Alcuni crolli sorpredenti e tante conferme nell’andata del Terzo turno preliminare della prima edizione dell’Europa League.

Prima le disfatte. L’IFK Goteborg, vincitrice della Coppa Uefa 1982 con Sven Goran Eriksson in panchina e Glenn Stromberg in campo, ha condotto sino a venti minuti dalla fine contro l’Hapoel Tel Aviv, grazie al gol di Tobias Hysen al 21′. Il figlio di Glenn, ex libero di Fiorentina e Liverpool, dopo la non esaltante parentesi inglese al Sunderland, si conferma uno dei migliori giocatori a disposizione di Rehn. Poi al 73′ Shechter realizza il pari per gli israeliani, seguito dal vantaggio firmato da Samuel Yeboah. Al quarto minuto di recupero il terzo gol ospite con Natcho. E così per gli svedesi una vittoria di misura si trasforma in disastro e eliminazione quasi certa.

Sequenza simile ma con danni ancora maggiori ad Aberdeen, dove la squadra di Mark McGhee (uno degli eroi della formazione che nel 1983 aveva conquistato la Coppa delle Coppe in finale contro il Real Madrid), dopo aver pareggiato con Mulgrew al 22′ il vantaggio ospite di Hubnik al 17′, è letteralmente franata nell’ultima mezzora: Bajer al 64′, Petr al 69′, Ordos all’83’ e Horava al 90′ fissano sul 5-1 la vittoria per il Sigma che può già pensare al turno successivo.

Un gol di Doumbia al 23′ dà la vittoria agli svizzeri dello Young Boys al Sam Mames di Bilbao. Per l’Athletic una brutta sconfitta che difficilmente, vista la pochezza esibita tra le mura amiche, potrà ribaltare in Svizzera.
Rispettano agevolmente il pronostico Amburgo, Fulham, Fenerbahce, Galatasaray e Steaua. I tedeschi guidati da Bruno Labbadia (che ha sostituito Martin Jol passato all’Ajax) vincono 4-0 con gol di Guerrero all’11’, Boateng al 24′, Petrić al 53′ e Trochowski su rigore all’80’. Il Fulham di Roy Hodgson vince facile in Lituania regolando il Vetra 3-0 (Bobby Zamora al 45′, Danny Murphy su rigore al 57′ e Seol Ki Hyeon all’85’). Il Galatasaray di Frank Rijkaard diverte e si diverte in Isreale contro il Netanya: dopo essere passati in svantaggio al 25′ con Yampolsky, i giallorossi turchi dilagano con Hakan Balta al 31′, Harry Kewell al 47′, Sabri Sarıoğlu al 53′ e Milan Baros al 73′. Vittoria ancora più rotonda per il Fenerbahce di Christoph Daum che supera 5-1 l’Honved, che ormai mantiene (indegnamente) solo il nome della grande squadra degli anni Cinquanta. La cinquina porta le firme brasiliane di Roberto Carlos e Alex e quella spagnola di Guiza, autore di una tripletta. Tre a zero per lo Steaua contro gli scozzesi del Motherwell, scioccati per la notizia della morte del 37enne ex compagno di squadra Paul McGrillen, ritrovato il giorno prima senza vita nella sua abitazione.

Fatica tantissimo il Psv Eindhoven di Fred Rutten contro il Cherno More. Gli olandesi devono aspettare il novantatreesimo per perforare il muro ospite: Dirk Marcellis è l’autore del gol che toglie, per qualche giorno, un po’ di pressione al suo allenatore, già sottotiro. Vittoria di misura anche per l’Helsinborg di Henrik Larsson. Gli svedesi, dopo aver superato il turno precedente grazie a un gol allo scadere dei supplementari, vincono 2-1 sul Sarajevo grazie ai gol di Andersson al 6′ su rigore e di Skúlason al 58′, dopo che Hadzic al 22′ aveva siglato il momentaneo pareggio per gli ospiti.

Due gol sul finire delle due frazioni mettono ko la Stella Rossa e assicurano alla Dinamo Tbilisi un doppio vantaggio difficilmente rimontabile nella trasferta di Belgrado. I georgiani hanno avuto la meglio grazie ai gol di Merebashvili al 41′ e di Khmaladze all’87’. LECHAMPIONS EUROPA

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