Grazie Rooney, grazie United. Sì, proprio così, i tifosi rossoneri dovranno ringraziare il Manchester United. Forse da oggi si inizierà a pensare seriamente a rinforzare questa squadra.
Perché il 7-2 con cui, tra andata e ritorno, i red devils  hanno liquidato i rossoneri spazza via definitivamente il bluff della presunta forza della rosa affidata a Leonardo. Il Milan diverte, spesso infierisce, contro le piccole squadre, incapaci di controllare contemporaneamente gente come Pirlo, Ronaldinho, Seedorf e (quando c’è) Pato. Ma contro le squadre meglio attrezzate, quelle che rappresentano l’attuale gotha calcistico europeo, non c’è storia. I rossoneri vengono puntualmente schianatati. Nel campionato italiano il bluff resiste perché al momento l’unica squadra in grado di competere in Europa è l’Inter, che non a caso nei due derby stagionali ha rifilato al Milan sei gol senza subirne alcuno. Più o meno lo stesso gap, anche numerico, che si è visto nella doppia sfida contro lo United. Il Milan gioca, tiene le posizioni, ha giocatori in grado di vincere gli uno contro uno ma complessivamente c’è una differenza di ritmo abissale: quando il ritmo sale la squadra va in affanno sino a scomparire. All’andata alla squadra di Ferguson sono bastati i secondi 45 minuti per ipotecare la qualificazione, al ritorno gli inglesi hanno affrontato la gara con l’attenzione e il rispetto che si devono a una formazione col blasone internazionale del Milan. Ma senza mai spingere sull’acceleratore. E’ bastato giocare di conserva, cercando di evitare infortuni e di regalare spazi, per vincere 4-0. Quattro a zero! La doppietta di Rooney, consacra la grandezza di un giocatore che riesce ad abbinare quantità e qualità come nessun altro al mondo: polmoni e gambe di Nadal, tecnica di Federer. Un moto perpetuo, capace di giocare la palla con la maestria tipica dei brasiliani. Uno spettacolo che all’Old Trafford hanno imparato a conoscere e che è stato replicato davanti a Ronaldinho, presunto maestro del calcio samba. La doppia sfida con gli inglesi ha dimostrato che contro certi avversari l’unico rossonero in grado di fare la differenza è Pato, capace di produrre tecnica e velocità contro qualunque difesa. Ma non c’era. Chi già vedeva in Borriello “un nuovo grande centravanti nella migliore tradizione rossonera” è servito. L’ex punta di Reggina e Genoa nello United scalderebbe al massimo la panchina, e difficilmente verrebbe preferito a Owen e Berbatov (altri panchinari). ieri non è mai stato in grado di liberarsi al tiro. Il compagno di reparto Huntelaar ha mancato l’unica occasione avuta spedendo alto di testa a due metri dalla porta.
Leonardo è stato bravo finora a far le nozze con fichi rinsecchiti. La squadra ha sorpreso e illuso, dopo il 3-2 al Bernabeu contro il Real. Ma in quell’impresa molti (de)meriti erano dei madrileni e non sono stati pesati adeguatamente. L’eliminazione della squadra di Pellegrini da parte del Lione conferma i limiti del Real e, di fatto, quelli del Milan: entrambe soffrono le squadre capaci di giocare ad alta velocità senza allungarsi. Sia i rossoneri che i madrileni hanno bisogno di spazi e non sanno crearli, il più delle volte gli vengono concessi dagli avversari ma quando questo non accade, puntuale arriva la debacle. I gol di Park e Fletcher, assieme alle lacrime di David Beckham per l’ovazione riservata al suo ingresso in campo, sono le immagini che accompagnano i titoli di coda sull’ultima grande illusione rossonera. ECL

Champions League 2009-10 – Ottavi di finale / Ritorno – Manchester, Old Trafford

MANCHESTER UNITED-MILAN 4-0 (1-0)

Manchester United: Van der Sar; Neville (Rafael dal 66′), Ferdinand, Vidic, Evra; Valencia, Fletcher, Scholes (Gibson dal 73′), Park, Nani; Rooney (Berbatov dal 66′). Allenatore: Alex Ferguson
Milan: Abbiati; Abate (Beckham dal 64′), Thiago Silva, Bonera (Seedorf dal 46′), Jankulovski; Flamini, Pirlo, Ambrosini; Huntelaar, Borriello (Inzaghi dal 69′), Ronaldinho Allenatore: Leonardo

Arbitro: Busacca (Svizzera)
Reti: Rooney al 13′ e al 46′, Park al 59′, Fletcher all’88’
Ammoniti: Scholes; Ronaldinho, Flamini

Il programma del ritorno degli ottavi di finale

Martedi 09/03/2010
Arsenal-Porto 5-0
Fiorentina-Bayern Monaco 3-2
Mercoledi 10/03/2010
Manchester United-Milan 4-0
Real Madrid-Lione 1-1
Martedi 16/03/2010
Siviglia-CSKA Mosca
Chelsea Inter
Mercoledi 17/03/2010
Barcellona-Stoccarda
Bordeaux-Olympiacos

©LECHAMPIONS.it. Tutti i diritti riservati/All rights reserved.