

Borussia e Real agli ottavi, Ajax ai sedicesimi di Europa League, Manchester City fuori. In quello che alla vigilia era stato ribattezzato il “girone della morte” a lasciarci le penne è stato il Manchester City di Roberto Mancini: “La Champions è una competizione difficile e strana: l’anno scorso il Borussia Dortmund è arrivato ultimo nel suo gruppo proprio come noi stavolta e adesso sono una delle favorite per la vittoria del torneo”. Tutto vero ma dopo aver perso 1-0 a Dortmund in casa della capolista del girone D, il City esce dal torneo per la seconda stagione di fila già nella fase a gironi, stavolta con l’aggravante di non riuscire nemmeno ad afferrare il premio di consolazione Europa League. Una disfatta in piena regola quella della squadra di Mancini, che dopo aver mancato di un soffio lo storico successo al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid nella giornata inaugurale, non è riuscita a ottenere neanche una vittoria. Tre pareggi e tre sconfitte sono un bilancio davvero misero, che regala il terzo posto all’Ajax, giustamente criticata dal proprio tecnico Frank De Boer dopo il 4-1 subìto al Santiago Bernabeu: “Per noi era una partita decisiva, queste sono partite dove devi salire di livello e invece almeno nove dei nostri giocatori hanno giocato al di sotto dei loro standard abituali. Le due eccezioni sono state Hoesen e Vermeer. Possiamo essere orgogliosi di aver ottenuto il terzo posto nel girone più difficile ma se vogliamo essere competitivi in questo torneo dobbiamo abituarci a giocare meglio e più partite di questo livello”.
Il Paris Saint Germain supera 2-1 il Porto al Parco dei Principi nel confronto diretto per l’assegnazione del primo posto del girone A. Il successo transalpino e la soddisfazione di entrare nel novero delle prime otto arrivano grazie alle reti degli ex italiani Thiago Silva e Lavezzi che stringono a sandwich il provvisorio pari portoghese firmato da Martinez. Un risultato che dovrebbe – per il momento – attenuare le critiche rivolte dai tifosi del Psg a Carlo Ancelotti. Una rete per parte nella sfida giocata sul campo innevato di Zagabria tra Dinamo Zagabria e Dinamo Kiev: Yarmolenko porta in vantaggio gli ospiti allo scadere del primo tempo, i padroni di casa pareggiano al 95′ su rigore trasformato da Krstanovic. Un gol che regala in extremis ai croati il primo punto nel torneo, mentre gli ucraini proseguono in Europa League.
Nel girone B lo Schalke pareggia 1-1 in casa del Montpellier e tanto basta per chiudere al primo posto davanti all’Arsenal, sconfitto 2-1 in rimonta dall’Olympiacos che grazie al successo sulle riserve schierate da Wenger chiude al terzo posto a un solo punto di distanza dai gunners. Nel successo greco da ricordare il provvisorio vantaggio inglese del recuperato Tomas Rosicky e soprattutto lo splendido gol-vittoria dei biancorossi locali firmato da Mitroglou al 73′
Una doppietta di Duda non basta al Malaga per superare l’Anderlecht, che prima va a segno con un bellissimo lob di Jovanovic e poi trova il gol del 2-2 allo scadere col solito Mbokani. Evitare la sconfitta non basta però ai belgi per raggiungere il terzo posto nel girone C, che va invece allo Zenit di Spalletti che vince 1-0 a San Siro con gol di Danny, e sfrutta al meglio l’opportunità di affrontare nell’ultimo turno un Milan ancora più opaco, svogliato e demotivato del solito. La squadra di Allegri si è spesso rivelata poca cosa in questa stagione, contro lo Zenit si è confermata al peggio. ECL EUROPA
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