
L’andata degli undicesimi di finale (le altre cinque gare verranno disputate oggi) ha riservato gol e sorprese.
Come il 3-0 dei portoghesi del Braga, che hanno seppellito le ambizioni di rinascita dello Standard Liegi: l’infortunio che ha tolto di mezzo all’11’ del centrocampista Defour, i gol di Renteria e Leone nella prima mezzora e quello di Aguiar all’84’ hanno messo la parola fine alle speranze di qualificazione della squadra belga. Peccato perché dopo anni di oblio a Liegi qualcosa si sta muovendo e questo torneo era l’occasione per farlo sapere al mondo intero. Sempre con un 3-0 Aalborg e Amburgo hanno spazzato via rispettivamente Deportivo La Coruna e Nec. Quello tra tedeschi e olandesi era quasi un derby, sia per la rivalità storica tra le due scuole calcistiche sia per la presenza dell’olandese Martin Jol sulla panchina dell’Amburgo. Ma le attese di un confronto vibrante e equilibrato sono state spazzate via dalle segnature di Trochowski e Alex Silva negli ultimi cinque minuti della prima frazione. Il 3-0 finale porta la firma del croato Olic. Affermazione netta anche per l’Aalborg che nel secondo tempo trova una doppietta con Due (nomen omen) e trasforma un rigore al 90′ con Jakobsen. Deportivo quasi fuori.
Ottima serata per le francesi. Il Saint Etienne allenato da Alain Perrin (bella rivincita per lui dopo i disastri di Portsmouth) vince a sorpresa in Grecia 3-1 contro l’Olympiakos: due gol nel primo tempo con Ilan e Dernis, poi nella ripresa l’eterno Djordjevic su rigore accorcia le distanze, ma quando ti aspetti il 2-2 arriva nei minuti di recupero l’1-3 grazie a Gomis. Vittoria netta a dispetto di una gara molto equilibrata anche per il Paris Saint Germain, sempre più brillante sotto la guida di Paul Le Guen: il 2-0 sul Wolfsburg “palermitano” di Zaccardo e Barzagli matura solo negli ultimi 11 minuti grazie a una doppietta di Guillaume Hoarau. Zero a zero interno invece per il Bordeaux di Laurent Blanc contro il Galatasaray, risultato che però tiene aperte le possibilità di qualificazione nella gara di ritorno in Turchia.
Doppio 1-1 nelle sfide Dinamo Kiev-Valencia e Aston Villa-Cska Mosca. In Ucraina il Valencia strappa un prezioso pareggio con gol grazie a David Villa che va a segno dopo appena nove minuti; e solo una punizione bomba (con deviazione) di Cernat piega la difesa spagnola. La Dinamo al Mestalla non potrà contare su Milevskiy espulso. Al Villa Park di Birmingham la squadra di Martin O’Neill non ha confermato gli ottimi risultati che in Premiership la stanno proponendo come quarta forza del torneo al posto dell’Arsenal: al quarto d’ora Vagner Love porta in vantaggio il Cska dopo aver messo a sedere l’intera difesa locale, e solo un gol di John Carew a venti minuti dalla fine consente ai Villans di evitare la sconfitta. Ma il pronostico adesso è sfavorevole agli inglesi.
Vincono nel gelo di San Pietroburgo (10 gradi sotto zero) i detentori della Coppa che superano 2-1 lo Stoccarda. Primo impegno ufficiale per lo Zenit dopo la cessione all’Arsenal del gioiello AndreJ Arshavin. Tutto nel primo tempo: Huszti (ex Hannover) porta in vantaggio i russi dopo appena due minuti, mettendo dentro da pochi passi una deviazione di Lehmann; Mario Gomez pareggia al 15′ ma Tymoshchuk (che nella prossima stagione andrà a giocare in Bundesliga nel Bayern Monaco) segna il 2-1 al terzo minuto di recupero del primo tempo, ma non ci sarà al ritorno per una ammonizione beccata a tempo ormai scaduto. Assenza che può essere decisiva per la squadra di Dick Advocaat. ECL