I complimenti reciproci sono già dimenticati. Tra Arsenal e Barcellona è cominciata la marcia di avvicinamento verso la gara di ritorno degli ottavi di Champions League, che vedrà i campioni di Spagna cercare di ribaltare la sconfitta per 2-1 subita all’Emirates stadium di Londra.
I giovani del Barcellona nel centro sportivo di La Masia

A cambiare il clima di apprezzamento reciproco, manifestato apertamente da Wenger e Guardiola (che ha rinnovato per il prossimo anno), è stato l’acquisto del 16enne Jon Miquel Toral Harper da parte dei Gunners.

Un’operazione che il presidente blaugrana Sandro Rosell non ha esitato a definire “immorale”: “Noi abbiamo un’altra politica e un altro stile. Abbiamo saputo che lo cercavano e gli abbiamo fatto sapere che questa cosa non ci piaceva, nonostante tutto sono andati avanti”.

Rosell sa bene che il contratto che l’Arsenal ha offerto al giovanissimo Toral è assolutamente compatibile con gli attuali regolamenti, ma questo non attenua la rabbia. Anzi: “Certo che è un’operazione legale. Resta però il fatto che noi mettiamo insieme questi ragazzini, li facciamo studiare, crescere e poi quando compiono 16 anni, arrivano società come l’Arsenal che se li portano via, sfruttando tutto il nostro lavoro. Noi crediamo nel settore giovanile e per questo continueremo ad investire nel centro di La Masia; l’Arsenal invece ha una politica diversa e va a rastrellare per l’Europa i migliori giovani tirati su dalle altre squadre. La differenza, anche etica, è chiara”.

In passato anche lo stesso presidente dell’Uefa Michel Platini ha criticato la politica del connazionale Wenger: “Se mio figlio giocasse nel Millwall e a sedici anni anni fosse ingaggiato, per esempio, dal Manchester United, come potrà mai il Millwall diventare una grande squadra?”. ECL

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