Pablo Perez (Boca Juniors), uno dei giocatori aggrediti dai tifosi del River

L’assenza della regola dei gol in trasferta non pregiudica le chances del Boca, reduce dal 2-2 alla Bombonera nella gara di andata. Ma tutta l’attesa per gli ultimi novanta minuti della finale delle finali viene vanificata dall’assalto al pullman del Boca da parte dei tifosi del River. La Conmebol dopo aver rinviato di due ore il calcio d’inizio ha dovuto prendere atto che non c’erano le condizioni per disputare la partita e ha dovuto rimandare tutto di un giorno (alle 21 ora italiana). Proprio come capitato all’andata, ma allora a causa della pioggia.
Un pessimo spot per il calcio sudamericano e in particolare per quello argentino, che replica a parti invertite quanto accaduto tre anni fa: negli ottavi di finale la vergognosa aggressione dei tifosi del Boca ai danni dei giocatori del River, che era costata ai gialloblu una sconfitta a tavolino e l’eliminazione dalla Libertadores, che sarebbe poi finita proprio nelle mani dei rivali.
Alla vigilia della finale delle finali i tifosi biancorossi hanno voluto dimostrare di poter essere peggio dei rivali, scatenando una sassaiola contro il pullman del Boca e ferendo alcuni giocatori. Chi ha schivato le pietre dei tifosi, non ha potuto evitare i lacrimogeni utilizzati dalle forze dell’ordine per disperdere gli ultras dei Millionarios. Il Boca a quel punto pretendeva, a parti invertite, lo stesso trattamento subito tre anni prima. LECHAMPIONS AMERICA

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