La Concacaf Champions League si conferma un’appendice del campionato messicano: da lì arrivano le quattro semifinaliste.

Alle vittorie di mercoledi di Cruz Azul, Pachuca e Toluca si aggiunta ieri quella del Pumas Unam che ha ribaltato il 2-0 subito in Honduras all’andata, travolgendo 6-1 (doppiette per Iniguez e Palencia) il Marathon allo stadio Olimpico Universitario di Città del Messico.
I Pumas affronteranno in semifinale il Cruz Azul, finalista della scorsa edizione e facile vincitore nel ritorno dei quarti sull’Arabe Unido: 3-0 con doppietta di Javier Orozco. Ottavo successo negli ultimi dieci incontri nella competizione per il Cruz Azul che si propone come favorito per la vittoria della Coppa, un successo ottenuto già cinque volte (record condiviso con l’America) che però manca dal 1997.
L’altra semifinale vedrà il Pachuca, vincitore di tre Champions League (due nelle ultime tre stagioni), contro il Toluca, vincitore delle edizioni 1968 e 2003 e finalista nel 2006 e nel 1998. Nei quarti il Pachuca ha superato a fatica i guatemaltechi del Comunicaciones. Dopo l’1-1 dell’andata, il successo per 2-1 è maturato solo all’88’ grazie a Luis Montes, con gli ospiti in nove uomini da più di venti minuti prima, per le espulsioni di Gallardo e Thompson.
Qualificazione sofferta anche per il Toluca che dopo aver chiuso il primo tempo della gara di andata contro il Columbus Crew sopra 2-0 è stato raggiunto nella ripresa da una doppietta di Lenhart. E anche nella gara di ritorno in Messico gli statunitensi hanno confermato di aver carattere e mezzi per mettere in difficoltà la squadra di De La Torre e diventare così la prima formazione Usa capace di interrompere l’imbattibilità messicana nei confronti delle squadre della Major Soccer League, che dura ormai da 20 partite. Il gol segnato da Guillermo Schelotto, ancora capace di fare la differenza nonostante i 36 anni, allo scadere del primo tempo aveva illuso sulle chances della squadra a stelle e strisce allenata dall’ex nazionale polacco Warzycha. Il pareggio di Mancilla al 47′ e il gol del 2-1 per i padroni di casa di Naelson sembravano mettere la pietra tombale sulle speranze americane. Invece era ancora Schelotto a tenere in vita gli ospiti, siglando al 70′ il gol del 2-2 che pareggiava il risultato dell’andata. Ma dopo nemmeno due minuti Hesmer e compagni regalavano il 3-2 a Naelson, e l’espulsione di Lenhart a dieci minuti dalla fine toglieva ogni possibilità agli ospiti. Solo un sortilegio può negare al Cruz Azul la sesta Champions. ECL