Vecchi e nuovi protagonisti. E’ stata la serata degli Inzaghi, degli Scholes ma anche dei Charalambides.
Poteva essere la sorpresa del giorno e c’è mancato davvero poco che lo fosse. Al Vicente Calderon di Madrid i ciprioti dell’Apoel non hanno patito alcuna emozione. Al contrario, hanno giocato con la consapevolezza delle difficoltà dell’Atletico Madrid, decisi sfruttarle sino in fondo. Constantinos Charalambides si ricorderà a lungo i due errori sottoporta di cui è stato protagonista. Libero, a pochi passi dalla linea di porta, bastava appoggiare in rete: l’ha fatto ma in entrambe le occasioni ha sbagliato direzione. Vittoria mancata e sconfitta evitata, perché alla fine l’Apoel ha rischiato di perdere ma la traversa ha respinto il missile di Diego Forlan, l’unico dei suoi capace di produrre qualcosa di buono. Abel Resino deve cambiare in fretta altrimenti l’allenatore dei madrileni ha i giorni contati.
Chi non cambia mai e non ha motivo di farlo è Paul Scholes. Il centrocampista del Manchester United è sempre stato uomo di poche parole e tanti fatti. Non si è smentito nemmeno in Turchia. Alle critiche ricevute per l’espulsione (per un’entrata assassina) rimediata sabato scorso contro il Tottenham in campionato, Scholes ha risposto segnando il gol vittoria contro il Besiktas. A fare notizia per i Red devils l’ottima prova di Valencia e la mancata segnatura di Rooney, regolarmente a segno nelle prime uscite stagionali. Forse anche per questo il numero dieci, sempre tra i migliori, non ha preso molto bene la sostituzione con Michael Owen.
Un bel gol di Malouda regala al Chelsea di Ancelotti l’esordio vincente anche in Champions League. Ma il successo è un premio eccessivo per i blues che hanno spesso patito la manovra del Porto e davanti non hanno creato granché.
Una tripletta di Grafite regala il successo al Wolfsburg sul Cska di Juande Ramos. Nuovamente in campo dal primo minuto per i campioni di Germania Dzeko: Veh si è reso conto che è meglio non dividere la coppia d’attacco che ha portato il primo titolo in casa Volkswagen.
Non basta il prodigarsi di Giovinco, la Juventus fatica in casa contro il Bordeaux e non va oltre l’1-1. Fa invece per intero il suo dovere il Bayern Monaco che, nonostante l’inserimento di Ribery dal primo minuto, anche in Israele mostra il meglio nella ripresa e regola 3-0 il Maccabi. La squadra di Van Gaal fatica a digerire il nuovo sistema di gioco. Per lunghi tratti i giocatori sembrano più preoccupati di rispettare le posizioni in campo che di muoversi. Ma se riescono a rompere l’equilibrio, si vede un’interpretazione più ariosa dei movimenti voluti da Van Gaal e si sente l’enorme peso offensivo degli avanti bavaresi. Per questa squadra le semifinali sono un traguardo minimo.
Già definite le gerarchie nel girone C col Milan dell’eterno Inzaghi che vince a Marsiglia e il Real Madrid che si vede spianare la strada verso un successo scontato dal portiere dello Zurigo Johnny Leoni, decisamente in serata no. ECL
Champions League 2009-10 – Fase a gironi / Risultati del 15.09.2009
Atletico Madrid-APOEL 0-0
Besiktas-Manchester United 0-1
Chelsea-Porto 1-0
Juventus-Bordeaux 1-1
Maccabi Haifa-Bayern 0-3
Olympique Marsiglia-Milan 1-2
Wolfsburg-CSKA Mosca 3-1
Zurigo-Real Madrid 2-5
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