siglava il 4-3 trasformando un “semplice” sedicesimo di finale in una partita storica per i giallorossi di Istanbul.
Prosegue l’avventura del Braga che pareggia 1-1 in Belgio contro lo Standard dopo aver vinto 3-0 all’andata. Avanti anche i detentori dello Zenit che affronteranno l’Udinese dopo aver eliminato lo Stoccarda, 2-1 in Germania dopo aver vinto 2-0 in casa. Fuori anche il Wolfsburg che bissa la sconfitta della gara di andata perdendo 3-1 in casa contro il Paris Saint Germain. Tra le tedesche va decisamente meglio all’Amburgo che festeggia la centesima partita nelle coppe europee con l’1-0 sul Nec di Nimega e al Werder che elimina il Milan con pieno merito (non rispecchiato dal 2-2 finale) e affronterà il Saint Etienne che ha superato anche nella gara di ritorno l’Olympiakos grazie ai gol di Payet e Ilan, gol della bandiera per i greci di Oscar Marcos a un quarto d’ora dal termine. ECL